venerdì 28 aprile 2017

Averla capirossa al Parco Archeologico di Centocelle

Oggi pomeriggio monitoraggio avifauna migratoria al Parco Archeologico di Centocelle, durante la quale abbiamo documentato un'altra importante presenza, quella dell'Averla capirossa, immortalata da Stefano Cristofani. 
Il Parco di Centocele conferma ancora una volta la propria importanza per le specie di passo migratorio, che numerose sostano nell'area, durante il loro lungo viaggio dai luoghi di svernamento (nel caso dell'Averla capirossa, viene dall'Africa subsahariana) fino ai siti di nidificazione.
Durante il monitoraggio abbiamo anche osservato diversi stiaccini, udito il verso dei gruccioni di passaggio sopra l'area, osservato gheppi, strillozzi, cappellacce, rondini, rondoni e le altre specie più comuni che osserviamo in tutti i periodi dell'anno. 
Con l'osservazione odierna dell'Averla capirossa, salgono a 45 le specie censite al Parco Archeologico di Centocelle dal dicembre 2014 (data di avvio dei monitoraggi in questa area) ad oggi.


Averla capirossa maschio, che ha predato un Bombo - foto di Stefano Cristofani

Averla capirossa maschio - foto di Stefano Cristofani

Averla capirossa maschio - foto di Stefano Cristofani

Gheppio maschio - foto di Stefano Cristofani

Verzellino - foto di Stefano Cristofani

Strillozzo - foto di Stefano Cristofani
 

Il WWF incontra i ragazzi di una scuola del quartiere

Continua il ciclo di incontri che gli attivisti e i volontari del WWF effettuano presso le scuole del territorio, con l'obiettivo di divulgare i valori legati al rispetto della natura e dell'ambiente.
Questa volta siamo tornati presso una delle scuole del Pigneto per parlare di meteorologia, cambiamento climatico ed effetto serra, introduzione e diffusione delle specie alloctone e tutela della biodiversità. Abbiamo trattato una serie di argomenti collegati tra loro, che hanno suscitato l'interesse dei ragazzi, manifestato soprattutto attraverso domande ed osservazioni intelligenti e competenti. 
Per la parte relativa alla meteorologia ci siamo avvalsi della collaborazione di un socio e volontario WWF d'eccezione, il Colonnello Giancarlo Cristarella, che già in altre occasioni ha prestato il suo prezioso contributo alle nostre attività, e che ha illustrato con competenza e dovizia di particolari la materia che ha trattato a lungo durante la sua attività professionale nei ranghi dell'Aeronautica militare, dove si occupava proprio di meteorologia e previsioni del tempo (anche in TV). 
Abbiamo quindi parlato dei cambiamenti climatici e del contributo delle attività umane al riscaldamento globale in atto, provocato soprattutto dall'immissione dei gas serra in atmosfera collegati all'utilizzo delle fonti fossili. 
Abbiamo proseguito con un focus sugli effetti che tali cambiamenti climatici comportano in termini di minaccia e di perdita di biodiversità, e abbiamo raccontato anche la nostra esperienza sul campo relativa ai monitoraggi e alla raccolta dei dati sulla presenza delle specie faunistiche e vegetali all'interno delle aree verdi e dei parchi urbani, curata in particolare da Mario Paloni che tra i nostri attivisti è quello che più di tutti è impegnato in questo tipo di attività. 
Abbiamo quindi concluso disquisendo sulla presenza, sull'introduzione e la diffusione di specie aliene, alcune delle quali favorite anche dal riscaldamento globale in atto, che rappresentano anch'esse una minaccia per le specie autoctone e la biodiversità in generale. 
Certi di ripetere ancora questa esperienza, siamo contenti di aver trasmesso ai ragazzi una certa quantità di informazioni utili, il cui obiettivo è quello di diffondere sempre di più, specie nelle nuove generazioni, una coscienza ambientale improntata sul rispetto della natura e dei delicati meccanismi che consentono a tante forme di vita di coesistere in sinergia all'interno della nostra Biosfera.













giovedì 27 aprile 2017

Nidificazioni e nuove osservazioni al Lago Palatucci del Parco di Tor Tre Teste

Il Lago Palatucci continua a riservare gradite sorprese. Anche quest'anno si sono schiuse le uova delle Gallinelle d'acqua e degli Ibridi di anatra che vivono all'interno dello specchio d'acqua, e numerosi pulli e pulcini hanno iniziato a popolare il lago e ad affrontare la dura lotta per la sopravvivenza. Oltre alle minacce rappresentate dai predatori naturali che numerosi frequentano il sito, da gabbiani e cornacchie fino alle invasive tartarughe alloctone (alcune delle quali carnivore) che purtroppo vengono rilasciate nel lago e che provocano gravi danni alla fauna autoctona, c'è sempre il timore che possano riproporsi quei problemi che di frequente tornano a mettere a repentaglio il ricco ecosistema rappresentato da questa piccola ma preziosa area umida, dove sovente è anche possibile notare la presenza dell'Airone cenerino. I lavori mai eseguiti di rifacimento del fondo del lago, di cui abbiamo più volte manifestato l'urgenza, rendono questo specchio d'acqua particolarmente vulnerabile in quanto la sua esistenza è strettamente legata al funzionamento dell'unica pompa che permette all'invaso di mantenere inalterato il proprio livello. Ma non appena l'alimentazione della pompa viene interrotta, cosa che capita spesso a causa delle perdite che frequentissimamente si manifestano nel circuito idraulico che porta l'acqua nel lago, con estrema rapidità il livello dell'acqua scende e la vita della numerosa fauna acquatica viene messa seriamente a repentaglio. In più occasioni siamo intervenuti per affrontare le emergenze legate ai problemi poc'anzi illustrati, e lo scorso anno fu soltanto grazie all'intervento dell'ENPA e a una raccolta fondi da parte dei cittadini che si riuscì a sostituire la precedente pompa non più funzionante, e a salvare in extremis l'ecosistema del lago. Lodevole anche i frequenti interventi del VII Gruppo di Protezione Civile i cui volontari in molte occasioni hanno provveduto a riempire l'invaso del lago quando il livello dell'acqua scendeva a tal punto da mettere in pericolo la sopravvivenza degli animali.
Auspichiamo che venga finalmente affrontata in maniera risolutiva la problematica qui rappresentata, affinché venga messo definitivamente in sicurezza questo prezioso specchio d'acqua, in particolare attraverso il rifacimento del fondo funzionale ad impedire quelle perdite in falda che comportano anche un copioso spreco d'acqua.
A testimonianza della qualità del sito e dell'apporto che il lago continua a portare in termini di biodiversità, proprio in questi giorni abbiamo osservato una nuova specie di avifauna di passo migratorio sostare nei pressi del laghetto, il Culbianco (Oenanthe oenanthe). Con questa nuova osservazione salgono a ben 47 le specie di avifauna osservate nell'area di Tor Tre Teste/Mistica/Casa Calda dal 2015 (data di avvio dei nostri monitoraggi) ad oggi. Significativa, in questo periodo, anche la presenza di rondini e rondoni, attirati da insetti e zanzare di cui sono voraci divoratori.

mercoledì 26 aprile 2017

Upupa, Stiaccino e Culbianco al Parco Archeologico di Centocelle

In questi giorni di passo migratorio abbiamo intensificato l'attività di monitoraggio e censimento della biodiversità nelle aree verdi del territorio. 
Oltre al censimento dei chirotteri e dell'avifauna al Lago ex Snia, abbiamo dedicato la giornata anche al monitoraggio dell'avifauna di passo migratorio al Parco Archeologico di Centocelle. Ed è soprattutto grazie al monitoraggio pomeridiano del nostro amico e collaboratore Stefano Cristofani che possiamo aggiungere una nuova specie tra quelle osservate al Parco di Centocelle dall'inizio dei monitoraggi, si tratta nella fattispecie dell'Upupa, uccello bucerotiforme molto caratteristico che è anche il simbolo della Lipu. 
Oltre all'avvistamento dell'Upupa Stefano è riuscito a scattare anche altre belle foto al Culbianco, allo Stiaccino e alla Cappellaccia, che proponiamo di seguito (Culbianco maschio, Stiaccino maschio, Stiaccino femmina, Cappellaccia, Culbianco e Cappellaccia. 
Grazie all'odierno avvistamento dell'Upupa, salgono a 44 le specie di avifauna censite al Parco Archeologico di Centocelle dal dicembre 2014 a oggi.


Culbianco maschio - foto di Stefano Cristofani

Stiaccino maschio - foto di Stefano Cristofani

Stiaccino femmina - foto di Stefano Cristofani

Cappellaccia - foto di Stefano Cristofani

Culbianco e Cappellaccia - foto di Stefano Cristofani

Monitoraggio e censimento chirotteri al Lago ex Snia

Grazie alla disponibilità dell'esperto e studioso di chirotteri Leonardo Ancillotto, abbiamo iniziato una nuova attività di monitoraggio e censimento della biodversità del Lago ex Snia, volta ad individuare quali specie di pipistrelli (mammiferi volanti utilissimi in quanto formidabili divoratori di insetti e zanzare) popolano l'area del lago, del Parco delle Energie e della ex fabbrica Snia-Viscosa. 
L'attività, intrapresa insieme al Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie, proseguirà nel corso delle prossime settimane. 
La raccolta dei dati che emergeranno dai monitoraggi, i quali vengono eseguiti con l'ausilio del bat detector, ossia uno strumento che registra gli ultrasuoni emessi dai pipistrelli, serviranno anche ad aggiungere ulteriori elementi relativi ai valori naturalistici di un'area che sempre più si sta caratterizzando per essere una vera e propria oasi urbana, per tutelare la quale il Forum del Parco delle Energie e il WWF chiedono alla Regione Lazio l'istituzione del vincolo del Monumento Naturale.
Nel corso del monitoraggio dei chirotteri abbiamo anche osservato, per la prima volta, altre due specie di avifauna di passo migratorio, il Pigliamosche e lo Stiaccino (ben 4 esemplari). Salgono così a 76 le specie di uccelli censite al Lago ex Snia dal novembre 2014 ad oggi.



Leonardo Ancillotto spiega il funzionamento del Bat detector






Attivisti del WWF e del Forum impegnati nel monitoraggio


martedì 25 aprile 2017

Il WWF al VII Festival della Bio e Geodiversità a Nazzano

Sì è svolto oggi 25 aprile, nel borgo di Nazzano (RM) presso il Museo del Fiume, il VII Festival della Bio e Geodiversità, al quale ha partecipato anche il WWF Lazio, che per l'occasione ha allestito uno stand informativo. 
Scienziati, ricercatori, appassionati di natura e divulgatori scientifici hanno narrato alle numerose persone che sono accorse le storie sugli artropodi e sulle loro complesse relazioni con la "bio e geodiversità". 
Nel corso dell'iniziativa sono state allestite, visitate e organizzate anche mostre, conferenze, laboratori interattivi per bambini ed adulti, stand in piazza, tè e aperitivi scientifici nelle case private.





L'intervento di Raniero Maggini nel corso della conferenza


lunedì 24 aprile 2017

Culbianco al Parco Archeologico di Centocelle

Nuova importante osservazione naturalistica al Parco Archeologico di Centocelle: osservato e fotografato oggi un Culbianco (Oenanthe oenanthe). È una specie di passo migratorio, quindi tra quelle che è più facile osservare in questo periodo. 
Con l'osservazione di oggi salgono a 43 le specie di avifauna che abbiamo avvistato al Parco di Centocelle dal 2014 ad oggi. Nonostante le criticità che tutti conosciamo, la presenza di specie numerose, alcune delle quali piuttosto indicative, ci conforta e ci suggerisce che l'ecosistema del Parco tutto sommato è ancora integro e funzionale, sicuramente per l'area del primo lotto ma tutto sommato per l'intero sito in generale (ad esclusione delle aree più compromesse, quelle dove si trovano gli autodemolitori e in parte l'area del canalone). 
La crescita di numerose erbe spontanee tipiche della campagna romana, la presenza di specie avifaunistiche come le rondini e i rondoni (presenti davvero in gran numero nel parco), indicano che l'ecosistema di questa importante area verde non è compromesso ma è ancora funzionale. Rondini e rondoni sono legati alla presenza di insetti, i quali a loro volta sono legati anche alla crescita di specifiche essenze vegetali. Quindi la catena trofica funziona, del resto nel parco non vengono irrorati pesticidi il che favorisce la presenza di insetti e quindi di specie insettivore che di questi si nutrono. 
Il Parco Archeologico di Centocelle è un sito ricco di valori naturalistici e di biodiversità, una ragione in più per continuare ad impegnarsi nella tutela di un'area verde tra le più importanti della città. 

Culbianco: esemplare maschio in abito nuziale. Foto di Stefano Cristofani.

A seguire una foto, scattata oggi, della specie simbolo di questo parco, la Cappellaccia (Galerida cristata). Stanziale, svernante e nidificante nell'area del parco, come le rondini è considerata in diminuzione in tutta Europa, principalmente a causa dei pesticidi ampiamente utilizzati in agricoltura. I parchi e le aree verdi urbane sono dei veri e propri rifugi anche per specie a rischio o in diminuzione.

Cappellaccia. Foto di Stefano Cristofani.

mercoledì 19 aprile 2017

Airone rosso al Lago ex Snia

Un nostro attivista impegnato nelle attività di monitoraggio della biodiversita' del territorio ha avvistato e fotografato, stamattina, un Airone rosso al Lago ex Snia. 
A differenza del più comune Airone cenerino, l'Airone rosso è specie più rara ed elusiva. 
Questo dimostra ancora un volta l'importanza e la funzionalità della rete ecologica del territorio, sia per la tutela della biodiversità in generale, sia per la bellezza che le aree verdi portano all'interno del nostro territorio urbano, pur in presenza di forti pressioni antropiche ed inquinamento. In particolare le aree umide di nuova o relativamente recente formazione (come il Lago ex Snia ma anche il Lago di Roma est a Lunghezza e il Lago Palatucci a Tor Tre Teste) si pongono come siti ad alta presenza di biodiversità, e rappresentano delle importanti stepping stones (pietre da guado) della rete ecologica cittadina per le specie di avifauna migratoria.
Con questa osservazione odierna salgono a 74 le specie di avifauna che abbiamo osservato al Lago ex Snia dal novembre 2014 ad oggi, di cui 3 protette dalla Direttiva Uccelli dell'Unione europea (il Martin pescatore, la Sgarza ciuffetto e il Falco pellegrino).
I risultati di questi monitoraggi, effettuati insieme ai volontari del Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie, sono stati allegati alla richiesta di istituzione del vincolo di Monumento Naturale per questo nostro preziosissimo sito naturalistico, per sottrarlo definitivamente ai rischi di cementificazione.





Il WWF accompagna i ragazzi di un liceo romano in visita guidata al Parco Archeologico di Centocelle

Stamattina gli attivisti del WWF hanno accompagnato i ragazzi di un liceo romano al Parco di Centocelle, nell'ambito di un'iniziativa legata all'alternanza scuola/lavoro. 
Nel corso della visita ai ragazzi sono state mostrate le criticità dell'area, legate alle vicende degli ultimi mesi che hanno portato alla ribalta la situazione del canalone nella zona del secondo stralcio, al di sotto del quale il 1 gennaio scorso è scoppiato un incendio di rifiuti interrati che a lungo ha provocato problemi sia ai frequentatori del parco che ai cittadini che risiedono nelle numerose palazzine che si trovano in prossimità dello stesso. 
Contestualmente sono state mostrate e rappresentate anche le notevoli potenzialità del parco, sia sotto il profilo storico-culturale, grazie alla presenza di eccezionali testimonianze archeologiche d'epoca romana, sia sotto il profilo delle risorse e dei valori naturalistici, che da tempo stiamo censendo e monitorando all'interno di questa area e nelle altre importanti aree verdi della rete ecologica territoriale. 
Alla risoluzione dei problemi che continuano a gravare su questo importante sito è legata la riqualificazione ambientale dell'intero settore sudorientale della città, attesa ormai da qualche decennio.







domenica 9 aprile 2017

Monitoraggio e censimento della biodiversità e dell'avifauna al Parco di Centocelle

Nonostante le criticità che gravano sull'area del Parco Archeologico di Centocelle, continuano i monitoraggi tesi a censire la biodiversità del sito. 
In questo periodo di passo migratorio per le specie di avifauna, abbiamo raccolto la segnalazione e la documentazione fotografica relativa al passaggio e alla presenza di un Codirosso comune, osservato per la prima volta nel parco, da quando abbiamo iniziato l'attività di monitoraggio. 
Tra le altre specie di avifauna osservate, abbiamo rilevato la presenza di numerosi Strillozzi (alcuni esemplari già osservati anche nel corso dell'inverno), specie legata agli ambienti "steppici" e prativi che con tutta probabilità nidifica all'interno dell'area del parco.
Numerosissime le Cappellacce, specie considerata in diminuzione in tutta Europa, anch'essa nidificante e svernante nell'area del parco. Tante anche le rondini e i rondoni, che indicano la presenza di un ecosistema tutto sommato non ancora del tutto compromesso, nonostante gli ormai noti problemi legati all'inquinamento del sottosuolo, dei terreni e delle falde acquifere del sito. 
Le osservazioni naturalistiche di questi giorni rappresentano anche un elemento di speranza, per un'area che negli ultimi mesi ha vissuto criticità e problematiche di cui hanno parlato e continuano a parlare le cronache cittadine, legate agli incendi spontanei scaturiti nel sottosuolo del canalone, ai rifiuti interrati e ai già citati dati, diffusi dalla Protezione Civile di Roma Capitale, che certificano l'inquinamento di terreni e falde dell'area del canalone. 
A tal proposito martedì 11 aprile alle 15.30 si terrà una manifestazione in Campidoglio, nel corso della quale i cittadini riuniti nei comitati attivi sul parco torneranno a chiedere la bonifica del sito e la risoluzione degli annosi problemi quali la delocalizzazione degli autodemolitori, l'abbattimento delle strutture abusive realizzate in prossimità degli stessi, l'apertura di nuovi accessi e l'allargamento del parco alle aree del secondo e del terzo stralcio. 
Torniamo ad auspicare un intervento risolutivo delle istituzioni cittadine affinché questo parco (che alcuni birdwatcher impegnati insieme a noi nei rilevamenti definiscono "il più bel prato di Roma") possa finalmente esprimere a pieno le proprie potenzialità naturalistiche e culturali, a servizio di un territorio che coincide con una porzione molto importante della periferia sudorientale di Roma. 
A seguire alcune foto scattate nei giorni scorsi:



Boccione maggiore (Urospermum dalechampii)

Ulivi espiantati e ritrapiantati dai volontari del Comitato PAC Bene Comune


Latte di gallina o Stella di Betlemme (Ornithogalum umbellatum)

Il Melograno che abbiamo piantato il 22 ottobre 2016

Il Leccio che abbiamo piantato il 27 novembre 2016, alla Marcia Nazionale degli Alberi

L'Olmo che abbiamo piantato il 22 ottobre 2016

Strillozzo in canto, fotografato da Stefano Cristofani

Strillozzo, fotografato da Stefano Cristofani

Cappellaccia, fotografata da Stefano Cristofani

Rondine intenta a raccogliere materiale per il nido, fotografata da Stefano Cristofani

Rondine intenta a raccogliere materiale per il nido, fotografata da Stefano Cristofani