venerdì 27 novembre 2015

Area verde di via Beniamino Costantini

Si tratta di un’area verde, della grandezza approssimativa di circa 1 ettaro e mezzo, incastonata tra le vie Beniamino Costantini ad Ovest e Orazio Pierozzi ad Est, mentre a Nord confina con il Liceo Immanuel Kant e a Sud con un grande deposito all'aperto di automezzi. è vicinissima al Parco Archeologico di Centocelle e a Villa De Sanctis, e circa un paio di anni fa sull’area venne aperto un cantiere e furono effettuati lavori di sminamento e sondaggi archeologici, sembrerebbe funzionali a successivi lavori per la costruzione di due palazzine di edilizia popolare, così come previsto dal Piano Particolareggiato Quadraro SDO.
Quest’area ricade all'interno del perimetro del Comprensorio archeologico "Ad duas lauros", tutelato come "zona di interesse archeologico" dal vincolo paesistico apposto con D.M. 21.10.1995. Risulta inoltre essere attraversata da un antico tracciato stradale, registrato nella Carta dell'Agro romano, Foglio 25 Nord, con il n. 40 s, il quale tracciato partendo dalla Via Labicana (attuale via Casilina) raggiungeva la Via Latina all'altezza del cosiddetto "Campo barbarico". Il PTP regionale classifica l'area in questione come paesaggio naturale di continuità, pertanto con significative limitazioni alle trasformazioni urbanistico-edilizie (Tavola A 24 Foglio 374).
Ad oggi nell’area non sono in corso lavori, e non conosciamo gli esiti relativi ai sondaggi archeologici che sono stati effettuati. Quello che sappiamo e abbiamo avuto modo di osservare, è che la natura ha riconquistato i propri spazi e ad oggi nell’area sussiste una vegetazione rigogliosa e variegata, che ha consentito lo sviluppo di un'ecosistema di tutto rispetto. Si sono infatti formate delle piccole aree umide, probabilmente per il riempimento con l’acqua piovana di antiche vasche o cisterne, o per l’affioramento in superficie di falde sotterranee (nell’area ci sono anche dei fitti canneti, che indicano la presenza di acqua nel sottosuolo).
Dalle osservazioni che abbiamo effettuato, quest’area verde attrae numerose specie di avifauna, dai Germani reali, più volte avvistati e fotografati nel fitto della vegetazione e a pelo d’acqua, a numerosi passeriformi, probabilmente anche alcuni picidi (in una occasione abbiamo ascoltato il verso di un Picchio verde provenire dalle zone limitrofe all’area in questione) e alcuni Gheppi (almeno 3 frequentano stabilmente l’area), che utilizzano questa area come territorio di caccia (spesso si possono vedere, sopra il prato, nella caratteristica posizione dello “spirito santo”, intenti ad osservare le prede e a calcolare il momento esatto in cui piombare su di loro).
L’importanza naturalistica di questo spazio verde è legata anche alla sua posizione strategica, si trova infatti in prossimità sia del Parco Archeologico di Centocelle che di Villa De Sanctis, e non dista molto dal Parco della Caffarella e dalle altre aree del Parco Regionale dell’Appia Antica. E’ quindi un’area inserita, dal punto di vista geografico, lungo i corridoi ecologici utilizzati da numerose specie di avifauna che si spostano nelle aree verdi e nelle zone umide del territorio del V Municipio e dei parchi limitrofi. Un motivo in più per chiederne la tutela (già garantita dai vincoli archeologici e paesaggistici sopra elencati), scongiurando ogni possibile ipotesi legata a progetti edilizi e cementificatori. Piuttosto sarebbe auspicabile realizzarvi un parco pubblico a vantaggio dei cittadini, valorizzando le preesistenze archeologiche affiorate e salvaguardando i valori naturalistici elencati. Un ulteriore passaggio verso la realizzazione di quell’Ecomuseo tanto invocato e atteso da associazioni ambientaliste, comitati di quartiere e cittadini e, in prospettiva, del grande Parco Ad Duas Lauros, necessario per tutelare gli importantissimi valori naturalistici, paesaggistici e storico-culturali presenti all’interno dell’omonimo Comprensorio.

 
L'area nel 2013, con i lavori in corso


Si nota anche il cartello del cantiere






Le frecce indicano le palazzine previste dal Piano Particolareggiato Quadraro SDO


Area umida che si è formata nel corso del tempo


Gabbiani che sostano nell'area umida


Foto scattata nel novembre 2015: la vegetazione ha ricoperto tutta l'area


Coppia di Germani reali nell'area umida




Gheppi sul tetto del Liceo Kant, si procacciano il cibo nell'area verde di via B. Costantini

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