domenica 31 dicembre 2017

Buon 2018 dal Gruppo Pigneto Prenestino del WWF Roma e Area Metropolitana

Buon 2018 dagli attivisti del Gruppo Pigneto Prenestino del WWF Roma e Area Metropolitana ai soci, ai simpatizzanti e a tutti gli amici della natura.
Il nuovo anno ci vedrà come sempre impegnati nella tutela dell'ambiente e delle aree verdi del territorio, continueremo nelle azioni che stiamo portando avanti da anni in particolare per le aree del Parco Archeologico di Centocelle (che chiediamo di realizzare nella sua interezza, comprese le aree del secondo e terzo lotto, delocalizzando gli autodemolitori, sanando gli abusi e bonificando le aree da bonificare), Lago ex Snia (per il quale chiediamo alla Regione Lazio l'istituzione del vincolo del Monumento Naturale), Comprensorio Casilino SDO (ancora senza Piano Particolareggiato e minacciato dal cemento), Comprensorio Tor Tre Teste/Mistica/Casa Calda (per il quale chiediamo la riapposizione dei vincoli archeologici e paesaggistici a tutela di tutta l'area, sempre più minacciata dall'avanzata inarrestabile del cemento), Parco Archeologico Tiburtino-Collatino.
L'area delle periferia sudorientale di Roma attende da anni la riqualificazione ambientale, attraverso la creazione di una rete di parchi e aree verdi fruibili in sicurezza, fondamentale per la qualità della vita e la tutela della salute pubblica dei residenti e dei cittadini. Compito degli amministratori e della politica è quello di raccogliere questa sfida affinché venga tutelato il bene comune e l'interesse primario dell'ambiente e dei cittadini, e non più soltanto quello di chi porta avanti esclusivamente i propri interessi economici continuando a consumare suolo, aumentando l'inquinamento e peggiorando la qualità della vita di tutti. 
Un nuovo modello di sviluppo sostenibile, anche sotto il profilo urbanistico, è quanto mai necessario e non più rinviabile, alla politica e alla classe imprenditoriale il compito di porre all'ordine del giorno la necessità di operare questo fondamentale cambio di passo e di paradigma.

Di nuovo tanti auguri a tutti.

martedì 26 dicembre 2017

Le specie che frequentano i nostri parchi: il Pettirosso al Lago ex Snia

Il Pettirosso, piccolo uccello tipico dei boschi e dei giardini, in inverno lo vediamo frequentemente nelle aree urbanizzate, dove viene volentieri a svernare. Il canto è una melodia di note varie, anche se spesso lo si riconosce soprattutto per il tipico e breve "tik" e per l'acuto e sottile "seee". E' un insettivoro dal tipico becco lungo e fino, ma in inverno non disdegna affatto briciole di dolci e biscotti, ricchi di grassi e nutrienti che lo aiutano ad affrontare i rigori dell'inverno (utili in questo periodo le mangiatoie per gli uccelli, che possiamo installare anche nei nostri balconi). Nel periodo riproduttivo va a nidificare in zone boscose e semiboscose di caducifoglie, conifere e miste, ma qualche esemplare resta per nidificare anche in città, ben nascosto nella vegetazione dei parchi più freschi. Confidente e curioso, spesso si avvicina all'uomo, come dimostra anche il video che segue in fondo, realizzato dal nostro attivista Franco Menenti al Lago ex Snia. 

A seguire anche il link della mappa della biodiversità della città di Roma, con le schede delle varie specie faunistiche e floristiche che abbiamo osservato nei parchi e nelle aree verdi urbane: 




mercoledì 20 dicembre 2017

Urban Nature: i valori naturalistici del Parco Archeologico di Centocelle

Il 15 ottobre scorso, durante l'iniziativa Urban Nature organizzata dal WWF Roma e Area Metropolitana al Parco Archeologico di Centocelle, i fotografi dell'Associazione Domiad Photo Network hanno percorso il parco in lungo e largo per catturarne con gli scatti gli aspetti più belli, quelli legati alle risorse naturalistiche e alla biodiversità di un'area che, nonostante le note criticità, offre pure tante risorse e potenzialità. 
Pubblichiamo oggi alcuni degli scatti più belli realizzati quel giorno dai fotografi di Domiad Photo Network, per mostrare a tutti alcune delle ricchezze naturalistiche e dei valori di biodiversità di questa importante area verde della periferia sudorientale di Roma, che attende ancora di essere riqualificata e realizzata nella sua interezza per una piena fruizione da parte dei cittadini. 
Il birdwatching e la fotografia naturalistica sono soltanto alcune delle attività cui ci si può dedicare all'interno del parco.

Per conoscere nel dettaglio le richieste del WWF Roma e Area Metropolitana per il Parco Archeologico di Centocelle clicca qui.

Le foto che seguono sono state scattate da Giovanni Giuliani e Carola Fedele dell'Associazione Domiad Photo Network:





Le specie aliene: il Parrocchetto monaco

Le specie aliene: il Parrocchetto monaco
















domenica 17 dicembre 2017

Osservazioni naturalistiche al Parco Archeologico di Centocelle

Osservazioni naturalistiche, stamattina, degli attivisti del Gruppo Pigneto-Prenestino del WWF Roma e Area Metropolitana al Parco Archeologico di Centocelle. 
Rilevata la presenza di cappellacce e di specie ornitiche che frequentano la città nel periodo invernale, come i codirossi spazzacamino, i saltimpalo, i fringuelli e i pettirossi. 
Diverse piccole aree umide spontanee punteggiano il pratone centrale, dopo le copiose piogge dei giorni scorsi. Gli uccelli che numerosi vi si tuffano ci ricordano che l'acqua è vita, è fonte di biodiversità. 
Birdwatching e biowatching sono soltanto alcune delle attività che si possono svolgere in quello che alcuni birder definiscono il più bel prato di Roma, dove oggi lo sguardo riesce a spaziare dai Colli Albani ai Monti Prenestini, ai Lucretili fino alle prime cime dei Simbruini e al Terminillo ben innevato. Tutto questo è natura in città.

I valori naturalistici rilevati dagli attivisti del WWF Roma e Area Metropolitana al Parco Archeologico di Centocelle, sono disponibili e consultabili sulla mappa online della biodiversità, con tanto di scheda per ciascuna specie osservata. 

Per la storia del parco relativa all'apposizione dei vincoli di tutela sul patrimonio culturale e ambientale presente, nonché per gli aspetti legati alla pianificazione urbanistica dell'area, e la progettazione e realizzazione del parco medesimo, tutte le informazioni utili sono disponibili e scaricabili a questo link: Parco Archeologico di Centocelle a Roma.


Piccole aree umide che si formano spontaneamente dopo le piogge



domenica 10 dicembre 2017

Visita guidata naturalistica al Parco Archeologico di Centocelle

Si è tenuta stamattina, al Parco Archeologico di Centocelle, una visita guidata organizzata dal WWF Roma e Area Metropolitana nel corso della quale sono stati illustrati gli aspetti naturalistici del parco, ossia i valori dell'area rappresentati da flora e fauna. 
Non sono stati trascurati nemmeno gli aspetti storico-archeologici e geologici del sito, a testimonianza della ricchezza di un'area che pur tra tante criticità ancora da risolvere, presenta anche tante potenzialità da riscoprire e valorizzare, nell'ottica di una riqualificazione del parco che i cittadini attendono da qualche decennio. 

Le richieste del WWF Roma e Area Metropolitana per il Parco Archeologico di Centocelle sono illustrate qui.

A seguire le foto più significative della visita guidata di oggi, che replicheremo anche in futuro.








lunedì 4 dicembre 2017

Visita guidata naturalistica al Parco Archeologico di Centocelle

Il WWF Roma e Area Metropolitana organizza per domenica 10 dicembre alle ore 10.30 una visita guidata ai valori naturalistici del Parco Archeologico di Centocelle. 

Nel corso della visita, durante la quale percorreremo i sentieri del primo lotto del parco, illustreremo i valori naturalistici che abbiamo censito e rappresentato nella mappa online della biodiversità, rappresentati da fauna e flora tipica della campagna romana. 

La durata prevista della visita è di circa un'ora, ed è riservata ai soci del WWF, al quale ci si può iscrivere anche la mattina stessa (costo iscrizione, quota annuale: 30 euro socio ordinario, che dà diritto all'ingresso gratuito nelle oltre 100 oasi gestite in tutto il territorio italiano e al ricevimento via posta della rivista del Panda). 

L'appuntamento è nel parcheggio il cui ingresso è in via Casilina 712.

Subcomprensorio SDO Torrespaccata. Mancata registrazione di beni culturali negli elaborati del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio. Richiesta di salvaguardia del Comprensorio medesimo attraverso l’apposizione dei necessari vincoli di tutela ed una adeguata pianificazione paesaggistica



Alla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma
Piazza dei Cinquecento, 67

Al Segretariato Regionale del MIBACT per il Lazio
Via di san Michele, 22

All’Assessore Politiche del Territorio e Mobilità
Via del Giorgione 129

Alla Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità
Area pianificazione paesistica e territoriale
Via del Giorgione 129
00147 Roma (pianificazione_paesistica@regione.lazio.legalmail.it)

Alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Piazza Lovatelli, 35


Oggetto: Subcomprensorio SDO Torrespaccata. Mancata registrazione di beni culturali negli elaborati del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio. Richiesta di salvaguardia del Comprensorio medesimo attraverso l’apposizione dei necessari vincoli di tutela ed una adeguata pianificazione paesaggistica.



Allegati: Estratto Tav. 22 Torrespaccata con perimetro SDO
               Legenda Tav. 22 Torrespaccata
               Estratto Torrespaccata Tavola A 24-274 2016 del PTPR
               Estratto Torrespaccata Tavola B 24-274 2016 del PTPR
           

Il subcomprensorio Torre Spaccata fa parte del Comprensorio SDO Centocelle – Torre Spaccata assieme al Subcomprensorio Centocelle ed al Subcomprensorio Quadraro.
Esso ricade nel territorio dell’attuale Municipio Roma VI (ex Municipio VIII), e si estende per circa 50 ettari tra Via Palmiro Togliatti ad ovest e via di Torre Spaccata ad est, e tra il quartiere di Torre Spaccata a nord ed il quartiere di Cinecittà est a sud.
All’interno di detto subcomprensorio è presente un patrimonio di beni culturali di notevole importanza, in parte già registrato nella Carta dell’Agro al Foglio 25 Nord, in parte emerso nel corso dei sondaggi archeologici preventivi effettuati nel periodo dal 2000 al 2005 da parte della Soprintendenza Capitolina con i fondi messi a disposizione della Legge per Roma Capitale 396/1990.
Di seguito vengono elencati i beni in questione, indicando la loro classificazione all’interno del testo “Torre Spaccata. Roma S.D.O. Le indagini archeologiche” edito da Rubbettino. Fra le parentesi viene inoltre indicata la numerazione dei singoli beni nella Carta dell’Agro, Foglio 25 Nord.

·                    71, fossato
·                    220, villa romana di Via Lizzani (80 nella CdA, Foglio 25)
·                    221, villa romana di Via Sommariva (96 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    218, villa romana (109 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    225, struttura ipogeica (104 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    226, villa romana
·                    243, rinvenimento preistorico di superficie, neolitico (104 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    227, fossati
·                    228, struttura a secco
·                    229, struttura protostorica (111 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    230, struttura a secco di età medievale
·                    231, sito preistorico neo-eneolitico
·                    239, rinvenimento preistorico di superficie, età del ferro (124 e 132 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    219, villa del casale di Torre Spaccata (122 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    331, impianto di coltivazione a trincea
·                    332, impianto di coltivazione a trincea
·                    335, reperto ceramico
·                    337, struttura muraria connessa alla Villa di Via Sommariva
·                    338, impianto di coltivazione a trincea
·                    345, impianto di coltivazione a trincea
·                    346, pozzo
·                    354, struttura all’interno del fossato 71
·                    356, tomba a fossa
·                    358, cunicolo
·                    360, necropoli della villa romana 226
·                    361, cunicolo
·                    362, pozzetto
·                    363, Impianto di coltivazione a trincea
·                    364, cisterna
·                    366, tomba a inumazione
·                    367, struttura a secco

Nell’ambito del subcomprensorio è altresì presente il Casale di Torre Spaccata, registrato al n. 121 della Carta dell’Agro, Foglio 25 N, tutelato dall’art. 10, comma 4, lettera l del D.L. 42/2004.
            I beni archeologici e medievali sopra elencati sono tutelati dall’Art. 13, comma 3, lettera a, della Legge Regionale del Lazio n. 24 del 6.7.1988. Tuttavia i beni in questione non risultano essere registrati nella Tavola 24 374 B del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio, relativa al rilievo dei beni paesaggistici e culturali vincolati tramite declaratoria oppure ope legis. Di conseguenza l’area interessata dal subcomprensorio SDO Torrespaccata nella Tavola 24 374 A del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio, relativa alla classificazione delle aree ai fini della tutela paesaggistica, non viene classificata neppure in parte “paesaggio dell’insediamento storico diffuso”.
Il nuovo PRG del Comune di Roma, approvato nel 2008,  sebbene classifichi l’area in questione tra le componenti secondarie (B) della Rete ecologica, ne prevede la trasformazione parziale nel Foglio 18 di dei Sistemi e Regole, attraverso la realizzazione di 600.000 metri cubi di nuovi edifici estesi su circa 10 ettari  posti ai margini settentrionale e meridionale del subcomprensorio.
            Si pone pertanto la necessità di registrare i beni sopraelencati nella Tavola 24 374 B del PTPR della Regione Lazio, tutelandoli in tal modo assieme alla corrispondente fascia di rispetto mediante il vincolo paesaggistico previsto dalla L.R. 24/1988.
            Conseguentemente è necessario rivalutare il tipo di classificazione della tutela per l’area interessata, prevedendo una classificazione come “paesaggio dell’insediamento storico diffuso”.
            Infine si pone la necessità di tutelare l’area in questione, qualificabile come zona di interesse archeologico meritevole di tutela per la propria attitudine alla conservazione del contesto di giacenza del patrimonio archeologico, attraverso l’adozione di un provvedimento amministrativo che sottoponga l’area medesima a vincolo paesaggistico, in quanto “zona di interesse archeologico” ai sensi dell’Art. 142, comma 1, lettera m), del D.Lgs. n. 42 del 22.1.2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).
            Si chiede quindi di adottare tutti i provvedimenti necessari presso la Soprintendenza Statale all’archeologia, belle arti e paesaggio di Roma e presso la Regione Lazio, per la necessaria registrazione dei beni sopra elencati negli elaborati (cartografie ed elenchi) del PTPR del Lazio, nonché per una necessaria riclassificazione dell’area in questione come tipologia di paesaggio, ed infine per l’adozione dei necessari vincoli di tutela paesistici e archeologici.


Roma, 29.11.2017

WWF Roma e Area Metropolitana - Gruppo Pigneto-Prenestino
(Stefano Gizzi)

Italia Nostra - Sezione di Roma
(Vicepresidente Mirella Belvisi) 


sabato 2 dicembre 2017

Stormo di 23 Gru in sorvolo sopra l'area del Lago ex Snia

Giovedì 30 novembre spettacolare sorvolo a bassa quota di uno stormo in migrazione di ben 23 Gru (Grus grus), sopra l'area del Lago ex Snia, prontamente immortalate dai nostri attivisti impegnati nelle consuete osservazioni delle specie di avifauna che frequentano il sito. 
Il bello delle attività legate al birdwatching e all'osservazione della natura in generale, è che può capitare di assistere a scene eccezionali ed emozionanti come questa, tra l'altro in piena area urbana, in un sito come quello del Lago ex Snia per il quale da tempo il WWF e il Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie chiedono alla Regione Lazio l'istituzione del vincolo del Monumento Naturale. Proprio in questi giorni i nostri attivisti hanno osservato nell'area un'ulteriore nuova specie, il Lucherino, che fa salire così a 76 le specie ornitiche osservate da novembre 2014 ad oggi, 3 delle quali protette dalla Direttiva Uccelli dell'Unione Europea (il Martin pescatore, il Falco pellegrino e la Sgarza ciuffetto).

A seguire le spettacolari foto scattate il 30 novembre allo stormo di Gru in migrazione.