Venerdì 31 maggio 2024 abbiamo inviato al Presidente del Municipio Roma V e agli Assessori all'Ambiente e all'Urbanistica una lettera aperta per sollecitare la realizzazione dei Parchi già approvati da decenni e non ancora realizzati, se non in parte
La lettera è stata sottoscritta dai rappresentanti del WWF Roma e di Italia Nostra competenti per il territorio del V Municipio.
Di seguito il testo della lettera che abbiamo inviato, per la quale auspichiamo una pronta risposta da parte delle Istituzioni a cui è indirizzata:
LETTERA APERTA AL PESIDENTE ED ALLA GIUNTA DEL MUNICIPIO ROMA V PER
SOLLECITARE LA REALIZZAZIONE DEI PARCHI DELLA PERIFERIA EST GIA’ APPROVATI DA
DECINE DI ANNI
La necessità della riqualificazione ambientale della città di Roma è stata riconosciuta fin dalla fine degli anni ottanta e si è concretizzata nel contenuto della Legge 396/1990 (la cosiddetta “Legge per Roma Capitale”, fortemente voluta da Antonio Cederna), la quale ha prescritto l’impiego delle aree dell’ex Sistema Direzionale Orientale (SDO) non solo per delocalizzare i ministeri dal centro della città alla periferia est, ma anche per riqualificare il settore orientale della periferia cittadina.
Il Progetto Direttore SDO, redatto ed approvato dal Comune di Roma nel 1995, ha quindi definito le linee guida per la stesura dei Piani Particolareggiati relativi ai Comprensori SDO: Pietralata, Tiburtino, Casilino e Centocelle. In queste linee guida soprattutto i Comprensori SDO Casilino e Centocelle, ricadenti nel territorio dell’attuale Municipio Roma V, sono stati finalizzati a garantire gli standard urbanistici di verde e servizi per i quartieri limitrofi ed a salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale ed ambientale in essi presente.
I Piani Particolareggiati Tiburtino SDO, Casilino SDO e Parco di Centocelle che sono stati adottati e/o approvati hanno quindi individuato dei Parchi pubblici da realizzare, i quali, anche se progettati ed approvati, non sono stati fino ad oggi realizzati, se non parzialmente. Si tratta del Parco Prenestino ex Snia Viscosa, del Parco Labicano-Casilino e del Parco Archeologico di Centocelle, tutti ricadenti all’interno del Comprensorio archeologico “Ad duas lauros”, tutelato da vincolo paesistico come “zona di interesse archeologico” dal D.M. 21.10.1995.
1. Parco Prenestino ex Snia Viscosa
Il Piano Particolareggiato Tiburtino SDO approvato nel 2002 ha previsto la realizzazione di un vasto parco a sud della linea ferroviaria, esteso per circa 60 ettari e comprendente l’area dell’ex Snia Viscosa e le aree a est di Via di Portonaccio fino a Via Attilio Hortis. A tale riguardo il Comune di Roma con D.G.C. n. 533 del 9.9.2003 ha approvato la realizzazione del Progetto unitario del Parco Prenestino ex Snia Viscosa, il che ha portato all’esproprio nel 2004 di un’area su Via di Portonaccio, in corrispondenza del Lago Bullicante (con questo nome è stato successivamente ribattezzato il Lago Ex Snia). Questo Parco, sebbene sia stato definito dalla Legge per Roma Capitale “opera di preminente interesse nazionale”, non è stato tuttavia ancora realizzato, se non parzialmente come Parco delle Energie.
Con DPRL 30.6.2020 la Regione Lazio ha PERALTRO istituito il Monumento Naturale a tutela del Lago Bullicante e dell’ecosistema circostante, esteso all’intera superficie del Parco delle Energie, in ragione degli eccezionali valori di biodiversità rilevati nel sito, che annoverano, tra l’altro, numerose formazioni vegetali e specie animali protette dalle Direttive dell’Unione Europea.
Fino ad oggi è stato realizzato solo il Parco di Villa De Sanctis, in una porzione dell’area compresa tra Via Casilina, Via Labico e Via dei Gordiani, area che il Progetto Direttore SDO del 1995 aveva già indicato come destinata a divenire il Parco Labicano.
3. Il Parco Archeologico di Centocelle
Buona parte dell’area del futuro Parco è stata ceduta dal Demanio militare al Comune di Roma in base alla Legge 453 del 29.1.1987 proprio per permettere la realizzazione delle opere pubbliche afferenti allo SDO, ritenute appunto dalla Legge per Roma Capitale “opere di preminente interesse nazionale”. Il D.M. del 9.7.1992 ha posto il vincolo di tutela archeologica su tutta la parte settentrionale dell’ex aeroporto militare, prescrivendo l’impiego dell’area medesima come Parco Archeologico. Fino ad oggi è stato tuttavia realizzato solo il primo stralcio di detto Parco sulla via Casilina, per un’estensione di soli 33 ettari. I lavori per il secondo stralcio, affacciato su via di Centocelle ed esteso su ulteriori 18 ettari, non sono invece ancora partiti. Sull’area del futuro parco insistono attività economiche non compatibili, come numerosi autodemolitori in attesa della necessaria delocalizzazione, nonché situazioni di degrado da bonificare.
Il Piano Particolareggiato “Parco di Centocelle” approvato nel 2006 è decaduto nel 2016 per decorso decennio dalla sua approvazione, e si rende quindi necessario procedere alla redazione, adozione ed approvazione di un nuovo strumento urbanistico attuativo che costituisca il necessario riferimento normativo per la realizzazione del Parco archeologico di Centocelle in tutta la sua estensione, fino a comprendere le aree della villa romana Ad duas lauros e del Forte Casilino, la cui proprietà è rimasta del Demanio militare.
Nel 2023 Roma Capitale ha presentato pubblicamente il Masterplan sul Parco Archeologico di Centocelle, riguardante essenzialmente l’area del primo e del secondo stralcio, per complessivi 51 ettari. In considerazione degli ulteriori interventi finanziati anche con i fondi del PNRR e del Giubileo 2025, è comunque necessario aggiornare il cronoprogramma di realizzazione del masterplan.
4. Parco archeologico dell’Acquedotto Alessandrino – Mistica e Parco di Casa Calda
Nel territorio del Municipio Roma V tra Via di Tor Tre Teste ad ovest ed il GRA ad est, e tra la Via Prenestina a nord e la Via Casilina a sud è presente il Comprensorio storico-archeologico del Fosso di Tor Tre Teste, di Mistica e di Casa Calda. Detto Comprensorio costituisce uno degli ultimi lembi di campagna romana all’interno del GRA, che presenta infatti il paesaggio classico dell’Agro Romano attraversato dal Fosso di Tor Tre Teste e dai resti dell’Acquedotto Alessandrino, e caratterizzato anche da significativi monumenti medievali quali il Torraccio del Rischiaro e il complesso delle torri di Casa Calda.
All’interno di questo Comprensorio ricade l’area della Convenzione tra Roma Capitale e privati approvata con D.C. 79 del 18.4.2005, la quale ha previsto la realizzazione del Parco archeologico dell’Acquedotto Alessandrino – Mistica, esteso per circa 75 ettari, nel quale possano essere tutelati e valorizzati i beni naturali e storico archeologici presenti nell’area (tra cui il Lago di Mistica, che presenta notevolissimi valori di biodiversità, il Fosso di Tor Tre Teste, l’Acquedotto Alessandrino, il Muraccio del Rischiaro). Questo parco non è stato tuttavia fino ad oggi realizzato, se non per la porzione affidata in gestione ad alcune realtà associative. Recentemente Roma Capitale con DAC 36 del 19.3.2024 ha previsto la istituzione di una Cabina di Regia finalizzata alla realizzazione di questo Parco.
All’interno del Comprensorio è presente altresì l’area del Parco di Casa Calda, estesa su 8 ettari, espropriata dal Comune di Roma nel 1975 e sulla quale è già stato realizzato un parco pubblico con strutture con finalità sociali. A seguito di una sentenza detta area è tuttavia tornata in proprietà al privato per retrocessione, essendo trascorsi più di dieci anni tra la data dell’esproprio e l’inizio dei lavori per realizzare le opere pubbliche previste.
Nel territorio della periferia orientale di Roma Capitale un importante contributo alla necessaria riqualificazione ambientale può essere dato dalle aree che ricadono a cavallo del tratto urbano dell’autostrada A24, tra la via Tiburtina a nord e la linea ferroviaria Alta Velocità Roma-Napoli a sud, e che si estendono dal quartiere di Casalbertone a ovest fino all’area della Cervelletta ad est, area questa che è parte costituente della Riserva Naturale dell’Aniene. Si tratta di aree che il vigente PRG di Roma Capitale destina prevalentemente a verde pubblico e classifica come componente secondaria della Rete Ecologica e che stesso Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio (PTPR) individua come possibile “parco archeologico naturale”. Le aree in questione, che di fatto costituiscono un corridoio ecologico tra la Riserva naturale dell’Aniene a nordest ed il Comprensorio archeologico “Ad duas lauros” a sudovest, e che fanno parte del progetto del Parco Lineare di Roma Est, la cui realizzazione è richiesta da tempo da cittadini e associazioni, ricadono amministrativamente nel territorio del Municipio Roma IV, ma sono immediatamente adiacenti a quartieri densamente urbanizzati del Municipio Roma V, come il Prenestino ed il Collatino. Alcuni settori del proposto Parco Lineare, peraltro, ricadono all’interno del Municipio V, ad esempio il Parco della Stazione Prenestina.
Tra le aree sopra richiamate è presente quella del futuro Parco della Serenissima, esteso per circa 36 ettari, oggetto di un Accordo TAV – Comune di Roma stipulato in data 28.2.2021, in base al quale TAV si impegnava a realizzare detto parco come compensazione socioambientale per la realizzazione ed entrata in esercizio della linea ferroviaria alta velocità Roma Napoli. Il parco non è stato tuttavia ancora realizzato.
La recente Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 33 del 15.4.2021 ha approvato uno Schema di Convenzione da sottoscrivere tra Roma Capitale e RFI, attraverso il quale RFI si impegna a cedere le aree e una somma di 6,3 milioni di euro a Roma Capitale. Sarà poi il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale a curare la progettazione e la realizzazione del futuro Parco della Serenissima. Detta Convenzione è stata sottoscritta in data 4.8.2021.
La presenza di importanti ed estesi beni culturali e paesistici presenti nell’area del futuro Parco della Serenissima, tutelati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, tra cui le aree archeologiche della Necropoli romana Serenissima, la Villa romana in via Scarpitti, il tracciato sotterraneo dell’Acquedotto Vergine, unitamente ai valori naturalistici che si riscontrano nell’area boscata retrostante il Casale Gottifredi, nella quale insiste una piccola zona umida, rende necessario il coinvolgimento della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma in un Tavolo Tecnico per la progettazione e realizzazione del futuro Parco.
La realizzazione del Parco della Serenissima e la realizzazione di parchi nelle aree già di proprietà comunale e già destinate a verde dal vigente PRG comprese tra via di Portonaccio e la Cervelletta, sono obiettivi irrinunciabili per la realizzazione del grande Parco Lineare Roma Est, compreso tra Porta Maggiore e l’area archeologica di Gabi, per la cui progettazione e realizzazione l’Assemblea Capitolina ha disposto l’attivazione di una cabina di regia con DAC 6 del 17.1.2023.
I sottoscrittori della presente lettera aperta sollecitano quindi il Presidente e la Giunta del Municipio Roma V ad adottare tutti i provvedimenti necessari affinché Roma Capitale completi nel più breve tempo possibile la realizzazione dei parchi pubblici sopra richiamati, mettendoli a disposizione dei cittadini del territorio. In questo modo verrebbe ad essere riqualificata l’intera periferia orientale romana, caratterizzata da un fitto tessuto urbano densamente popolato e povero di verde e servizi, da elevati livelli di inquinamento atmosferico e di impermeabilizzazione del suolo, con pesanti ricadute sul microclima locale soprattutto nei mesi estivi (isole di calore). Ed al tempo stesso verrebbe salvaguardato e valorizzato l’importante patrimonio culturale, paesistico e naturale ancora presente nel territorio interessato.
Roma, 31.5.2024
Emilio Giacomi (Referente della Sezione di Roma di Italia Nostra per il territorio del Municipio Roma V)
Stefano Gizzi (Responsabile del WWF Roma e Area Metropolitana per il Municipio Roma V)