Ieri sera, 25 novembre 2016, abbiamo partecipato alla riunione che si è tenuta in via delle Ciliegie 42, sulla questione dell'impianto del Coni in fase di realizzazione dentro il parco Alessandrino/Tor Tre Teste.
Erano presenti, oltre agli attivisti del Coordinamento Popolare in Difesa del Parco Alessandrino, un consigliere dell'attuale maggioranza e un ex consigliere di maggioranza della passata consiliatura.
Dalle lunghe discussioni affrontate è emersa una linea comune, logica e ragionevole, che è quella di chiedere a Dipartimento Tutela Ambientale e al Coni di spostare la realizzazione della struttura nell'area da riqualificare che coincide con il tombamento della Prenestina bis, salvaguardando l'area del Parco dove ora è aperto il cantiere (con i lavori provvisoriamente fermi).
Noi nel corso della riunione abbiamo illustrato ciò che abbiamo fatto sulla vicenda, ossia i due comunicati presentati (il primo a luglio inviato anche ai massimi attori istituzionali, l'altro a fine ottobre) e il terzo comunicato che è stato allegato ad un esposto presentato da alcuni consiglieri municipali dell'attuale maggioranza.
Si è ragionato con tutti sulle azioni da intraprendere e su questo sono emerse diverse proposte: dalla mozione di giunta all'ordinanza per bloccare i lavori che dovrebbe presentare il Presidente del Municipio.
Noi abbiamo puntato in particolare a porre l'attenzione sulla questione paesaggistica, leggendo quanto dice in proposito il Piano Territoriale Paesistico Regionale approvato nel 2007, che indica la zona del parco dove ora c'è il cantiere come "Paesaggio naturale di continuità". In particolare abbiamo letto il passaggio della relazione del PTPR che, definendo il profilo delle tipologie dei paesaggi (paragrafo 2.7.8 del PTPR, a p. 24), indica il paesaggio naturale di continuità come "Territori che presentano elevato valore di naturalità e seminaturalita' in quanto collocati internamente alle aree dei paesaggi naturali o immediatamente adiacenti ad essi con i quali concorrono a costituire un complesso ambientale unitario o ne costituiscono irrinunciabile area di protezione. Parchi Urbani".
Sempre la relazione del PTPR, aggiunge che l'obiettivo di qualità paesistica è rappresentato da "Mantenimento e conservazione. Salvaguardia dei modi d'uso agricoli tradizionali. In tali territori si possono prevedere interventi di recupero ambientale". Quello del PTPR non è un vero e proprio vincolo, ma è comunque un indirizzo ben preciso che indica che quella dove ora c'è il cantiere è un'area meritevole di tutela, e l'impianto del Coni in fase di realizzazione non è certo un "intervento di recupero ambientale".
Sempre nel corso della riunione abbiamo illustrato il lavoro, che abbiamo di recente pubblicato on-line, relativo alla mappa della biodiversita', ossia uno strumento il cui scopo è sia quello di divulgare la conoscenza relativa ai valori e alle risorse naturalistiche del territorio, che fornire uno strumento concreto ad amministratori ed istituzioni per le azioni di tutela di questi valori. Abbiamo inoltre accennato alla nostra disponibilità a piantare due piccoli alberi di fico nel parco, come gesto simbolico di rigenerazione ambientale, e a partecipare alle altre iniziative che verranno organizzate per la tutela e la valorizzazione del parco. Abbiamo quindi ribadito che il WWF Lazio - Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino, sosterrà tutte quelle iniziative del coordinamento che sono in linea con la propria "mission" di contrasto al consumo di suolo e tutela del patrimonio verde. Abbiamo poi illustrato e posto l'attenzione sui dati, pubblicati pochi giorni fa sui media, relativi all'inquinamento ambientale in Europa che provoca 476000 morti l'anno a causa delle polveri sottili, 800 dei quali nel Comune di Roma. Abbiamo ragionato anche sulla possibilità di partecipare ad iniziative da svolgersi sulla vallata del parco, ossia in prossimità dell'area dove c'è il cantiere (la già citata iniziativa di piantumazione degli alberi, iniziative informative per il coinvolgimento di altri frequentatori del parco, fiaccolate, ecc.) e ribadito che tra gli strumenti a disposizione c'è anche quello di portare la questione all'attenzione dei media attraverso la pubblicazione di immagini e video che mostrano la bellezza paesaggistica del posto e i valori naturalistici che la caratterizzano.