Mercoledì 20 luglio nel parco di Tor Tre Teste è stato illustrato un progetto del Coni che prevede la realizzazione di un complesso sportivo su 3000 metri quadrati di area verde del parco. Da quanto abbiamo appreso l'apertura del cantiere è prevista ad agosto, tra pochissimi giorni. All'interno del parco di Tor Tre Teste sono già esistenti diverse strutture sportive, pertanto sarebbe stato più opportuno provvedere alla loro sistemazione e ristrutturazione, piuttosto che consumare altro suolo e frammentare ulteriormente il parco con questo nuovo progetto.
Pare inoltre che lo stesso fosse sconosciuto persino all'Assessore all'Ambiente del V Municipio della passata consiliatura, la quale ha dichiarato sul profilo personale di un utente di facebook: "io come assessore municipale non sono stata coinvolta nella determinazione del sito dell'impianto del Coni. Avrei certamente indicato altri contesti dove un investimento del genere sarebbe stato più funzionale, come ad esempio il parco Bonafede anche considerati i percorsi intrapresi con la cittadinanza e i bisogni manifestati. Se ho ben capito lo piazzeranno nella zona dove ci sono gli orti sociali". Ci chiediamo quindi chi è che ha autorizzato quest'opera, all'interno di un'area verde del V Municipio, e chi ne ha seguito l'iter burocratico, se addirittura l'Assessore all'Ambiente ne era all'oscuro.
Pare inoltre che lo stesso fosse sconosciuto persino all'Assessore all'Ambiente del V Municipio della passata consiliatura, la quale ha dichiarato sul profilo personale di un utente di facebook: "io come assessore municipale non sono stata coinvolta nella determinazione del sito dell'impianto del Coni. Avrei certamente indicato altri contesti dove un investimento del genere sarebbe stato più funzionale, come ad esempio il parco Bonafede anche considerati i percorsi intrapresi con la cittadinanza e i bisogni manifestati. Se ho ben capito lo piazzeranno nella zona dove ci sono gli orti sociali". Ci chiediamo quindi chi è che ha autorizzato quest'opera, all'interno di un'area verde del V Municipio, e chi ne ha seguito l'iter burocratico, se addirittura l'Assessore all'Ambiente ne era all'oscuro.
Il progetto, secondo quanto affermato dal Coni, è legato alle Olimpiadi del 2024 e intende promuovere i valori dello sport in periferia. Ma un progetto del genere va realizzato in un'area abbandonata da riqualificare, non all'interno di un parco e a scapito del verde e degli alberi che dovranno essere tagliati per creare spazio. Oltretutto non si è ben compreso se l'ingresso in questa struttura sarà gratuito o a pagamento. Nel secondo caso si utilizzerebbe uno spazio verde oggi pubblico per una struttura che sarà privata e che servirà per fare profitti.
Nessuno sapeva nulla di questo progetto, prima della sua presentazione di mercoledì. Non soltanto dobbiamo rilevare l'assoluta assenza di percorsi collettivi, nessun cittadino e nessuna associazione o comitato sono stati informati del progetto e coinvolti in un percorso collettivo di condivisione dello stesso. Dal punto di vista del concetto di rete ecologica del territorio che vorremmo realizzare, questo ulteriore consumo di suolo serve soltanto a frammentare ulteriormente il verde residuo, rendendo ancora più complicato immaginare una connessione tra queste aree. Inoltre il cantiere è previsto in una zona del parco frequentata da diverse specie di avifauna, dove crescono funghi e flora spontanea, insomma, i valori naturalistici che vorremmo valorizzare e tutelare.
Nessuno sapeva nulla di questo progetto, prima della sua presentazione di mercoledì. Non soltanto dobbiamo rilevare l'assoluta assenza di percorsi collettivi, nessun cittadino e nessuna associazione o comitato sono stati informati del progetto e coinvolti in un percorso collettivo di condivisione dello stesso. Dal punto di vista del concetto di rete ecologica del territorio che vorremmo realizzare, questo ulteriore consumo di suolo serve soltanto a frammentare ulteriormente il verde residuo, rendendo ancora più complicato immaginare una connessione tra queste aree. Inoltre il cantiere è previsto in una zona del parco frequentata da diverse specie di avifauna, dove crescono funghi e flora spontanea, insomma, i valori naturalistici che vorremmo valorizzare e tutelare.
Auspichiamo pertanto che ci siano ancora i margini per ripensare questo progetto, individuando un'area alternativa dove realizzarlo, salvaguardando l'integrità del Parco di Tor Tre Teste, che oltre tutto insiste su un'area classificata dal PTPR Lazio come zona di continuità naturale e quindi meritevole di tutela.
Le foto che seguono mostrano l'area dove è prevista l'apertura del cantiere, e alcuni valori naturalistici che abbiamo censito e documentato sul posto: