Tenuta della Mistica: tutela dei valori naturalistici e realizzazione del Parco Archeologico Alessandrino
L'area della Tenuta della Mistica, nel
Municipio Roma V, è uno degli ultimi lembi di Agro Romano, che conserva
ancora preziosissimi valori storici, culturali e archeologici, in primis
i resti monumentali dell'Acquedotto Alessandrino e il tracciato della
via Francigena del sud, uniti ad altrettanto preziosi valori
paesaggistici e naturalistici. A fronte di questo, l'area è oggetto di
importanti trasformazioni urbanistiche scaturite dalla Convenzione di
cui alla Deliberazione n. 79 del 10.4.2005 del Consiglio Comunale di
Roma e dal relativo Piano di Assetto, elaborati a partire da quando, nel
2001, il Comune di Roma, con un ricorso al TAR, fece decadere i vincoli
del Mibac sull'area per consentire le edificazioni ai costruttori come
compensazione per la realizzazione del Parco di Aguzzano. Oggi, come
previsto dal Piano di Assetto, abbiamo un centro commerciale in fase di
ultimazione su un lato della Via Prenestina Bis, che va ad aggiungersi
alle altre trasformazioni già effettuate (un hotel) o in procinto di
essere effettuate (una beauty farm a servizio dell'hotel). Ciò che non è
stato realizzato, così come era stato programmato e previsto nella
Convenzione e nel Piano di Assetto, è il Parco Archeologico
Alessandrino, che valorizzerebbe e renderebbe fruibile ai cittadini
l'area caratterizzata dalla presenza dell'acquedotto, conservandone la
vocazione e le attività agricolo/pastorali. Altra area da valorizzare,
tutelare e rendere fruibile è quella del laghetto situato nei pressi del
perimetro che costeggia la Via Prenestina Bis, un'area umida che nel
giro di breve tempo ha incrementato notevolmente la biodiversità del
sito, come registrato dagli attivisti del WWF e dai naturalisti che nel
corso di numerosi monitoraggi hanno censito la presenza di ben 98 specie
di avifauna, di cui alcune in Direttiva Uccelli 79/409/CEE, nonché di
mammiferi, rettili, anfibi (tra i quali il Rospo smeraldino), odonati e
lepidotteri.
In
considerazione di tutto questo, mentre assistiamo ad una trasformazione
urbanistica (tra cui l'ennesimo centro commerciale) che rischia di
alterare vocazione e funzione di un'area dai caratteri storici,
paesaggistici e naturalistici unici come la Tenuta della Mistica,
chiediamo agli amministratori di farsi parte attiva affinché venga
realizzato e reso fruibile ai cittadini anche il Parco Archeologico
dell'Acquedotto Alessandrino, come previsto al primo punto della
Convenzione di cui alla suddetta DC 79/2005 e del relativo Piano di
Assetto, il quale salvaguardi e valorizzi il patrimonio culturale
(Acquedotto Alessandrino e Muraccio di Rischiaro) e naturale (Fosso di
Tor Tre Teste e laghetto adiacente alla Prenestina bis) presente, e
valorizzi le realtà produttive e sociali oggi presenti.
L'Amministrazione di Roma Capitale è stata efficientissima nel far
annullare dal TAR del Lazio il vincolo paesistico di tutela apposto dal
MIBAC con D.M. 5.4.2001, per permettere l'edificazione dell'area a nord
della Prenestina bis. Purtroppo fino a questo momento non ha avuto la
stessa efficienza per garantire la realizzazione del Parco archeologico
dell'Acquedotto Alessandrino. È ormai tempo di rimediare a questa
inerzia: è ora di realizzare il Parco!
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