venerdì 22 marzo 2019

Comprensorio archeologico “Ad duas lauros” presente nel territorio del Municipio Roma 5, tutelato da vincolo paesistico con D.M. 24.10.1995 come “zona di interesse archeologico”. Proposta di recupero e valorizzazione a parco pubblico di due aree di proprietà comunale presenti all’interno del Comprensorio.

Il WWF Pigneto-Prenestino, Gruppo locale del WWF Roma e Area Metropolitana operante nel territorio del Municipio Roma 5 di Roma Capitale (ex Municipi VI e VII) ha redatto un Dossier sul Comprensorio Archeologico “Ad Duas Lauros”, aggiornato al 2015, con lo scopo di esaminare la situazione urbanistico-ambientale del settore orientale della periferia del Comune di Roma e la possibilità offerta dal Comprensorio in questione ai fini della riqualificazione ambientale di questo settore, attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali in esso presenti, consultabile al sottostante link:


Il Comprensorio si trova all’interno di un territorio pesantemente urbanizzato, con densità abitative elevatissime e una disponibilità di verde pubblico che nell’ex VI Municipio è ben al di sotto dei limiti minimi prescritti dai vigenti standard urbanistici (appena 4 mq per abitante contro i 9 mq di verde di quartiere e di 15 mq di verde urbano prescritti dal D.I. 1444 del 2.4.1968). La carenza di verde pubblico si accompagna ad un elevato inquinamento atmosferico ed acustico e determina altresì delle pesanti alterazioni nel microclima dei quartieri interessati. Il settore orientale della periferia romana, come del resto tutta la periferia della Capitale, è caratterizzato al tempo stesso da un fitto tessuto urbano densamente popolato e povero di verde e servizi, da un elevato livello di inquinamento atmosferico dovuto al traffico veicolare, da un notevole grado di impermeabilizzazione del suolo con pesanti ricadute sul microclima locale (sovratemperature nei mesi estivi) e dalla presenza di beni culturali ed ambientali di notevole importanza. La salvaguardia e la valorizzazione di questi beni è l’occasione per riqualificare l’intero settore urbanistico, attraverso la realizzazione di vasti parchi urbani che interrompano la continuità di tessuto edificato che si estende dal centro storico della città fino alle più lontane periferie oltre il Grande Raccordo Anulare. La realizzazione di detti parchi permetterebbe di migliorare la qualità dell’aria e le condizioni microclimatiche, di realizzare una rete ecologica attraverso corridoi che connettano le aree verdi comprese nel Comprensorio Ad Duas Lauros tra loro e con la Riserva dell’Aniene a Nord e il Parco Regionale dell’Appia Antica a Sud. Il Dossier intende quindi esaminare lo stato di tutela del Comprensorio “Ad duas lauros”, per verificare cosa sia stato fatto e cosa si intenda fare nei riguardi di questa area di grande interesse archeologico e ambientale, sia in termini di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali in essa presenti, sia come occasione di riqualificazione ambientale ed urbanistica e di tutela della biodiversità nei riguardi dei quartieri adiacenti, fittamente popolati e poveri di verde pubblico (Pigneto, Prenestino, Torpignattara, Quadraro, Cinecittà, Torre Spaccata, Alessandrino, Centocelle, Collatino). Si tratta infatti di “un comprensorio di eccezionale valore paesistico conservando in larga parte intatte le caratteristiche ambientali del paesaggio storico della campagna romana a est di Roma tra le valli del fosso della Maranella e del fosso di Centocelle, nell’area dell’antico praedium imperiale denominato “Ad duas lauros” tra le consolari Prenestina e Labicana”. Il territorio in questione contiene “testimonianze innumerevoli di mausolei e sepolcri dell’età repubblicana, imperiale nonché di età post-antica, in elevato ed interrati lungo le vie consolari Prenestina e Labicana Antica come il mausoleo di Sant’Elena, l’edifico antico cosiddetto Rotonda di Centocelle, i mausolei lungo la Casilina, il mausoleo nell’area di Villa De Sanctis, il circuito delle catacombe dei SS. Pietro e Marcellino lungo la Via Labicana Antica, il mausoleo cosiddetto Torrione, il mausoleo Tor de Schiavi, il colombario di Largo Preneste, il colombario di Via Olevano Romano lungo la Via Prenestina”. Inoltre nell’area “sono presenti innumerevoli e importantissimi resti di complessi residenziali antichi come la Villa dei Gordiani lungo la via Prenestina, la villa imperiale nell’ex aeroporto di Centocelle, la villa prospicente la via Papiria lungo la via Labicana, i resti in elevato dell’acquedotto alessandrino nonché casali e ville come Villa Lauricella, Casale Ambrogetti, Villa De Sanctis, Villa Sudriè, Villa Silenzi, Casale Somaini, ed altresì la Batteria di Porta Furba; ed è inoltre presente il monumento moderno del Forte Casilino”. Tutto il territorio del Comprensorio archeologico “Ad duas lauros” è stato compreso tra le aree di interesse archeologico indicate dall’Art. 1, lettera m) della Legge n. 431 del 8.8.1985 (Legge Galasso) ed è stato quindi sottoposto a vincolo paesistico attraverso il D.M. del 21.10.1995 del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali.
Questa Associazione ha individuato all’interno del Comprensorio in questione due aree di proprietà comunale, destinate a verde pubblico dal vigente Piano Regolatore Generale di Roma Capitale, ed individuate dal Piano Territoriale Paesistico Regionale adottato nel 2007 come “paesaggio naturale di continuità, meritevoli di essere attrezzate in un caso (Area Prenestina) o recuperate nell’altro (Area su Viale della Primavera) a verde pubblico. Le due aree sono descritte nelle due note tecniche allegate alla presente nota. La prima scheda riguarda l’area compresa tra Via Latino Silvio a nord, Via della Stazione Prenestina e via Rocca d’Arce ad est, e Via Prenestina a sud, la quale rientra peraltro nel Parco Prenestino ex Snia Viscosa approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 533 del 9.9.2003, fino ad oggi non ancora realizzato ma che nelle sue previsioni si estende tra la linea ferroviaria Roma Guidonia a nord e la Via Prenestina a sud su ambo i lati di Via di Portonaccio. La seconda scheda riguarda invece un’area presente all’incrocio tra Viale della Primavera e Via Romolo Balzani, che in passato era già stata attrezzata a verde pubblico di quartiere e resa disponibile ai cittadini del quartiere di Centocelle. Sperando che la presente proposta venga accolta nel senso desiderato, si ringrazia per l’attenzione e si porgono cordiali saluti.


WWF Roma e Area Metropolitana Gruppo Pigneto-Prenestino


Allegati:




Scheda tecnica sull’Area su Viale della Primavera (compresa tra Viale della Primavera e Via Romolo Lombardi)

domenica 17 marzo 2019

Moretta tabaccata e biodiversità al Lago di Roma est

Stamattina nello specchio d'acqua del lago di Roma est, sono state osservate e fotografate 5 morette tabaccate, nonché alcune folaghe intente a trasportare materiale per la costruzione del nido.
Ancora una volta le zone umide dell'area della periferia orientale di Roma, mostrano tutto il loro potenziale in termini di "attrattori" di biodiversità, in particolare dell'avifauna migratoria che ha iniziato il lungo viaggio dai siti di svernamento verso quelli di nidificazione, e che sfrutta le zone umide che incontra lungo il percorso come aree per alimentarsi e per recuperare energie, trascorrendovi anche alcuni giorni prima di ripartire.
È fondamentale tutelare l'integrità e la qualità delle acque di queste aree umide, nonché quelle del reticolo dei fossi e dei laghetti ancora presenti in prossimità o all'interno della città. Proprio nei giorni scorsi oltre 375mila cittadini europei hanno chiesto alla Commissione Europea (CE) di difendere l’importante legislazione comunitaria sulle acque, e nel nostro Paese occorre investire nella rinaturazione dei corsi d'acqua, ripristinare la continuità degli stessi rimuovendo ostacoli ed ostruzioni, rendere più sostenibile le modalità di manutenzione delle sponde e degli alvei (dove troppo spesso il taglio integrale della vegetazione provoca grossi danni alla biodiversità), attuare le norme che chiedono di lasciare dove possibile più spazio ai fiumi, per ridurre il rischio di alluvioni.
Invitiamo infine i cittadini a frequentare e riscoprire la ricchezza di natura collegata alla presenza di laghetti e aree umide, attraverso attività come il birdwatching che offre grosse opportunità e soddisfazioni in particolare durante questo periodo di migrazione delle specie ornitiche.

Moretta tabaccata, fotografata da Stefano Cristofani




venerdì 15 marzo 2019

Il WWF Roma e Area Metropolitana al Global Climate Strike For Future

Il Gruppo Pigneto-Prenestino del WWF Roma e Area Metropolitana ha partecipato oggi, 15 marzo 2019, allo sciopero e alla manifestazione per il clima organizzato dagli studenti di Fridays For Future, il movimento nato dal basso e ispirato dall’attivismo climatico della sedicenne svedese Greta Thumberg, che dall’agosto del 2018, ogni venerdì, ha iniziato a manifestare davanti al Parlamento del suo Paese.
Migliaia di giovani sono oggi scesi nelle piazze di tutta Italia per chiedere ai governi di prendere SUBITO provvedimenti sui mutamenti climatici, perché non c'è più tempo da perdere.

Ricordiamo che il 30 marzo prossimo sarà l'Ora della Terra, la più grande mobilitazione planetaria in tema di cambiamenti climatici. Quest’anno lo slogan è #Connect2Earth a significare lo stretto legame tra uomo e natura, tra cambiamenti climatici e perdita di biodiversità, il capitale naturale sul quale poggia la nostra stessa vita.















lunedì 11 marzo 2019

Parco archeologico della Villa dei Gordiani. Segnalazione di degrado ambientale e contestuale chiusura di due cancelli di accesso rispettivamente su Via Prenestina e su Via Olevano Romano. Ripristino dell’efficienza delle recinzioni presenti nell’area del parco che affaccia su Via Olevano Romano.

Da alcuni mesi i cancelli di accesso della parte della Villa dei Gordiani che affaccia su Via Olevano romano sono stati chiusi con catene e lucchetti. Detto provvedimento risulta essere stato motivato dalla necessità di contrastare i fenomeni di prostituzione che si verificava nella parte di parco prospicente via Olevano romano non solo nelle ore notturne ma anche di giorno.
Il Parco archeologico della Villa dei Gordiani, oltre ad essere un bene archeologico nonché un bene paesistico, ricadente all’interno del Comprensorio archeologico “Ad duas lauros”, vincolato con D.M. 24.10.1995 da parte del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali, ricade in settore urbano che presenza gravi carenze di verde pubblico procapite.
Ne consegue non solo la necessità di tutelare e salvaguardare detto bene, ma anche di garantirne la fruibilità da parte dei cittadini.
La scrivente Associazione ritiene che il contrasto dei fenomeni di degrado sociale ed ambientale sopra descritti possano essere arginati non limitando la fruibilità del Parco in questione, ma adottando i seguenti provvedimenti:
·       - chiusura del Parco nelle ore notturne
·      - intensificazione dei controlli da parte della Polizia di Roma capitale e delle Forze dell’Ordine nelle ore diurne
·       - estensione dell’impianto di illuminazione alla parte di Parco in questione, la quale appunto ne risulta essere esclusa
·       -  diradamento delle siepi che ostacolano la visibilità dell’area da via Prenestina e via Olevano Romano.

Durante la scorsa estate si è provveduto a diradare la siepe  lungo il perimetro su Via Prenestina e Via Olevano Romano, ma sia il cancello su Via Olevano Romano di fronte alla Clinica Fabia Mater, sia quello su Via Prenestina continuano ad essere chiusi, impedendo così l’accesso al Parco.
Questa parziale chiusura del parco, che scoraggia la frequentazione del medesimo da parte dei cittadini, favorisce invece lo sviluppo della prostituzione, come si evince dalla presenza di un materasso adagiato tra la rete che circonda la voragine apertasi in prossimità della cisterna romana e l’adiacente siepe di oleandri, ed alla contestuale presenza di consistenti tracce attestanti il consumo di rapporti sessuali.
Peraltro la porta di accesso all’area recintata attorno alla voragine è priva di lucchetto, mentre la recinzione risulta essere stata abbassata per favorire lo scavalcamento della medesima.
Anche la recinzione attorno al piccolo monumento adiacente la recinzione su via Prenestina, sebbene un cartello monitore indichi una situazione di pericolo, è divelta sul lato che affaccia via Prenestina.
Si chiede quindi di riconsiderare la scelta di mantenere chiusi i due cancelli di accesso, garantendo la sicurezza dei visitatori attraverso la manutenzione delle recinzioni esistenti, e contrastando i fenomeni di prostituzione attraverso la rimozione del materasso presente ed un adeguato servizio di sorveglianza.