Nel corso dell’attività di
censimento dell’avifauna che il WWF
Lazio – Gruppo Attivo Pigneto Prenestino porta avanti dall’inizio del 2014
e che ci vede tuttora impegnati nelle aree verdi del Municipio Roma V e
dintorni, i nostri attivisti hanno riscontrato
diverse situazioni di degrado, tra le quali spicca quella relativa al Parco Archeologico di Centocelle.
Il nostro Gruppo Attivo si è più
volte occupato di questa importantissima area, sia dedicandole ampio spazio
all’interno del Dossier
sul Comprensorio Ad Duas Lauros, elaborato nel 2011 ed aggiornato nel 2015, sia
attraverso la recente lettera pubblicata nel novembre scorso e l’articolo
pubblicato sul giornale La Fiera
dell’Est in dicembre.
La suddetta attività di
censimento dell’avifauna rappresenta per noi anche l’occasione per vigilare in
maniera costante e per rilevare e segnalare situazioni particolari esistenti,
che di volta in volta riscontriamo all’interno delle diverse aree verdi del
territorio che monitoriamo (vedi i comunicati sull’incendio estivo a Villa De Sanctis, sulla situazione del laghetto del Parco Palatucci a Tor Tre Teste, sulle problematiche riscontrate all’interno del Parco della Cervelletta, e sui pneumatici abbandonati in prossimità di uno degli ingressi di Villa Gordiani). Ed è
proprio nel corso di questi nostri monitoraggi che abbiamo notato all’interno
del Parco, già a partire almeno dalla prima decade di novembre, che a parte il
cartello di inizio dei lavori relativi al secondo stralcio (15 ettari),
formalmente partiti alcuni mesi fa all’interno, qualche altro segno di cantiere
e i cumuli di rifiuti raccolti ma non portati via (sui quali, nel frattempo è
cresciuta la vegetazione), non era presente alcuna attività riconducibile a
lavori in corso. Purtroppo, invece, abbiamo registrato un preoccupante aumento
di evidenti segni di degrado (diverse piccole discariche, rifiuti abbandonati),
compreso il proliferare di nuove baraccopoli e accampamenti di fortuna in
diversi punti del parco.
Esempio evidente della situazione
che denunciamo è il monumento "Osteria di Centocelle", situato
nell’area del futuro parco a fianco di un autodemolitore su Via Casilina, di
fronte alla nuova fermata della linea C della metropolitana. Tale monumento è
di proprietà del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali e versa in uno
stato di profondo degrado, eppure il Ministero, essendone proprietario, avrebbe
il dovere di curare la sua conservazione, lo stesso dovere che hanno i privati
di conservare i beni culturali vincolati.
Nel dar conto di una lettera che
il Municipio Roma V, in data 21 gennaio 2016, ha scritto al Commissario di Roma
Capitale Francesco Paolo Tronca e alla Direzione del Dipartimento politiche
ambientali chiedendo chiarimenti sulla sospensione dei lavori del secondo
stralcio, l’Assessore all’Ambiente del Municipio Roma V, inoltre, accenna ad
un’ulteriore proroga della presenza delle attività di rottamazione all’interno
del Parco, circostanza che renderebbe oltremodo difficile sperare nel recupero
e nel rilancio dell’area, tanto atteso dai cittadini di questo quadrante di
città
Il WWF Lazio – Gruppo Attivo Pigneto Prenestino torna pertanto a
chiedere, per l’ennesima volta, che l’area in questione venga definitivamente
riqualificata (cosa che i cittadini attendono ormai da oltre 20 anni), le
attività incompatibili (autodemolitori, rimessaggi di roulotte, accampamenti
vari) vengano delocalizzate e il Parco Archeologico di Centocelle realizzato
nella sua interezza (120
ettari), come prevedeva il progetto originario per il
quale, oltre 20 anni fa, si è lanciato addirittura un concorso internazionale
di idee, purtroppo ad oggi disatteso, nonostante buona parte del territorio
interessato sia già di proprietà comunale o pubblica.
Roma, 22.1.2016
WWF LAZIO – GRUPPO ATTIVO PIGNETO-PRENESTINO
(Stefano Gizzi)
Seguono alcune immagini scattate all’interno del parco nel corso dei nostri monitoraggi: