Il settore orientale della periferia
romana, come del resto tutta la periferia della Capitale, è caratterizzato al
tempo stesso da un fitto tessuto urbano densamente popolato e povero di verde e
servizi, da un elevato livello di inquinamento atmosferico dovuto al traffico
veicolare, da un notevole grado di impermeabilizzazione del suolo con pesanti
ricadute sul microclima locale (sovratemperature nei mesi estivi), e dalla
presenza di beni culturali ed ambientali di notevole importanza.
Nel territorio del Municipio Roma V è
presente infatti il Comprensorio
archeologico “Ad duas lauros”, perimetrato e tutelato da vincolo paesistico
come zona di interesse archeologico dal D.M. 21.10.1995, e che si estende dal
Torrione a Piazzale Prenestino fino al Parco archeologico di Centocelle,
comprendendo l’area dell’ex Snia Viscosa, la Villa dei Gordiani, l’area del
Comprensorio Casilino SDO, l’Acquedotto Alessandrino a Torpignattara e la
Batteria di Porta Furba. Nei riguardi di detto Comprensorio questa Associazione
ha redatto un Dossier aggiornato al 2015 e consultabile sul sito:
Inoltre nel territorio del Municipio è
presente anche, tra Via di Tor Tre Teste ad ovest ed il GRA ad est, e tra la
Via Prenestina a nord e la Via Casilino a sud, il Comprensorio storico-archeologico del Fosso di Tor Tre Teste, di
Mistica e di Casa Calda, attraversato dai resti dell’Acquedotto
Alessandrino e ricco di beni ambientali, storici ed archeologici. Nei riguardi
di detto Comprensorio è stata inviata una lettera del 18.11.2015 consultabile
assieme agli allegati sul sito:
La salvaguardia e la valorizzazione di
questo patrimonio ambientale e culturale è l’occasione per riqualificare
l’intero settore urbanistico, attraverso la realizzazione di vasti parchi
urbani che interrompano la continuità di tessuto edificato che si estende dal
centro storico della città fino alle più lontane periferie oltre il Grande
Raccordo Anulare.
La realizzazione di detti parchi permetterebbe di migliorare la qualità dell’aria e le condizioni microclimatiche, di realizzare una rete ecologica attraverso corridoi che connettano le aree verdi comprese nel Comprensorio archeologico Ad Duas Lauros tra loro e con la Riserva dell’Aniene a Nord e il Parco Regionale dell’Appia Antica a Sud. Importante anche il ruolo che questo sistema di aree protette potrebbe svolgere sotto il profilo sociale-fruitivo-educativo in particolare nei confronti delle giovani generazioni (si veda la tematica del cosiddetto “deficit di natura” di bambini e ragazzi che vivono in contesti urbani). Ai fini della valorizzazione delle aree della rete ecologica sopra citata, questa associazione ha portato avanti, negli ultimi anni, vari progetti e attività, tra le quali quelle relative al censimento e monitoraggio delle specie di fauna, avifauna e flora che vivono all’interno di queste aree, e che concorrono ad accrescere il valore complessivo del patrimonio naturalistico del territorio. I dati scaturiti da queste nostre ricerche, effettuate sul campo, sono conservati nei nostri archivi, reperibili nei nostri canali telematici (http://wwfpignetoprenestino.blogspot.it) e a disposizione del pubblico, per qualsiasi tipo di consultazione o approfondimento (sia di natura scientifica, che conoscitiva). In sintesi, per la sola parte relativa al censimento ornitologico, abbiamo osservato 69 specie di avifauna (delle quali 3 protette dalla Direttiva Uccelli: Martin pescatore, Falco pellegrino e Sgarza ciuffetto) nell’area del Lago ex Snia e Parco delle Energie, 43 specie a Villa De Sanctis, 40 specie al Parco di Centocelle, 40 specie nell’area della Tenuta della Mistica (nelle ultime due aree menzionate il monitoraggio è iniziato in tempi recenti, pertanto i dati sono ancora parziali e suscettibili di significativi incrementi).
La realizzazione di detti parchi permetterebbe di migliorare la qualità dell’aria e le condizioni microclimatiche, di realizzare una rete ecologica attraverso corridoi che connettano le aree verdi comprese nel Comprensorio archeologico Ad Duas Lauros tra loro e con la Riserva dell’Aniene a Nord e il Parco Regionale dell’Appia Antica a Sud. Importante anche il ruolo che questo sistema di aree protette potrebbe svolgere sotto il profilo sociale-fruitivo-educativo in particolare nei confronti delle giovani generazioni (si veda la tematica del cosiddetto “deficit di natura” di bambini e ragazzi che vivono in contesti urbani). Ai fini della valorizzazione delle aree della rete ecologica sopra citata, questa associazione ha portato avanti, negli ultimi anni, vari progetti e attività, tra le quali quelle relative al censimento e monitoraggio delle specie di fauna, avifauna e flora che vivono all’interno di queste aree, e che concorrono ad accrescere il valore complessivo del patrimonio naturalistico del territorio. I dati scaturiti da queste nostre ricerche, effettuate sul campo, sono conservati nei nostri archivi, reperibili nei nostri canali telematici (http://wwfpignetoprenestino.blogspot.it) e a disposizione del pubblico, per qualsiasi tipo di consultazione o approfondimento (sia di natura scientifica, che conoscitiva). In sintesi, per la sola parte relativa al censimento ornitologico, abbiamo osservato 69 specie di avifauna (delle quali 3 protette dalla Direttiva Uccelli: Martin pescatore, Falco pellegrino e Sgarza ciuffetto) nell’area del Lago ex Snia e Parco delle Energie, 43 specie a Villa De Sanctis, 40 specie al Parco di Centocelle, 40 specie nell’area della Tenuta della Mistica (nelle ultime due aree menzionate il monitoraggio è iniziato in tempi recenti, pertanto i dati sono ancora parziali e suscettibili di significativi incrementi).
La necessità della riqualificazione
ambientale della città è stata riconosciuta fin dalla fine degli anni ottanta,
e si è concretizzata nella Legge
396/1990 detta Legge per Roma capitale, la quale ha prescritto l’impiego
delle aree dell’ex Sistema Direzionale Orientale per la riqualificazione del
settore orientale della periferia cittadina.
Il Progetto Direttore SDO del 1995 redatto ed approvato dal Comune di
Roma ha definito le linee guida per la stesura dei Piani Particolareggiati
presenti nelle aree SDO: Pietralata, Tiburtino, Casilino e Centocelle.
Il Piano Particolareggiato Tiburtino
SDO approvato nel 2002 prevede la realizzazione del Parco archeologico Tiburtino, ubicato a nord della linea
ferroviaria Roma-Tivoli, la quale segna il confine tra il Municipio V ed il
Municipio IV. Il progetto unitario di detto parco è stato approvato dal Comune
di Roma con D.G.C. n. 749 del 25.11.2003. Sebbene ampie porzioni di detto parco
siano già divenute di proprietà comunale, e sebbene per la realizzazione del
parco risultino essere state rese disponibili da parte di TAV delle ingenti somme
di denaro come compensazione per le opere connesse alla realizzazione dell’alta
velocità ferroviaria, fino ad oggi detto parco non è stato tuttavia realizzato.
Inoltre il Piano Particolareggiato
Tiburtino SDO prevede la realizzazione di un vasto parco a sud della linea
ferroviaria che comprende l’ex Snia Viscosa e le aree a est di Via di
Portonaccio fino a Via Attilio Hortis. A tale riguardo va ricordato che il
Comune di Roma con D.G.C. n. 533 del 9.9.2003 ha approvato la realizzazione del
Progetto unitario del Parco Prenestino
ex Snia Viscosa, il che ha portato all’esproprio di un’area su Via di
Portonaccio, in corrispondenza del lago ex Snia. Anche questo parco non è stato
tuttavia mai realizzato.
Sia il Parco archeologico tiburtino-collatino,
sia il Parco Prenestino ex Snia Viscosa sono stati definiti dalla Legge per
Roma Capitale “opere di preminente interesse nazionale”. E sebbene per la
realizzazione di tali opere di riqualificazione ambientale anche la TAV abbia
messo a disposizione del Comune di Roma notevoli risorse economiche per
compensazione dei disagi arrecati al territorio per la realizzazione della
linea AV Roma-Napoli, non risulta tuttavia che dette risorse economiche siano
state impiegate per quanto attiene la realizzazione di detti parchi.
Il Piano Particolareggiato del
Subcomprensorio Centocelle approvato nel 2005 prevede la realizzazione del Parco Archeologico di Centocelle,
esteso per 126 ettari. La maggior parte di questi ettari sono stati ceduti dal
Demanio militare al Comune di Roma proprio per permettere la realizzazione del
parco, anch’esso ritenuta dalla Legge per Roma Capitale “opera di preminente
interesse nazionale”. Fino ad oggi è stato tuttavia realizzato solo il primo
stralcio di parco sulla via Casilina, esteso per soli 33 ettari. I lavori per
il secondo stralcio, esteso su ulteriori 18 ettari, sebbene finanziati ed
appaltati, non sono mai partiti. Sull’area del futuro parco insistono attività
economiche non compatibili, come numerosi autodemolitori che lavorano da 30
anni con autorizzazioni provvisorie in attesa della necessaria
delocalizzazione.
Infine il Comprensorio Casilino SDO, compreso tra via Prenestina a nord e Via
Casilina a sud, con i suoi 100 ettari non ancora edificati, è l’ultima occasione
per avvicinare la dotazione standard di verde pubblico dei quartieri
circostanti agli standard minimi di verde procapite (i famosi 9 mq per abitante
prescritti dal D.I. 1444 del 1.3.1968). Eppure a oltre 20 anni distanza dal
Progetto Direttore SDO questo Comprensorio, ricchissimo di beni ambientali e
culturali e ricadente all’interno del Comprensorio archeologico Ad duas lauros
tutelato dal D.M. 21.10.1995, non è stato ancora dotato del necessario Piano
Particolareggiato, finalizzato alle inderogabili esigenza di tutela e di
riqualificazione del territorio. Si tratta dell’unica area del Comune di Roma e
forse dell’intero Lazio ad essere priva di pianificazione urbanistica.
Le aree ancora non edificate del
settore orientale della città presentano un patrimonio immenso di beni
ambientali e culturali, costituendo gli ultimi lembi di quello che era l’agro
romano. La tutela e la salvaguardia di questo patrimonio si lega quindi alla
necessità della riqualificazione ambientale del settore orientale della città.
Lo stesso Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio classifica ampi
settori del territorio in questione come zone naturali, zone naturali di
continuità e zone di insediamento storico diffuso, riconoscendone la necessità
della tutela. Questa tutela non è tuttavia sempre garantita per la mancata
apposizione di vincoli paesistici e/o archeologici e per le contestuali
previsioni urbanistiche vigenti.
Dobbiamo purtroppo constatare che sia
la Legge per Roma Capitale del 1990, così come l’impiego delle aree ex SDO, e
così come anche le compensazioni TAV sono state fino ad oggi occasioni mancate
per la realizzazione di parchi pubblici e quindi per la riqualificazione
ambientale della periferia orientale della città di Roma.
Questa Associazione chiede pertanto agli
eletti al Consiglio del Municipio Roma V un preciso impegno per fermare il
consumo di suolo e per la riqualificazione della città esistente, attraverso la
difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali presenti e la
realizzazione dei parchi pubblici già previsti o da prevedere, anche in
coerenza con le Risoluzioni già adottate all’unanimità nella passata
Consiliatura.
WWF Lazio – Gruppo Attivo
Pigneto-Prenestino
(Stefano Gizzi)
Sono un residente del V Municipio e nel sostenere pienamente quanto riportato nella vostra lettera segnalo anche che Roma Capitale finora non è riuscita a consegnare al V Municipio e quindi ai suoi residenti neanche un parco già realizzato (da circa due anni) nell'ambito di una Convenzione urbanistica del 2006. Sto parlando del Parco Prampolini, parco di 5 ettari destinato a verde pubblico attrezzato, sito tra Via Prenestina e Via Collatina/Giorgio Perlasca (attiguo quindi alla sala consiliare del V Municipio!). Il Parco rappresenterebbe, per la sua ampiezza e caratterizzazione di discontinuità rispetto alla cementificazione circostante, l'area verde di riferimento del quartiere collatino oltre che del nuovo ambito Prampolini sul quale insiste.
RispondiEliminaInoltre va sollecitata alla Giunta del Municipio V un monitoraggio particolarmente attento alle edificazioni in corso nell'ambito della realizzazione del Centro Servizi Prenestino nel medesimo ambito Prampolini per non mortificare ulteriormente l'equilibrio tra cubature e verde pubblico.
Ciao,
Salvatore Vassallo
La ringraziamo per la sua segnalazione, che abbiamo girato ad esponenti della giunta e del consiglio municipale.
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