domenica 29 settembre 2024

Le foto di Urban Nature 2024 a Roma Est

Grande partecipazione di cittadini e attivisti per l'ottava edizione di Urban Nature 2024 nel V e nel VII Municipio, tra il Pratone di Torre Spaccata e il Parco Archeologico di Centocelle, l'appuntamento a Roma Est tra i numerosi organizzati dal WWF Roma in tutta la città.

Nel corso della mattinata, insieme ai rappresentanti dei comitati e delle associazioni locali, abbiamo illustrato ai presenti le ricchezze naturalistiche e storico-archeologiche del Pratone e del PAC, sottolineando e ribadendo ancora l'unitarietà ecologica, paesaggistica e storica del complesso costituito dalle due aree, separate solo da Viale Palmiro Togliatti.

Abbiamo ascoltato le voci dei cittadini e raccolto le richieste degli attivisti dei comitati locali, in particolare le richieste di tutela del Pratone di Torre Spaccata e di completamento del Parco Archeologico di Centocelle.

Ringraziamo per l'importante contributo il Comitato per il Pratone di Torre Spaccata, PAC Libero, la Comunità Parco Pubblico di Centocelle, Cinecittà Bene Comune e A Sud.

Di seguito alcune foto di Urban Nature a Roma Est. 





























giovedì 19 settembre 2024

Domenica 29 settembre Urban Nature 2024 al Pratone di Torre Spaccata e al Parco di Centocelle

Come ogni anno, anche nel 2024 il WWF organizza Urban Nature, iniziativa promossa per rendere evidente a chi vive nelle città italiane il valore della natura e la necessità di innovare il modo di pensare e pianificare gli spazi urbani, riconoscendo la centralità degli ecosistemi e delle reti ecologiche e l'importanza di promuovere azioni virtuose da parte di amministrazioni, cittadini, imprese, università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità nei sistemi urbani, anche a beneficio della salute e sicurezza delle comunità.

Anche questa VIII edizione di Urban Nature vede protagonista il WWF Roma e Area Metropolitana attraverso l'organizzazione di diversi eventi, tra i quali quello in programma nella mattinata di domenica 29 settembre, che proporrà ai cittadini una visita guidata tra il Pratone di Torre Spaccata e il Parco Archeologico di Centocelle, tra V e VII Municipio.

Si tratta di due aree caratterizzate da importanti valori naturalistici e storico-archeologici ma che presentano anche criticità da affrontare senza indugio, basti pensare ai rischi di cementificazione del Pratone di Torre Spaccata e ai due gravissimi incendi che hanno interessato rispettivamente il Parco di Centocelle a luglio del 2022 e il Pratone nell'agosto di quest'anno.

Nel corso della mattinata visiteremo a piedi le due aree verdi e incontreremo i rappresentanti di comitati locali molto attivi sul territorio: Comitato per il Pratone di Torre Spaccata, PAC Libero, Comunità parco pubblico di Centocelle, Cinecittà Bene Comune, A Sud. Gli attivisti dei suddetti comitati e del WWF illustreranno la biodiversità e i beni culturali presenti, le criticità e le minacce che incombono sulle due aree e le prospettive future, come i diversi progetti che riguardano il Parco di Centocelle e le richieste di tutela del Pratone di Torre Spaccata.

Di seguito il programma della giornata di Urban Nature 2024 nel V e VII Municipio, alla quale vi aspettiamo numerosi, ricordando gli appuntamenti alle 9:30 a Via Carlo Fadda 124 presso la colonia felina (Pratone di Torre Spaccata) e, per chi volesse raggiungerci solo nella seconda parte dell'itinerario, alle 11:30 a Via Casilina 900, ex distributore Eni, di fronte alla fermata metro C Parco di Centocelle.












venerdì 23 agosto 2024

Comunicato Stampa del WWF sugli incendi a Roma

A Roma gli incendi mettono a rischio aree naturali protette e spazi verdi liberi dal cemento

Fiamme a Roma Capitale

23 agosto 2024 - Stagione di fuoco, stagione di fuochi e sia le aree naturali protette sia gli spazi ancora liberi, che purtroppo tutelati non sono (in una città dove il consumo del suolo non trova argine), ne vengono travolti, con gli incendiari che sfruttano caldo e siccità a proprio favore. Sono sotto gli occhi di tutti gli effetti disastrosi dell’incendio sviluppatosi alla fine di luglio scorso a Monte Mario, un incendio che ha destato particolare clamore per la prossimità alle abitazioni e uffici pubblici.

“Le Aree Naturali Protette - dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana - da tempo hanno perso l’attenzione che meritano da parte della politica. Mancano investimenti nel controllo del territorio che consentano al personale del Sistema Parchi e Riserve del Lazio di intervenire tempestivamente nello spegnimento anche dei primi focolai. Si tratta di personale competente, che ha una puntuale conoscenza del territorio e che d’intesa con Vigili del Fuoco e Protezione Civile potrebbe favorire maggiore efficacia nell’azione contro il fuoco.” Le fiamme hanno colpito anche il Pratone di Torre Spaccata, che i cittadini da tempo - anche con il supporto del WWF Roma e Area Metropolitana e altre associazioni - chiedono di preservare, di non sacrificare a nuovo consumo di suolo.

L'incendio al Pratone di Torre Spaccata


"Chiediamo che il Pratone di Torre Spaccata - continua Maggini - venga rapidamente iscritto nel catasto delle aree percorse dal fuoco, che se ne dia comunicazione anche con apposita tabellazione e di dare tempo alla natura affinché riconquisti gli spazi stravolti dalle fiamme. Sarebbe interessante che l’Amministrazione, con la partecipazione dei cittadini, monitorasse l’evoluzione dell’area e con il loro aiuto intervenisse a contrastare la possibile diffusione di specie alloctone, nonché eventuali usi impropri del sito. Una sinergia che potrebbe generare anche occasioni di sensibilizzazione sull’accaduto e sugli auspici futuri.”

Ringraziamo sempre chi rischia la vita per spegnere gli incendi e siamo vicini ai 4 operatori di Torre Spaccata ustionati


Intanto, il nostro pensiero va al Vigile del Fuoco e ai tre Operatori di Protezione Civile rimasti gravemente ustionati durante l’intervento di spegnimento e ai quali rivolgiamo un sincero ringraziamento per il loro lavoro e l’augurio di superare presto le drammatiche circostanze che stanno vivendo. Questi esempi dovrebbero essere di grande insegnamento per prevenire situazioni sempre più frequenti e che sempre più frequenti saranno in futuro, a causa di siccità e temperature torride che favoriranno l’innesco delle fiamme da parte di criminali sempre attivi ai danni dei beni comuni, del patrimonio naturale. “Invitiamo dunque l’Amministrazione comunale - conclude Maggini - a completare la rimozione dei rifiuti accumulati all’interno dell’Oasi Urbana del Tevere (Lungotevere delle Navi) dopo gli “strazianti” interventi che la Giunta Gualtieri a messo in opera in nome del Giubileo del prossimo anno, abbattendo numerosi alberi all’interno dell’area, le spoglie dei quali restano in molti, troppi casi accatastate sotto le piante risparmiate. Non vorremmo vedere - anche in un luogo che avrebbe meritato adeguate misure di tutela, ma che la Regione Lazio non ha inteso riconoscere – diffondersi le fiamme, distruggendo quanto resta dopo i devastanti tagli operati dall’Amministrazione comunale. La Natura a Roma sembrerebbe ospite non gradito (diversamente da quanto manifestano i cittadini), da addomesticare a qualunque costo e forse, anche tale atteggiamento rischia di creare un clima di confusione del quale chi ‘semina’ fuoco potrebbe approfittare.”

Il terribile stato attuale della EX Oasi Urbana del Tevere





Dopo l'incendio al Pratone di Torre Spaccata

Rilanciamo il comunicato del Comitato per il Pratone di Torre Spaccata sul gravissimo incendio che ha devastato l'area verde il 21 agosto, a poco più di due anni dal rogo che interessò il Parco Archeologico di Centocelle, il 9 luglio 2022.

Il WWF Roma e Area Metropolitana - Municipio V esprime innanzitutto solidarietà e vicinanza ai quattro soccorritori coinvolti dall'incendio, ai quali vanno il nostro ringraziamento e gli auguri di pronta guarigione.

Il WWF sostiene la mobilitazione del Comitato per ottenere la massima tutela per il Pratone, attraverso l'istituzione di un parco che ne preservi i valori naturalistici e storico-archeologici da tutte le minacce, dalla cementificazione agli incendi, considerando anche che è stata segnalata la presenza di possibili inneschi e che lo stesso Sindaco Gualtieri ha ipotizzato che dietro l'incendio ci sia la mano dell'uomo.

Di seguito i link al comunicato stampa del WWF Roma e Area Metropolitana sugli incendi a Roma e alla registrazione dell'intervento del presidente Raniero Maggini su Radio Roma Television e il testo del comunicato pubblicato dal Comitato per il Pratone di Torre Spaccata.

https://www.wwfroma.it/aggiornamenti-dal-wwf-roma/1362-a-roma-gli-incendi-mettono-a-rischio-aree-naturali-protette-e-spazi-verdi-liberi-dal-cemento

https://www.radioroma.tv/2024/08/22/roma-estate-incendi-mai-cosi-tanti/

"Mercoledì 21 agosto una grande parte del Pratone di Torre Spaccata è andata a fuoco.

Ci troviamo a commentare l’epilogo di un disastro annunciato, che ci lascia con poche parole ma danni ingenti e terribili: è ampissima l'area ridotta in cenere, moltissima la vegetazione bruciata.

Proviamo tanta rabbia, tristezza, dolore, frustrazione.

Nel tentativo di spegnere l'incendio sono rimaste ferite quattro persone, un vigile del fuoco e tre volontari, che purtroppo sembrano essere in gravi condizioni. A loro va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, e l'augurio di una pronta e piena guarigione.

Il Pratone è un'area selvatica di 58 ettari piena di biodiversità, all'interno della quale vivono e migrano mammiferi e uccelli. È un importantissimo territorio non ancora edificato in un quadrante che è stato costruito quasi del tutto, dove mancano spazi verdi e dove è sempre più difficile respirare. È un'area dalla grande rilevanza storica e archeologica.

A due anni da un altro grande incendio che a luglio 2022 aveva colpito il pratone e il parco di Centocelle, tutto questo si sarebbe potuto e dovuto evitare: rispondendo all'abbandono con la cura, all'inaccessibilità con l'attraversabilità, al desiderio di profitto di pochi con la tutela a favore della collettività.  

Da tre anni una grande parte della cittadinanza chiede che il pratone - attualmente di proprietà di Cassa depositi e prestiti e da piano regolatore edificabile - diventi un'area verde riconosciuta e tutelata come tale, un bene comune e pubblico.

Un anno e mezzo fa 11.000 persone lo hanno rivendicato firmando una delibera di iniziativa popolare che abbiamo consegnato al Comune di Roma.

Che fine ha fatto quella delibera? Che risposte danno le istituzioni e chi di dovere alla cittadinanza?

La risposta non può essere tenere il Pratone come un'area privata e inaccessibile alle persone, ma occorre renderlo un luogo vissuto e aperto a tuttɜ, anche per evitare il ripetersi di avvenimenti come questo.

Nei giorni che verranno la risposta non potrà e non dovrà essere neanche più cemento ma più aree naturali, da vivere nel rispetto di tutte le specie che le attraversano. 

E dopo questo ennesimo disastro la risposta non potranno essere nemmeno le decisioni calate dall'alto, ma l'ascolto dei territori e delle comunità che quei territori li abitano. 

Il Pratone r-esiste, ora e sempre, nonostante tutto"




domenica 7 luglio 2024

Il WWF Roma interviene sui tagli di vegetazione al Lago Bullicante

Il WWF Roma e Area Metropolitana ha inviato, lo scorso 3 luglio, una nota al Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale per chiedere chiarimenti riguardo la grave situazione verificatasi nell'area del Lago Bullicante - Ex Snia Viscosa, dove sono state avviate delle operazioni di disboscamento che mettono in pericolo il prezioso ecosistema protetto dal Monumento Naturale, istituito dalla Regione Lazio nel 2020.

Di seguito il testo della nota inviata dal WWF, da sempre a fianco del Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie nel chiedere la tutela del Lago e dell'ecosistema circostante e l'allargamento del Monumento Naturale all'area ancora di proprietà privata.

"Al Direttore del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale 

Oggetto: Autorizzazioni interventi taglio presso Lago Bullicante

Egregio Direttore,

con riferimento agli interventi di taglio della vegetazione in atto presso l'area del Lago Bullicante (parte interna al Monumento Naturale e parte esterna ad esso), si chiede con la presente se il Suo Dipartimento abbia rilasciato le autorizzazioni necessarie, considerate le disposizioni vigenti in materia.

Si richiede contestualmente copia delle autorizzazioni e/o pareri eventualmente concessi.

Nel ringraziare sin d'ora per l'attenzione che vorrà prestarci, si coglie l'occasione per rivolgere cordiali saluti"




venerdì 31 maggio 2024

Lettera aperta per la realizzazione dei Parchi della Periferia Est già approvati

Venerdì 31 maggio 2024 abbiamo inviato al Presidente del Municipio Roma V e agli Assessori all'Ambiente e all'Urbanistica una lettera aperta per sollecitare la realizzazione dei Parchi già approvati da decenni e non ancora realizzati, se non in parte 

La lettera è stata sottoscritta dai rappresentanti del WWF Roma e di Italia Nostra competenti per il territorio del V Municipio.

Di seguito il testo della lettera che abbiamo inviato, per la quale auspichiamo una pronta risposta da parte delle Istituzioni a cui è indirizzata:


LETTERA APERTA AL PESIDENTE ED ALLA GIUNTA DEL MUNICIPIO ROMA V PER SOLLECITARE LA REALIZZAZIONE DEI PARCHI DELLA PERIFERIA EST GIA’ APPROVATI DA DECINE DI ANNI

 In occasione delle Conferenze di metà consiliatura, organizzate dalla Giunta del Municipio Roma V ed in corso di svolgimento presso la Casa della Cultura di Villa De Sanctis, si presenta questa Lettera Aperta, finalizzata a sollecitare la realizzazione dei parchi pubblici già da decenni definiti ed approvati, e quindi alla tutela e alla riqualificazione del territorio compreso nel Municipio in questione.

 La necessità della riqualificazione ambientale della città di Roma è stata riconosciuta fin dalla fine degli anni ottanta e si è concretizzata nel contenuto della Legge 396/1990 (la cosiddetta “Legge per Roma Capitale”, fortemente voluta da Antonio Cederna), la quale ha prescritto l’impiego delle aree dell’ex Sistema Direzionale Orientale (SDO) non solo per delocalizzare i ministeri dal centro della città alla periferia est, ma anche per riqualificare il settore orientale della periferia cittadina

Il Progetto Direttore SDO, redatto ed approvato dal Comune di Roma nel 1995, ha quindi definito le linee guida per la stesura dei Piani Particolareggiati relativi ai Comprensori SDO: Pietralata, Tiburtino, Casilino e Centocelle. In queste linee guida soprattutto i Comprensori SDO Casilino e Centocelle, ricadenti nel territorio dell’attuale Municipio Roma V, sono stati finalizzati a garantire gli standard urbanistici di verde e servizi per i quartieri limitrofi ed a salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale ed ambientale in essi presente. 

I Piani Particolareggiati Tiburtino SDO, Casilino SDO e Parco di Centocelle che sono stati adottati e/o approvati hanno quindi individuato dei Parchi pubblici da realizzare, i quali, anche se progettati ed approvati, non sono stati fino ad oggi realizzati, se non parzialmente. Si tratta del Parco Prenestino ex Snia Viscosa, del Parco Labicano-Casilino e del Parco Archeologico di Centocelle, tutti ricadenti all’interno del Comprensorio archeologico “Ad duas lauros”, tutelato da vincolo paesistico come “zona di interesse archeologico” dal D.M. 21.10.1995.

1. Parco Prenestino ex Snia Viscosa 

Il Piano Particolareggiato Tiburtino SDO approvato nel 2002 ha previsto la realizzazione di un vasto parco a sud della linea ferroviaria, esteso per circa 60 ettari e comprendente l’area dell’ex Snia Viscosa e le aree a est di Via di Portonaccio fino a Via Attilio Hortis. A tale riguardo il Comune di Roma con D.G.C. n. 533 del 9.9.2003 ha approvato la realizzazione del Progetto unitario del Parco Prenestino ex Snia Viscosa, il che ha portato all’esproprio nel 2004 di un’area su Via di Portonaccio, in corrispondenza del Lago Bullicante (con questo nome è stato successivamente ribattezzato il Lago Ex Snia). Questo Parco, sebbene sia stato definito dalla Legge per Roma Capitale “opera di preminente interesse nazionale”, non è stato tuttavia ancora realizzato, se non parzialmente come Parco delle Energie

Con DPRL 30.6.2020 la Regione Lazio ha PERALTRO istituito il Monumento Naturale  a tutela del Lago Bullicante e dell’ecosistema circostante, esteso all’intera superficie del Parco delle Energie, in ragione degli eccezionali valori di biodiversità rilevati nel sito, che annoverano, tra l’altro, numerose formazioni vegetali e specie animali protette dalle Direttive dell’Unione Europea.

 2. Parco Labicano - Casilino 

 Il Comprensorio Casilino SDO si estende per 146 ettari tra via Prenestina a nord e Via Casilina a sud. Esso è stato oggetto di un Piano Particolareggiato adottato dal Comune di Roma con Delibera Consiliare 148 del 21.10.2002, il quale ha destinato a verde pubblico circa 90 ettari sui 100 non ancora edificati. Si tratta quindi di un’ampia area destinata a verde che potrebbe divenire il Parco Casilino. Il Piano Particolareggiato non ha tuttavia mai completato il suo iter di approvazione. 

Fino ad oggi è stato realizzato solo il Parco di Villa De Sanctis, in una porzione dell’area compresa tra Via Casilina, Via Labico e Via dei Gordiani, area che il Progetto Direttore SDO del 1995 aveva già indicato come destinata a divenire il Parco Labicano.

3. Il Parco Archeologico di Centocelle

Il Piano Particolareggiato “Parco di Centocelle” approvato nel 2006 ha previsto la realizzazione del Parco Archeologico di Centocelle, esteso per 126 ettari. 

Buona parte dell’area del futuro Parco è stata ceduta dal Demanio militare al Comune di Roma in base alla Legge 453 del 29.1.1987 proprio per permettere la realizzazione delle opere pubbliche afferenti allo SDO, ritenute appunto dalla Legge per Roma Capitale “opere di preminente interesse nazionale”. Il D.M. del 9.7.1992 ha posto il vincolo di tutela archeologica su tutta la parte settentrionale dell’ex aeroporto militare, prescrivendo l’impiego dell’area medesima come Parco Archeologico. Fino ad oggi è stato tuttavia realizzato solo il primo stralcio di detto Parco sulla via Casilina, per un’estensione di soli 33 ettari. I lavori per il secondo stralcio, affacciato su via di Centocelle ed esteso su ulteriori 18 ettari, non sono invece ancora partiti. Sull’area del futuro parco insistono attività economiche non compatibili, come numerosi autodemolitori in attesa della necessaria delocalizzazione, nonché situazioni di degrado da bonificare. 

Il Piano Particolareggiato “Parco di Centocelle” approvato nel 2006 è decaduto nel 2016 per decorso decennio dalla sua approvazione, e si rende quindi necessario procedere alla redazione, adozione ed approvazione di un nuovo strumento urbanistico attuativo che costituisca il necessario riferimento normativo per la realizzazione del Parco archeologico di Centocelle in tutta la sua estensione, fino a comprendere le aree della villa romana Ad duas lauros e del Forte Casilino, la cui proprietà è rimasta del Demanio militare.

Nel 2023 Roma Capitale ha presentato pubblicamente il Masterplan sul Parco Archeologico di Centocelle, riguardante essenzialmente l’area del primo e del secondo stralcio, per complessivi 51 ettari. In considerazione degli ulteriori interventi finanziati anche con i fondi del PNRR e del Giubileo 2025, è comunque necessario aggiornare il cronoprogramma di realizzazione del masterplan.

4. Parco archeologico dell’Acquedotto Alessandrino – Mistica e Parco di Casa Calda

Nel territorio del Municipio Roma V tra Via di Tor Tre Teste ad ovest ed il GRA ad est, e tra la Via Prenestina a nord e la Via Casilina a sud è presente il Comprensorio storico-archeologico del Fosso di Tor Tre Teste, di Mistica e di Casa Calda. Detto Comprensorio costituisce uno degli ultimi lembi di campagna romana all’interno del GRA, che presenta infatti il paesaggio classico dell’Agro Romano attraversato dal Fosso di Tor Tre Teste e  dai resti dell’Acquedotto Alessandrino, e caratterizzato anche da significativi monumenti medievali quali il Torraccio del Rischiaro e il complesso delle torri di Casa Calda.

All’interno di questo Comprensorio ricade l’area della Convenzione tra Roma Capitale e privati approvata con D.C. 79 del 18.4.2005, la quale ha previsto la realizzazione del Parco archeologico dell’Acquedotto Alessandrino – Mistica, esteso per circa 75 ettari, nel quale possano essere tutelati e valorizzati i beni naturali e storico archeologici presenti nell’area (tra cui il Lago di Mistica, che presenta notevolissimi valori di biodiversità, il Fosso di Tor Tre Teste, l’Acquedotto Alessandrino, il Muraccio del Rischiaro). Questo parco non è stato tuttavia fino ad oggi realizzato, se non per la porzione affidata in gestione ad alcune realtà associative. Recentemente Roma Capitale con DAC 36 del 19.3.2024 ha previsto la istituzione di una Cabina di Regia finalizzata alla realizzazione di questo Parco.

All’interno del Comprensorio è presente altresì l’area del Parco di Casa Calda, estesa su 8 ettari, espropriata dal Comune di Roma nel 1975 e sulla quale è già stato realizzato un parco pubblico con strutture con finalità sociali. A seguito di una sentenza detta area è tuttavia tornata in proprietà al privato per retrocessione, essendo trascorsi più di dieci anni tra la data dell’esproprio e l’inizio dei lavori per realizzare le opere pubbliche previste.

 5. Parco della Serenissima

Nel territorio della periferia orientale di Roma Capitale un importante contributo alla necessaria riqualificazione ambientale può essere dato dalle aree che ricadono a cavallo del tratto urbano dell’autostrada A24, tra la via Tiburtina a nord e la linea ferroviaria Alta Velocità Roma-Napoli a sud, e che si estendono dal quartiere di Casalbertone a ovest fino all’area della Cervelletta ad est, area questa che è parte costituente della Riserva Naturale dell’Aniene.  Si tratta di aree che il vigente PRG di Roma Capitale destina prevalentemente a verde pubblico e classifica come componente secondaria della Rete Ecologica e che stesso Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio (PTPR) individua come possibile “parco archeologico naturale”. Le aree in questione,  che di fatto costituiscono un corridoio ecologico tra la Riserva naturale dell’Aniene a nordest ed il Comprensorio archeologico “Ad duas lauros” a sudovest, e che fanno parte del progetto del Parco Lineare di Roma Est, la cui realizzazione è richiesta da tempo da cittadini e associazioni, ricadono amministrativamente nel territorio del Municipio Roma IV, ma sono immediatamente adiacenti a quartieri densamente urbanizzati del Municipio Roma V, come il Prenestino ed il Collatino. Alcuni settori del proposto Parco Lineare, peraltro, ricadono all’interno del Municipio V, ad esempio il Parco della Stazione Prenestina.

Tra le aree sopra richiamate è presente quella del futuro Parco della Serenissima, esteso per circa 36 ettari, oggetto di un Accordo TAV – Comune di Roma stipulato in data 28.2.2021, in base al quale TAV si impegnava a realizzare detto parco come compensazione socioambientale per la realizzazione ed entrata in esercizio della linea ferroviaria alta velocità Roma Napoli. Il parco non è stato tuttavia ancora realizzato.

La recente Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 33 del 15.4.2021 ha approvato uno Schema di Convenzione da sottoscrivere tra Roma Capitale e RFI, attraverso il quale RFI si impegna a cedere le aree e una somma di 6,3 milioni di euro a Roma Capitale. Sarà poi il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale a curare la progettazione e la realizzazione del futuro Parco della Serenissima. Detta Convenzione è stata sottoscritta in data 4.8.2021.

La presenza di importanti ed estesi beni culturali e paesistici presenti nell’area del futuro Parco della Serenissima, tutelati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, tra cui le aree archeologiche della Necropoli romana Serenissima, la Villa romana in via Scarpitti, il tracciato sotterraneo dell’Acquedotto Vergine, unitamente ai valori naturalistici che si riscontrano nell’area boscata retrostante il Casale Gottifredi, nella quale insiste una piccola zona umida, rende necessario il coinvolgimento della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma in un Tavolo Tecnico per la progettazione e realizzazione del futuro Parco.

La realizzazione del Parco della Serenissima e la realizzazione di parchi nelle aree già di proprietà comunale e già destinate a verde dal vigente PRG comprese tra via di Portonaccio e la Cervelletta, sono obiettivi irrinunciabili per la realizzazione del grande Parco Lineare Roma Est, compreso tra Porta Maggiore e l’area archeologica di Gabi, per la cui progettazione e realizzazione l’Assemblea Capitolina ha disposto l’attivazione di una cabina di regia con DAC 6 del 17.1.2023.

 6. Conclusioni

I sottoscrittori della presente lettera aperta sollecitano quindi il Presidente e la Giunta del Municipio Roma V ad adottare tutti i provvedimenti necessari affinché Roma Capitale completi nel più breve tempo possibile la realizzazione dei parchi pubblici sopra richiamati, mettendoli a disposizione dei cittadini del territorio. In questo modo verrebbe ad essere riqualificata l’intera periferia orientale romana, caratterizzata da un fitto tessuto urbano densamente popolato e povero di verde e servizi, da elevati livelli di inquinamento atmosferico e di impermeabilizzazione del suolo, con pesanti ricadute sul microclima locale soprattutto nei mesi estivi (isole di calore). Ed al tempo stesso verrebbe salvaguardato e valorizzato l’importante patrimonio culturale, paesistico e naturale ancora presente nel territorio interessato.

Roma, 31.5.2024   

                

Emilio Giacomi (Referente della Sezione di Roma di Italia Nostra per il territorio del Municipio Roma V

Stefano Gizzi (Responsabile del WWF Roma e Area Metropolitana per il Municipio Roma V)

 

 


martedì 23 aprile 2024

Tenuta della Mistica: altri importanti avvistamenti di avifauna

Dall'amico birdwatcher Mario Paloni ci giungono nuove segnalazioni di importanti avvistamenti di avifauna alla Tenuta della Mistica.

Martedì 23 aprile 2024, infatti, è stato identificato e fotografato un esemplare di Lodolaio (Falco Subbuteo), rapace che porta a 138 il numero complessivo di specie di avifauna individuate in questi anni di osservazioni naturalistiche. Sono stati segnalati anche due individui di Upupa (Upupa Epops) in comportamento nuziale e un esemplare di Pigliamosche (Muscicapa Striata), oltre ad altre specie più comuni.

I suddetti avvistamenti, testimoniati dalle foto, si aggiungono ai tanti altri segnalati in questi anni, confermando la necessità di assicurare la massima tutela alla biodiversità del Lago della Mistica e dell'ecosistema circostante.

Di seguito le immagini più interessanti degli avvistamenti citati, per le quali ringraziamo Mario Paloni.

Lodolaio, 138esima specie identificata alla Mistica 



    Upupa


    Pigliamosche 

Adulto di ballerina bianca in imbeccata su giovane





martedì 26 marzo 2024

Segnalazione intrusione sospetta al Lago di Mistica

Dagli amici birdwatcher che costantemente effettuano osservazioni naturalistiche presso il Lago di Mistica, ci è arrivata oggi una  segnalazione preoccupante. 

Due individui non identificati hanno praticato un grosso taglio alla rete di recinzione della zona umida sul lato della Prenestina Bis (via Marisa Bellisario), per poi inoltrarsi verso la parte occidentale della Tenuta, perlustrando ripetutamente nel folto della vegetazione.

Non sappiamo chi fossero le suddette persone né cosa esattamente stessero facendo, ma riteniamo che sarebbe opportuno effettuare dei controlli nell'area del Lago, al fine di impedire attività che potrebbero arrecare danni alla ricchissima biodiversità del sito.

Ribadiamo ancora la necessità di realizzare compiutamente il Parco della Mistica, per tutelare i valori naturalistici, paesaggistici e storico archeologici presenti.


          Un'immagine del Lago di Mistica



giovedì 21 marzo 2024

Istituita la cabina di regia sul Parco della Mistica

L'Assemblea di Roma Capitale ha approvato, il 19 marzo 2024, una delibera che istituisce la cabina di regia sul Parco della Mistica. L'approvazione di tale provvedimento è stata accolta con soddisfazione dal Presidente del Municipio V Mauro Caliste, il quale ha parlato di un atto che consentirà di avviare "una progettazione integrata e multidisciplinare che - tenendo conto delle esperienze sociali già attive nell'area - possa determinare una reale valorizzazione della Tenuta, un unicum dal punto di vista ambientale, faunistico e archeologico a pochi passi dal centro".

Già la Convenzione approvata con D.C. 79 del 18.4.2005, con cui il proprietario dei terreni ha ceduto al Comune di Roma un'area di circa 70 ettari, prevedeva l'istituzione del Parco della Mistica, ma tale area protetta è stata ad oggi realizzata solo parzialmente, mentre sono stati realizzati un centro commerciale e la Via Prenestina Bis.

Il WWF esprime apprezzamento per l'attenzione riservata dalle istituzioni locali alla Tenuta della Mistica, ma ritiene necessario che il Parco venga compiutamente realizzato, a quasi vent'anni dalla citata Convenzione, e che le attività dei soggetti operanti nell'area vengano conciliate non solo con la fruibilità da parte dei cittadini ma anche e soprattutto con la tutela dei valori naturalistici, paesaggistici e storico-culturali presenti.

In particolare, il WWF considera prioritaria la tutela dell'ecosistema che si è sviluppato intorno al Lago di Mistica e al Fosso di Tor Tre Teste, un'importante oasi di biodiversità dove sono state censite oltre 130 specie di avifauna (è il caso di ricordare, ad esempio, la nidificazione dell'Airone Cenerino e la presenza di numerose specie protette), anfibi come il Rospo Smeraldino (protetto dalle direttive europee) e numerose specie di odonati (libellule e damigelle).

Riteniamo necessario inoltre tutelare i valori archeologici e storico-culturali presenti, quali l'Acquedotto Alessandrino, il Muraccio di Rischiaro e il tratto di Via Francigena del Sud che attraversa la Tenuta della Mistica.


Un'immagine del Parco della Mistica con l'Acquedotto Alessandrino


Nelle due foto seguenti, scattate dal birdwatcher Mario Paloni, Airone Cenerino e Rospo Smeraldino al Lago di Mistica






domenica 25 febbraio 2024

Un futuro ecologico per l'ex Snia Viscosa

Domenica 25 febbraio 2024 il WWF Roma e Area Metropolitana - Municipio V ha partecipato, insieme a numerosi comitati e associazioni, all'assemblea sul futuro dell'ex Snia Viscosa organizzata dal Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie.

Gli attivisti del WWF sono intervenuti nel dibattito ricordando di essere presenti all'ex Snia Viscosa sin dalla fondazione del gruppo locale, nell'ormai lontano 2011, esprimendo quindi il sostegno alle richieste del Forum: 

1) esproprio dell'area ancora di proprietà privata

2) allargamento del Monumento Naturale fino a ricomprendere l'intero perimetro dell'ex fabbrica

3) riforestazione (bosco urbano)

L'allargamento del Monumento Naturale e la contestuale riforestazione dell'area in cui si trovano i ruderi degli edifici crollati consentirebbe di realizzare una fascia di rispetto a tutela dell'ecosistema del Lago Bullicante e allo stesso tempo di migliorare la vivibilità di un quartiere, quello intorno a Largo Preneste, che attualmente risulta essere uno dei più densamente popolati, più cementificati e più inquinati di Roma.

Al contrario, il progetto immobiliare pubblico-privato di cui si parla in questi giorni, che prevede edificazioni per una cubatura totale di circa 280.000 metri cubi, comprendente la ricostruzione degli edifici crollati, costituirebbe un grave danno per l'ecosistema del Lago e del Monumento Naturale, tassello fondamentale della Rete Ecologica cittadina, e un ostacolo alle necessarie azioni di mitigazione del cambiamento climatico e di riduzione del consumo di suolo, con ricadute negative anche di natura sociale e sanitaria.

Il WWF dice no alla ricostruzione degli edifici crollati e all'impermeabimizzazione di altro suolo!

Il WWF sostiene la riforestazione e il completamento del Monumento Naturale!





mercoledì 29 novembre 2023

L'Ibis Sacro al Lago della Mistica

Il Lago della Mistica continua a dimostrarsi un sito di grande importanza per la biodiversità di Roma Est, in particolare per l'avifauna. 

L'amico birdwatcher Mario Paloni, infatti, ci riferisce dell'avvistamento di ben tre esemplari di Ibis Sacro (Threskiornis Aethiopucus) effettuato nella mattinata di mercoledì 29 novembre 2023.

L'Ibis Sacro è considerato specie aliena invasiva, pertanto la sua presenza può essere considerata problematica, ma in ogni caso indice della grande attrattiva del sito per l'avifauna. Originario dell'Africa e del Medio Oriente, è stato una presenza storicamente e culturalmente importante in Egitto, attualmente si riproduce nell'Africa subsahariana e nell'Iraq sudorientale, ed è considerata ormai specie nidificante naturalizzata in Italia.

Nella stessa mattinata  sono stati identificati cinque esemplari di Airone Cenerino e nove esemplari di Garzetta, oltre a diversi Aironi Guardabuoi, Cormorani e Germani Reali, a riprova dell'eccezionale valore naturalistico del sito in questione.

Ribadiamo con forza la necessità di assicurare il maggior livello di tutela possibile al Lago della Mistica e all'ecosistema circostante, che include anche il Fosso di Tor Tre Teste e un tratto dell'Acquedotto Alessandrino e della Via Francigena del Sud.

Di seguito alcune immagini degli Ibis Sacri al Lago della Mistica forniteci da Mario Paloni, nelle quali si notano anche esemplari di Cormorano e Airone Cenerino.