giovedì 15 ottobre 2015

Lago ex Snia: estesa area umida al centro di un importante corridoio ecologico

Osservare e censire l'avifauna che frequenta le aree del nostro V Municipio serve anche a studiarne e registrarne i comportamenti. Una cosa che abbiamo notato è che quando i fiumi Aniene (a nord) e Almone (a sud) esondano, i Germani reali cercano e trovano provvisorio rifugio presso le tranquille acque del Lago ex Snia. E' quanto è accaduto anche mercoledì 14 ottobre 2015, quando intorno alle 18.00/18.30 sono arrivati al lago oltre una dozzina di Germani reali (specie nidificante nelle acque del lago). Più o meno negli stessi minuti l'Aniene esondava tra Tivoli e Roma, e l'Almone è probabile fosse ancora in piena, considerando i nubifragi che hanno colpito i Castelli romani nel pomeriggio di mercoledì. Solo coincidenze? Può darsi, ma anche in passato abbiamo più volte rilevato una maggiore presenza dei Germani reali al Lago ex Snia ogni qual volta i corsi d'acqua vicini esondano o sono in piena. 
Martin pescatore al Lago ex Snia
Il lago si conferma come un sito importante per il transito di varie specie di avifauna (alcune delle quali in primavera si fermano per nidificare), trattandosi di un'estesa area umida che, pur sottoposta alle forti pressioni antropiche della città che le è intorno, si trova all'incirca al centro del corridoio ecologico che unisce i parchi dell'Aniene e quello dell'Appia Antica. Una ragione in più per proteggerla dalle minacce che ancora incombono
Inoltre appena qualche giorno fa, nel corso di uno dei monitoraggi dell'avifauna effettuati al Lago ex Snia, abbiamo ancora una volta avvistato e fotografato il Martin pescatore (ben 2 esemplari): specie protetta dalla Direttiva Uccelli (Direttiva 2009/147/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 concernente la conservazione degli uccelli selvatici). La direttiva si applica agli uccelli, alle uova, ai nidi e agli habitat


domenica 11 ottobre 2015

Incontro al Parco delle Energie tra il WWF Lazio - Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino e FederTrek

Domenica 11 ottobre 2015, gli attivisti del WWF Lazio - Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino hanno incontrato gli amici di FederTrek, impegnati nella Giornata del camminare 2015. Questi, partiti dall'Arco di Costantino alle ore 09.00, dopo aver percorso la via Francigena del sud alle 13.00 hanno raggiunto il Parco delle Energie dove è avvenuto l'incontro, al quale era presente anche l'assessore all'ambiente del V Municipio, Giulia Pietroletti. L'iniziativa di FederTrek è volta a promuovere tra i cittadini la cultura del camminare, lungo percorsi urbani in grado di mostrare le straordinare testimonianze storiche offerte dalla città. Il WWF ha raccontato ai camminatori la storia e le vicende dell'area dell'ex fabbrica Snia-Viscosa, del Parco delle Energie e del Lago ex Snia. E dal punto panoramico che si affaccia sul lago ha elencato le attività svolte negli ultimi mesi relativamente ai monitoraggi e censimenti dell'avifauna delle aree verdi del V Municipio (e limitrofe), invitando gli amici di FederTrek all'iniziativa di presentazione dei risultati che si terrà il 14 novembre 2015, alle 16.30, presso la Casa della Cultura di Villa De Sanctis (via Casilina 665). Prossimamente pubblicheremo il programma dettagliato dell'iniziativa.

















mercoledì 7 ottobre 2015

Comunicato sulla Pianificazione Urbanistica del Comprensorio Casilino e sulla costruzione di un supermercato a Via dell’Acqua Bullicante

Nel territorio del Municipio V del Comune di Roma, compreso tra Porta Maggiore, Via Casilina, il GRA e Via Prenestina, è presente l’area del Comprensorio Casilino SDO, uno dei quattro comprensori del Sistema Direzionale Orientale assieme a Pietralata, Tiburtino e Centocelle-Torre Spaccata-Quadraro. Il Comprensorio casilino SDO è ubicato tra Via Prenestina, Viale della Primavera, Via Casilina e Via dell’Acqua Bullicante, e si estende per 136 ettari, di cui 111 non edificati.
Si tratta di un’area presente in un settore urbano con la densità abitativa più alta di Roma (16.000 abitanti al Kmq), con elevatissimi livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, con elevati livelli di impermeabilizzazione del suolo con ricadute sul clima locale, e con una dotazione di verde pubblico ben lontana dagli standard urbanistici (solo 4 mq procapite contro il minimo di 9 mq previsto per legge).
Pertanto il Progetto Direttore SDO del 1995 ha destinato l’area del Comprensorio alla riqualificazione ambientale dei quartieri circostanti e dell’intera periferia orientale, da conseguire attraverso un Piano Particolareggiato, che tuttavia il Comune di Roma fino ad oggi non ha adottato e fatto approvare dalla Regione Lazio.
Il Progetto Direttore SDO ha riconosciuto altresì il valore culturale ed ambientale del Comprensorio Casilino SDO, confermato dal vincolo archeologico “Torpignattara” che dal 1994 tutela la parte meridionale del Comprensorio tra Via Labico e Via Casilina, e dall’ampio vincolo Paesistico “Ad Duas Lauros” apposto con D.M. 21.10.1995.
Peraltro la stessa Regione Lazio, nel Piano Paesistico Territoriale del Lazio, individua all’interno del Comprensorio Casilino SDO ampie aree di “paesaggio naturale di continuità”, oggetto di specifica normativa di tutela.
Nonostante l’esigenza di riqualificare la città esistente e di fermare il consumo di suolo, il Comune di Roma non avvia il necessario processo di pianificazione del Comprensorio attraverso la stesura, l’adozione e l’approvazione del Piano Particolareggiato Casilino SDO, e lascia quindi l’area priva di pianificazione urbanistica. Lo stesso Comune rilascia invece concessioni a costruire edifici all’interno del Comprensorio, come nei casi del Piano di Zona A8 Casilino bis in prossimità di Viale Telese nel 2013 e, recentemente, di un supermercato con annessi parcheggi su Via di San Vito – Via dell’Acqua Bullicante.
Per quanto riguarda il progetto del supermercato, va sottolineato che l’area interessata risulta ricadere all’interno del perimetro del vincolo “Ad duas lauros” apposto con D.M. 21.10.1995, così come viene descritto esplicitamente nel testo del D.M. medesimo, che elenca una ad una le strade che delimitano il perimetro dell’area vincolata. Nelle cartografie della Regione Lazio allegate al Piano Territoriale Paesistico l’area risulta invece essere esterna all’area vincolata. Tale discrepanza deriva dalle cartografie in possesso della Soprintendenza Archeologica di Roma, che si è espressa a tale riguardo con nota del 13.7.2015, con un parere che ha consentito la prosecuzione dei lavori, interrotti a seguito di un’ordinanza sospensiva da parte del Presidente del Municipio V. Nei riguardi di detto parere il WWF Lazio - Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino e altre Associazioni si sono rivolti al MIBAC con lettera del 27.7.2015, ritenendo che il testo del vincolo debba prevalere sulle cartografie, e ritenendo che comunque sulla questione si debba esprimere il Ministero, il quale ha provveduto ad emanare il vincolo medesimo.
Per cercare di contrastare il progetto di costruzione del supermercato, è in atto da alcuni mesi una forte mobilitazione, che ha portato alla nascita del Coordinamento No Cemento a Roma Est, che raccoglie numerosi comitati, associazioni e cittadini residente nella zona interessata. Il Coordinamento, peraltro, proprio in questi giorni, denuncia le difficoltà incontrate nella richiesta di accesso agli atti relativi presentata all’URP del Dipartimento Attività Produttive di Roma Capitale, competente per il progetto edilizio in questione, che dopo più di trenta giorni è ancora inevasa (richiesta presentata il 27.8.2015, Protocollo QH2015/59351).
Il WWF intende fare chiarezza sulla legittimità del permesso a costruire il supermercato e la proroga dei tempi di risposta alla richiesta di accesso agli atti da parte del Comune di Roma ritarda il chiarimento di tale legittimità.
L’intera area del Comprensorio Casilino, inoltre, è caratterizzata da numerose ed estese cavità sotterranee, che rendono il territorio particolarmente critico sotto l’aspetto geologico. Una di queste cavità è apparsa nei giorni scorsi proprio nel corso dei lavori di sbancamento per la realizzazione del supermercato.
Sulla base di quanto sopra esposto è necessario che l’attuale Amministrazione comunale, in coerenza con il proprio programma che prevede lo stop al consumo di suolo e la riqualificazione della città esistente, provveda finalmente a dotarsi di un Piano Particolareggiato, a venti anni di distanza dal Progetto Direttore SDO, che garantisca ai quartieri limitrofi il verde necessario ad avvicinarsi agli standard urbanistici di verde pubblico e garantisca la necessaria tutela ai beni culturali presenti nell’area, e peraltro mai definiti attraverso sondaggi nel sottosuolo.


Roma 7.10.2015

WWF LAZIO – Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino
                              (Andrea Filpa)

sabato 3 ottobre 2015

Corteo contro la costruzione del supermercato Lidl di via Acqua Bullicante

Il WWF Lazio - Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino ha aderito e partecipato, sabato 3 ottobre 2015, al corteo territoriale contro la costruzione del supermercato Lidl di via Acqua Bullicante, organizzato dal Comitato No Cemento a Roma est.
Il corteo è partito alle 16.00 da Piazza Roberto Malatesta e si è concluso a Largo Preneste, dopo aver percorso via di Acqua Bullicante e aver sostato davanti al cantiere Lidl.
In un quartiere tra i più densamente popolati d'Europa e con la più bassa disponibilità di verde in rapporto al numero di abitanti, si continua a consumare suolo e a tagliare alberi per fare spazio ad altro cemento e ad un supermercato con annessi parcheggi, il che significa altro inquinamento, altro traffico, altre polveri sottili da inalare e altra impermeabilizzazione del suolo.
L’attuale Amministrazione comunale, in coerenza con il proprio programma che prevede lo stop al consumo di suolo e la riqualificazione della città esistente, deve garantire ai nostri quartieri il verde necessario ad avvicinarsi agli standard urbanistici di verde pubblico, insieme alla tutela dei beni culturali presenti nell’area del Comprensorio Casilino SDO. Tale area è caratterizzata, tra l'altro, da numerose ed estese cavità sotterranee, che rendono il territorio particolarmente critico sotto l’aspetto geologico.