Incontro
WWF Pigneto Prenestino con il
naturalista Corrado Battisti su
"Biodiversità, disturbi, minacce - dall'ecologia di base alla gestione e
conservazione degli ecosistemi" (Casa del Parco delle Energie, sabato 31
gennaio 2015).
Un ecosistema è un sistema naturale,
sociale e organizzativo. Nella gestione di progetti bisogna tener conto di
tutti questi fattori.
L'era
in cui viviamo è spesso chiamata "antropocene",
con il mondo dominato da una sola specie, quella umana.
Una definizione di biodiversità:
variabilità degli organismi viventi e degli aspetti non viventi, come suolo,
aria, ecc. Esistono tre livelli di
biodiversità: di ecosistemi, di specie (all’interno di ciascun
ecosistema) e genetica (all’interno
di una specie).
Come
curare la biodiversità in pericolo?
Bisogna
aver chiari tre punti:
- il
valore della biodiversità che si
vuole proteggere
- i disturbi e le minacce presenti
- le
strategie di risposta
Si
parla spesso di degrado di un
territorio. Il degrado può essere reversibile (resilienza) o irreversibile. Il
concetto di degrado si può scomporre in:
-
disturbo
-
minaccia
-
stress
-
criticità
"Disturbo" è un termine neutrale,
segnala un evento naturale che
altera l'ambiente, è parte dell'evoluzione.Anche la "minaccia" è un evento che altera l'ambiente, ma è di origine antropica.
Per
elaborare strategie di risposta efficaci contro disturbi o minacce è necessario
conoscerne il regime, cioè:
-
l'estenzione
- la
durata
- la
frequenza
-
l'intensità
Per
fare ciò occorre di solito uno studio di circa due anni.
Una
differenza fra disturbi e minacce è proprio nel regime: nelle minacce
antropiche azioni e reazioni sono più rapide e/o più estese, più frequenti, più
intense, quindi più pericolose.
Per
una corretta analisi delle minacce è
essenziale una nomenclatura condivisa, una tassonomia chiara (sono stati
elaborati standard internazionali). Dopo averne individuato il regime, bisogna
metterle in relazione e questo è ciò che fa l'ecologia della conservazione,
cercando le catene causali e gli indicatori di minaccia.
Le
minacce possono essere dirette o indirette. Ad esempio, se una zona umida
soffre di stress idrico, ciò può essere dovuto a una minaccia diretta o a una
indiretta (cementificazione del territorio circostante che riduce l’apporto
idrico).
L'analisi
delle minacce è valida per aree medio-piccole, da 1 a 1000 ettari, perché nelle
aree più grandi i processi cambiano nella dimensione spaziale e possono essere
necessarie analisi delle minacce diverse per le diverse zone.
Se
disturbi e minacce sono tante e le risorse sono limitate, bisogna stare attenti
ai criteri di scelta. Di solito i responsabili politici di un ente di gestione
di un parco preferiscono concentrare gli sforzi su un problema con maggiore
impatto mediatico. Invece talvolta le minacce più gravi sono quelle nascoste,
meno evidenti (es. impatto di specie aliene).
La
strategia è di solito decisa al livello gestionale più alto, mentre gli
"operai", cioè i tecnici che operano sul campo, decidono le tattiche
di intervento
Il
coinvolgimento di cittadini consapevoli e associazioni ambientaliste
rappresenta il motore essenziale per indirizzare l'uso della risorse nel modo
migliore.
Nel piano di assetto di un parco di solito
si dà grande importanza alla descrizione
del valore da preservare. Ciò è positivo ma non basta: bisogna affiancare
questa descrizione con l'analisi delle
minacce. Questa analisi dovrebbe essere fatta da tecnici specialisti
(biologi, botanici, ecc.) che lavorano con gruppi di cittadini
"esperti", che conoscono il territorio. Lo staff ideale per
effettuare l’analisi delle minacce su un ecosistema è composto sia da tecnici
che da esperti del territorio.
L'elaborazione di una "analisi
delle minacce" per l'area del lago con relative strategie di risposta,
potrebbe essere prevista in una delle tre giornate su "Il parco che
vogliamo" e potrebbe far parte del dossier che si sta preparando per la
richiesta di "Monumento naturale".
La
registrazione integrale dell’intervento di Corrado Battisti è disponibile sul
blog del WWF Pigneto Prenestino, al
link http://wwfpignetoprenestino.blogspot.it/2015/02/biodiversita-disturbi-minacce.html
Anche
il prossimo incontro organizzato dal WWF Pigneto Prenestino affronta un tema di
grande interesse.
Sabato 28 febbraio, ore 16.30
alla Casa del Parco delle Energie (via Prenestina 175) incontro con Adriano Paolella su "Partecipazione attiva dei cittadini ai
progetti di riuso e riciclo degli edifici e delle aree abbandonate".
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