Bella e partecipata la visita che stamattina si è tenuta a Gabii, organizzata dalle associazioni Il parco che non c'è Roma est e Vogli'amo' il Parco Lineare Roma Est.
L'archeologa Stefania Favorito ha raccontato la storia del sito,
mostrando le incantevoli rovine dell'area archeologica, tra le quali
spicca il Tempio di Giunone Gabina.
Roberto Pallottini e Cinzia Paolino
hanno parlato del progetto e delle azioni messe in campo fino ad oggi per arrivare
alla realizzazione di un parco lineare che da Villa Gordiani arrivi
appunto fino a Gabii, attraversando aree di pregevole valore storico,
archeologico e naturalistico, come il Parco Campagna, l'area verde tra
la Serenissima e via Spencer, la zona umida della Cervelletta.
Nel corso
della visita abbiamo illustrato i valori naturalistici che abbiamo
censito nel corso degli anni a Roma est, e con l'occasione abbiamo
raccolto dati per integrare la mappa della biodiversità consultabile
online, che mostra le risorse naturalistiche della città di Roma.
Abbiamo infatti osservato, nell'area delle rovine, una Poiana, un
Gheppio, una Ballerina bianca, un Pettirosso, un Codirosso spazzacamino
oltre a Cornacchie e Taccole. Abbiamo anche rinvenuto il dente di un
Istrice, segno della presenza di questo elusivo mammifero nell'area.
Il WWF Roma
e Area Metropolitana - Gruppo Pigneto-Prenestino, che sull'area in
questione ha già elaborato un dettagliato dossier presentato pubblicamente a
novembre, sostiene le iniziative dei cittadini, associazioni e comitati
che chiedono che venga realizzato un parco lineare che possa connettere
queste aree dal notevole valore culturale, storico e naturalistico,
tutelando al tempo stesso la funzione di corridoio ecologico che l'area
svolge per flora e fauna, portando preziosi valori naturalistici dalle
zone dell'area metropolitana fin quasi al centro della città di Roma,
mitigandone anche le criticità legate ad inquinamento e isola di calore.
Poiana, fotografata da Stefano Cristofani |
L'area va resa fruibile dai cittadini in sicurezza, affinché possa
migliorare la qualità della vita in un settore, come quello orientale di
Roma, tra i più inquinati e con meno aree verdi attrezzate e fruibili.
La realizzazione della pista ciclabile, chiesta dalle associazioni
impegnate sull'area, darebbe anche un'alternativa a coloro che vogliono
spostarsi in città in maniera sostenibile, senza inquinare e con mezzi
alternativi alle autovetture. Inoltre darebbe l'occasione ai turisti e
non solo di raggiungere un luogo di straordinaria bellezza com'è l'area
archeologica di Gabii.
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