domenica 7 luglio 2024

Il WWF Roma interviene sui tagli di vegetazione al Lago Bullicante

Il WWF Roma e Area Metropolitana ha inviato, lo scorso 3 luglio, una nota al Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale per chiedere chiarimenti riguardo la grave situazione verificatasi nell'area del Lago Bullicante - Ex Snia Viscosa, dove sono state avviate delle operazioni di disboscamento che mettono in pericolo il prezioso ecosistema protetto dal Monumento Naturale, istituito dalla Regione Lazio nel 2020.

Di seguito il testo della nota inviata dal WWF, da sempre a fianco del Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie nel chiedere la tutela del Lago e dell'ecosistema circostante e l'allargamento del Monumento Naturale all'area ancora di proprietà privata.

"Al Direttore del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale 

Oggetto: Autorizzazioni interventi taglio presso Lago Bullicante

Egregio Direttore,

con riferimento agli interventi di taglio della vegetazione in atto presso l'area del Lago Bullicante (parte interna al Monumento Naturale e parte esterna ad esso), si chiede con la presente se il Suo Dipartimento abbia rilasciato le autorizzazioni necessarie, considerate le disposizioni vigenti in materia.

Si richiede contestualmente copia delle autorizzazioni e/o pareri eventualmente concessi.

Nel ringraziare sin d'ora per l'attenzione che vorrà prestarci, si coglie l'occasione per rivolgere cordiali saluti"




venerdì 31 maggio 2024

Lettera aperta per la realizzazione dei Parchi della Periferia Est già approvati

Venerdì 31 maggio 2024 abbiamo inviato al Presidente del Municipio Roma V e agli Assessori all'Ambiente e all'Urbanistica una lettera aperta per sollecitare la realizzazione dei Parchi già approvati da decenni e non ancora realizzati, se non in parte 

La lettera è stata sottoscritta dai rappresentanti del WWF Roma e di Italia Nostra competenti per il territorio del V Municipio.

Di seguito il testo della lettera che abbiamo inviato, per la quale auspichiamo una pronta risposta da parte delle Istituzioni a cui è indirizzata:


LETTERA APERTA AL PESIDENTE ED ALLA GIUNTA DEL MUNICIPIO ROMA V PER SOLLECITARE LA REALIZZAZIONE DEI PARCHI DELLA PERIFERIA EST GIA’ APPROVATI DA DECINE DI ANNI

 In occasione delle Conferenze di metà consiliatura, organizzate dalla Giunta del Municipio Roma V ed in corso di svolgimento presso la Casa della Cultura di Villa De Sanctis, si presenta questa Lettera Aperta, finalizzata a sollecitare la realizzazione dei parchi pubblici già da decenni definiti ed approvati, e quindi alla tutela e alla riqualificazione del territorio compreso nel Municipio in questione.

 La necessità della riqualificazione ambientale della città di Roma è stata riconosciuta fin dalla fine degli anni ottanta e si è concretizzata nel contenuto della Legge 396/1990 (la cosiddetta “Legge per Roma Capitale”, fortemente voluta da Antonio Cederna), la quale ha prescritto l’impiego delle aree dell’ex Sistema Direzionale Orientale (SDO) non solo per delocalizzare i ministeri dal centro della città alla periferia est, ma anche per riqualificare il settore orientale della periferia cittadina

Il Progetto Direttore SDO, redatto ed approvato dal Comune di Roma nel 1995, ha quindi definito le linee guida per la stesura dei Piani Particolareggiati relativi ai Comprensori SDO: Pietralata, Tiburtino, Casilino e Centocelle. In queste linee guida soprattutto i Comprensori SDO Casilino e Centocelle, ricadenti nel territorio dell’attuale Municipio Roma V, sono stati finalizzati a garantire gli standard urbanistici di verde e servizi per i quartieri limitrofi ed a salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale ed ambientale in essi presente. 

I Piani Particolareggiati Tiburtino SDO, Casilino SDO e Parco di Centocelle che sono stati adottati e/o approvati hanno quindi individuato dei Parchi pubblici da realizzare, i quali, anche se progettati ed approvati, non sono stati fino ad oggi realizzati, se non parzialmente. Si tratta del Parco Prenestino ex Snia Viscosa, del Parco Labicano-Casilino e del Parco Archeologico di Centocelle, tutti ricadenti all’interno del Comprensorio archeologico “Ad duas lauros”, tutelato da vincolo paesistico come “zona di interesse archeologico” dal D.M. 21.10.1995.

1. Parco Prenestino ex Snia Viscosa 

Il Piano Particolareggiato Tiburtino SDO approvato nel 2002 ha previsto la realizzazione di un vasto parco a sud della linea ferroviaria, esteso per circa 60 ettari e comprendente l’area dell’ex Snia Viscosa e le aree a est di Via di Portonaccio fino a Via Attilio Hortis. A tale riguardo il Comune di Roma con D.G.C. n. 533 del 9.9.2003 ha approvato la realizzazione del Progetto unitario del Parco Prenestino ex Snia Viscosa, il che ha portato all’esproprio nel 2004 di un’area su Via di Portonaccio, in corrispondenza del Lago Bullicante (con questo nome è stato successivamente ribattezzato il Lago Ex Snia). Questo Parco, sebbene sia stato definito dalla Legge per Roma Capitale “opera di preminente interesse nazionale”, non è stato tuttavia ancora realizzato, se non parzialmente come Parco delle Energie

Con DPRL 30.6.2020 la Regione Lazio ha PERALTRO istituito il Monumento Naturale  a tutela del Lago Bullicante e dell’ecosistema circostante, esteso all’intera superficie del Parco delle Energie, in ragione degli eccezionali valori di biodiversità rilevati nel sito, che annoverano, tra l’altro, numerose formazioni vegetali e specie animali protette dalle Direttive dell’Unione Europea.

 2. Parco Labicano - Casilino 

 Il Comprensorio Casilino SDO si estende per 146 ettari tra via Prenestina a nord e Via Casilina a sud. Esso è stato oggetto di un Piano Particolareggiato adottato dal Comune di Roma con Delibera Consiliare 148 del 21.10.2002, il quale ha destinato a verde pubblico circa 90 ettari sui 100 non ancora edificati. Si tratta quindi di un’ampia area destinata a verde che potrebbe divenire il Parco Casilino. Il Piano Particolareggiato non ha tuttavia mai completato il suo iter di approvazione. 

Fino ad oggi è stato realizzato solo il Parco di Villa De Sanctis, in una porzione dell’area compresa tra Via Casilina, Via Labico e Via dei Gordiani, area che il Progetto Direttore SDO del 1995 aveva già indicato come destinata a divenire il Parco Labicano.

3. Il Parco Archeologico di Centocelle

Il Piano Particolareggiato “Parco di Centocelle” approvato nel 2006 ha previsto la realizzazione del Parco Archeologico di Centocelle, esteso per 126 ettari. 

Buona parte dell’area del futuro Parco è stata ceduta dal Demanio militare al Comune di Roma in base alla Legge 453 del 29.1.1987 proprio per permettere la realizzazione delle opere pubbliche afferenti allo SDO, ritenute appunto dalla Legge per Roma Capitale “opere di preminente interesse nazionale”. Il D.M. del 9.7.1992 ha posto il vincolo di tutela archeologica su tutta la parte settentrionale dell’ex aeroporto militare, prescrivendo l’impiego dell’area medesima come Parco Archeologico. Fino ad oggi è stato tuttavia realizzato solo il primo stralcio di detto Parco sulla via Casilina, per un’estensione di soli 33 ettari. I lavori per il secondo stralcio, affacciato su via di Centocelle ed esteso su ulteriori 18 ettari, non sono invece ancora partiti. Sull’area del futuro parco insistono attività economiche non compatibili, come numerosi autodemolitori in attesa della necessaria delocalizzazione, nonché situazioni di degrado da bonificare. 

Il Piano Particolareggiato “Parco di Centocelle” approvato nel 2006 è decaduto nel 2016 per decorso decennio dalla sua approvazione, e si rende quindi necessario procedere alla redazione, adozione ed approvazione di un nuovo strumento urbanistico attuativo che costituisca il necessario riferimento normativo per la realizzazione del Parco archeologico di Centocelle in tutta la sua estensione, fino a comprendere le aree della villa romana Ad duas lauros e del Forte Casilino, la cui proprietà è rimasta del Demanio militare.

Nel 2023 Roma Capitale ha presentato pubblicamente il Masterplan sul Parco Archeologico di Centocelle, riguardante essenzialmente l’area del primo e del secondo stralcio, per complessivi 51 ettari. In considerazione degli ulteriori interventi finanziati anche con i fondi del PNRR e del Giubileo 2025, è comunque necessario aggiornare il cronoprogramma di realizzazione del masterplan.

4. Parco archeologico dell’Acquedotto Alessandrino – Mistica e Parco di Casa Calda

Nel territorio del Municipio Roma V tra Via di Tor Tre Teste ad ovest ed il GRA ad est, e tra la Via Prenestina a nord e la Via Casilina a sud è presente il Comprensorio storico-archeologico del Fosso di Tor Tre Teste, di Mistica e di Casa Calda. Detto Comprensorio costituisce uno degli ultimi lembi di campagna romana all’interno del GRA, che presenta infatti il paesaggio classico dell’Agro Romano attraversato dal Fosso di Tor Tre Teste e  dai resti dell’Acquedotto Alessandrino, e caratterizzato anche da significativi monumenti medievali quali il Torraccio del Rischiaro e il complesso delle torri di Casa Calda.

All’interno di questo Comprensorio ricade l’area della Convenzione tra Roma Capitale e privati approvata con D.C. 79 del 18.4.2005, la quale ha previsto la realizzazione del Parco archeologico dell’Acquedotto Alessandrino – Mistica, esteso per circa 75 ettari, nel quale possano essere tutelati e valorizzati i beni naturali e storico archeologici presenti nell’area (tra cui il Lago di Mistica, che presenta notevolissimi valori di biodiversità, il Fosso di Tor Tre Teste, l’Acquedotto Alessandrino, il Muraccio del Rischiaro). Questo parco non è stato tuttavia fino ad oggi realizzato, se non per la porzione affidata in gestione ad alcune realtà associative. Recentemente Roma Capitale con DAC 36 del 19.3.2024 ha previsto la istituzione di una Cabina di Regia finalizzata alla realizzazione di questo Parco.

All’interno del Comprensorio è presente altresì l’area del Parco di Casa Calda, estesa su 8 ettari, espropriata dal Comune di Roma nel 1975 e sulla quale è già stato realizzato un parco pubblico con strutture con finalità sociali. A seguito di una sentenza detta area è tuttavia tornata in proprietà al privato per retrocessione, essendo trascorsi più di dieci anni tra la data dell’esproprio e l’inizio dei lavori per realizzare le opere pubbliche previste.

 5. Parco della Serenissima

Nel territorio della periferia orientale di Roma Capitale un importante contributo alla necessaria riqualificazione ambientale può essere dato dalle aree che ricadono a cavallo del tratto urbano dell’autostrada A24, tra la via Tiburtina a nord e la linea ferroviaria Alta Velocità Roma-Napoli a sud, e che si estendono dal quartiere di Casalbertone a ovest fino all’area della Cervelletta ad est, area questa che è parte costituente della Riserva Naturale dell’Aniene.  Si tratta di aree che il vigente PRG di Roma Capitale destina prevalentemente a verde pubblico e classifica come componente secondaria della Rete Ecologica e che stesso Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio (PTPR) individua come possibile “parco archeologico naturale”. Le aree in questione,  che di fatto costituiscono un corridoio ecologico tra la Riserva naturale dell’Aniene a nordest ed il Comprensorio archeologico “Ad duas lauros” a sudovest, e che fanno parte del progetto del Parco Lineare di Roma Est, la cui realizzazione è richiesta da tempo da cittadini e associazioni, ricadono amministrativamente nel territorio del Municipio Roma IV, ma sono immediatamente adiacenti a quartieri densamente urbanizzati del Municipio Roma V, come il Prenestino ed il Collatino. Alcuni settori del proposto Parco Lineare, peraltro, ricadono all’interno del Municipio V, ad esempio il Parco della Stazione Prenestina.

Tra le aree sopra richiamate è presente quella del futuro Parco della Serenissima, esteso per circa 36 ettari, oggetto di un Accordo TAV – Comune di Roma stipulato in data 28.2.2021, in base al quale TAV si impegnava a realizzare detto parco come compensazione socioambientale per la realizzazione ed entrata in esercizio della linea ferroviaria alta velocità Roma Napoli. Il parco non è stato tuttavia ancora realizzato.

La recente Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 33 del 15.4.2021 ha approvato uno Schema di Convenzione da sottoscrivere tra Roma Capitale e RFI, attraverso il quale RFI si impegna a cedere le aree e una somma di 6,3 milioni di euro a Roma Capitale. Sarà poi il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale a curare la progettazione e la realizzazione del futuro Parco della Serenissima. Detta Convenzione è stata sottoscritta in data 4.8.2021.

La presenza di importanti ed estesi beni culturali e paesistici presenti nell’area del futuro Parco della Serenissima, tutelati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, tra cui le aree archeologiche della Necropoli romana Serenissima, la Villa romana in via Scarpitti, il tracciato sotterraneo dell’Acquedotto Vergine, unitamente ai valori naturalistici che si riscontrano nell’area boscata retrostante il Casale Gottifredi, nella quale insiste una piccola zona umida, rende necessario il coinvolgimento della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma in un Tavolo Tecnico per la progettazione e realizzazione del futuro Parco.

La realizzazione del Parco della Serenissima e la realizzazione di parchi nelle aree già di proprietà comunale e già destinate a verde dal vigente PRG comprese tra via di Portonaccio e la Cervelletta, sono obiettivi irrinunciabili per la realizzazione del grande Parco Lineare Roma Est, compreso tra Porta Maggiore e l’area archeologica di Gabi, per la cui progettazione e realizzazione l’Assemblea Capitolina ha disposto l’attivazione di una cabina di regia con DAC 6 del 17.1.2023.

 6. Conclusioni

I sottoscrittori della presente lettera aperta sollecitano quindi il Presidente e la Giunta del Municipio Roma V ad adottare tutti i provvedimenti necessari affinché Roma Capitale completi nel più breve tempo possibile la realizzazione dei parchi pubblici sopra richiamati, mettendoli a disposizione dei cittadini del territorio. In questo modo verrebbe ad essere riqualificata l’intera periferia orientale romana, caratterizzata da un fitto tessuto urbano densamente popolato e povero di verde e servizi, da elevati livelli di inquinamento atmosferico e di impermeabilizzazione del suolo, con pesanti ricadute sul microclima locale soprattutto nei mesi estivi (isole di calore). Ed al tempo stesso verrebbe salvaguardato e valorizzato l’importante patrimonio culturale, paesistico e naturale ancora presente nel territorio interessato.

Roma, 31.5.2024   

                

Emilio Giacomi (Referente della Sezione di Roma di Italia Nostra per il territorio del Municipio Roma V

Stefano Gizzi (Responsabile del WWF Roma e Area Metropolitana per il Municipio Roma V)

 

 


martedì 23 aprile 2024

Tenuta della Mistica: altri importanti avvistamenti di avifauna

Dall'amico birdwatcher Mario Paloni ci giungono nuove segnalazioni di importanti avvistamenti di avifauna alla Tenuta della Mistica.

Martedì 23 aprile 2024, infatti, è stato identificato e fotografato un esemplare di Lodolaio (Falco Subbuteo), rapace che porta a 138 il numero complessivo di specie di avifauna individuate in questi anni di osservazioni naturalistiche. Sono stati segnalati anche due individui di Upupa (Upupa Epops) in comportamento nuziale e un esemplare di Pigliamosche (Muscicapa Striata), oltre ad altre specie più comuni.

I suddetti avvistamenti, testimoniati dalle foto, si aggiungono ai tanti altri segnalati in questi anni, confermando la necessità di assicurare la massima tutela alla biodiversità del Lago della Mistica e dell'ecosistema circostante.

Di seguito le immagini più interessanti degli avvistamenti citati, per le quali ringraziamo Mario Paloni.

Lodolaio, 138esima specie identificata alla Mistica 



    Upupa


    Pigliamosche 

Adulto di ballerina bianca in imbeccata su giovane





martedì 26 marzo 2024

Segnalazione intrusione sospetta al Lago di Mistica

Dagli amici birdwatcher che costantemente effettuano osservazioni naturalistiche presso il Lago di Mistica, ci è arrivata oggi una  segnalazione preoccupante. 

Due individui non identificati hanno praticato un grosso taglio alla rete di recinzione della zona umida sul lato della Prenestina Bis (via Marisa Bellisario), per poi inoltrarsi verso la parte occidentale della Tenuta, perlustrando ripetutamente nel folto della vegetazione.

Non sappiamo chi fossero le suddette persone né cosa esattamente stessero facendo, ma riteniamo che sarebbe opportuno effettuare dei controlli nell'area del Lago, al fine di impedire attività che potrebbero arrecare danni alla ricchissima biodiversità del sito.

Ribadiamo ancora la necessità di realizzare compiutamente il Parco della Mistica, per tutelare i valori naturalistici, paesaggistici e storico archeologici presenti.


          Un'immagine del Lago di Mistica



giovedì 21 marzo 2024

Istituita la cabina di regia sul Parco della Mistica

L'Assemblea di Roma Capitale ha approvato, il 19 marzo 2024, una delibera che istituisce la cabina di regia sul Parco della Mistica. L'approvazione di tale provvedimento è stata accolta con soddisfazione dal Presidente del Municipio V Mauro Caliste, il quale ha parlato di un atto che consentirà di avviare "una progettazione integrata e multidisciplinare che - tenendo conto delle esperienze sociali già attive nell'area - possa determinare una reale valorizzazione della Tenuta, un unicum dal punto di vista ambientale, faunistico e archeologico a pochi passi dal centro".

Già la Convenzione approvata con D.C. 79 del 18.4.2005, con cui il proprietario dei terreni ha ceduto al Comune di Roma un'area di circa 70 ettari, prevedeva l'istituzione del Parco della Mistica, ma tale area protetta è stata ad oggi realizzata solo parzialmente, mentre sono stati realizzati un centro commerciale e la Via Prenestina Bis.

Il WWF esprime apprezzamento per l'attenzione riservata dalle istituzioni locali alla Tenuta della Mistica, ma ritiene necessario che il Parco venga compiutamente realizzato, a quasi vent'anni dalla citata Convenzione, e che le attività dei soggetti operanti nell'area vengano conciliate non solo con la fruibilità da parte dei cittadini ma anche e soprattutto con la tutela dei valori naturalistici, paesaggistici e storico-culturali presenti.

In particolare, il WWF considera prioritaria la tutela dell'ecosistema che si è sviluppato intorno al Lago di Mistica e al Fosso di Tor Tre Teste, un'importante oasi di biodiversità dove sono state censite oltre 130 specie di avifauna (è il caso di ricordare, ad esempio, la nidificazione dell'Airone Cenerino e la presenza di numerose specie protette), anfibi come il Rospo Smeraldino (protetto dalle direttive europee) e numerose specie di odonati (libellule e damigelle).

Riteniamo necessario inoltre tutelare i valori archeologici e storico-culturali presenti, quali l'Acquedotto Alessandrino, il Muraccio di Rischiaro e il tratto di Via Francigena del Sud che attraversa la Tenuta della Mistica.


Un'immagine del Parco della Mistica con l'Acquedotto Alessandrino


Nelle due foto seguenti, scattate dal birdwatcher Mario Paloni, Airone Cenerino e Rospo Smeraldino al Lago di Mistica






domenica 25 febbraio 2024

Un futuro ecologico per l'ex Snia Viscosa

Domenica 25 febbraio 2024 il WWF Roma e Area Metropolitana - Municipio V ha partecipato, insieme a numerosi comitati e associazioni, all'assemblea sul futuro dell'ex Snia Viscosa organizzata dal Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie.

Gli attivisti del WWF sono intervenuti nel dibattito ricordando di essere presenti all'ex Snia Viscosa sin dalla fondazione del gruppo locale, nell'ormai lontano 2011, esprimendo quindi il sostegno alle richieste del Forum: 

1) esproprio dell'area ancora di proprietà privata

2) allargamento del Monumento Naturale fino a ricomprendere l'intero perimetro dell'ex fabbrica

3) riforestazione (bosco urbano)

L'allargamento del Monumento Naturale e la contestuale riforestazione dell'area in cui si trovano i ruderi degli edifici crollati consentirebbe di realizzare una fascia di rispetto a tutela dell'ecosistema del Lago Bullicante e allo stesso tempo di migliorare la vivibilità di un quartiere, quello intorno a Largo Preneste, che attualmente risulta essere uno dei più densamente popolati, più cementificati e più inquinati di Roma.

Al contrario, il progetto immobiliare pubblico-privato di cui si parla in questi giorni, che prevede edificazioni per una cubatura totale di circa 280.000 metri cubi, comprendente la ricostruzione degli edifici crollati, costituirebbe un grave danno per l'ecosistema del Lago e del Monumento Naturale, tassello fondamentale della Rete Ecologica cittadina, e un ostacolo alle necessarie azioni di mitigazione del cambiamento climatico e di riduzione del consumo di suolo, con ricadute negative anche di natura sociale e sanitaria.

Il WWF dice no alla ricostruzione degli edifici crollati e all'impermeabimizzazione di altro suolo!

Il WWF sostiene la riforestazione e il completamento del Monumento Naturale!