venerdì 22 gennaio 2016

Degrado e lavori fermi al Parco Archeologico di Centocelle

Nel corso dell’attività di censimento dell’avifauna che il WWF Lazio – Gruppo Attivo Pigneto Prenestino porta avanti dall’inizio del 2014 e che ci vede tuttora impegnati nelle aree verdi del Municipio Roma V e dintorni, i nostri attivisti hanno riscontrato diverse situazioni di degrado, tra le quali spicca quella relativa al Parco Archeologico di Centocelle.
Il nostro Gruppo Attivo si è più volte occupato di questa importantissima area, sia dedicandole ampio spazio all’interno del Dossier sul Comprensorio Ad Duas Lauros, elaborato nel 2011 ed aggiornato nel 2015, sia attraverso la recente lettera pubblicata nel novembre scorso e l’articolo pubblicato sul giornale La Fiera dell’Est in dicembre.
La suddetta attività di censimento dell’avifauna rappresenta per noi anche l’occasione per vigilare in maniera costante e per rilevare e segnalare situazioni particolari esistenti, che di volta in volta riscontriamo all’interno delle diverse aree verdi del territorio che monitoriamo (vedi i comunicati sull’incendio estivo a Villa De Sanctis, sulla situazione del laghetto del Parco Palatucci a Tor Tre Teste, sulle problematiche riscontrate all’interno del Parco della Cervelletta, e sui pneumatici abbandonati in prossimità di uno degli ingressi di Villa Gordiani). Ed è proprio nel corso di questi nostri monitoraggi che abbiamo notato all’interno del Parco, già a partire almeno dalla prima decade di novembre, che a parte il cartello di inizio dei lavori relativi al secondo stralcio (15 ettari), formalmente partiti alcuni mesi fa all’interno, qualche altro segno di cantiere e i cumuli di rifiuti raccolti ma non portati via (sui quali, nel frattempo è cresciuta la vegetazione), non era presente alcuna attività riconducibile a lavori in corso. Purtroppo, invece, abbiamo registrato un preoccupante aumento di evidenti segni di degrado (diverse piccole discariche, rifiuti abbandonati), compreso il proliferare di nuove baraccopoli e accampamenti di fortuna in diversi punti del parco.
Esempio evidente della situazione che denunciamo è il monumento "Osteria di Centocelle", situato nell’area del futuro parco a fianco di un autodemolitore su Via Casilina, di fronte alla nuova fermata della linea C della metropolitana. Tale monumento è di proprietà del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali e versa in uno stato di profondo degrado, eppure il Ministero, essendone proprietario, avrebbe il dovere di curare la sua conservazione, lo stesso dovere che hanno i privati di conservare i beni culturali vincolati.
Nel dar conto di una lettera che il Municipio Roma V, in data 21 gennaio 2016, ha scritto al Commissario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca e alla Direzione del Dipartimento politiche ambientali chiedendo chiarimenti sulla sospensione dei lavori del secondo stralcio, l’Assessore all’Ambiente del Municipio Roma V, inoltre, accenna ad un’ulteriore proroga della presenza delle attività di rottamazione all’interno del Parco, circostanza che renderebbe oltremodo difficile sperare nel recupero e nel rilancio dell’area, tanto atteso dai cittadini di questo quadrante di città
Il WWF Lazio – Gruppo Attivo Pigneto Prenestino torna pertanto a chiedere, per l’ennesima volta, che l’area in questione venga definitivamente riqualificata (cosa che i cittadini attendono ormai da oltre 20 anni), le attività incompatibili (autodemolitori, rimessaggi di roulotte, accampamenti vari) vengano delocalizzate e il Parco Archeologico di Centocelle realizzato nella sua interezza (120 ettari), come prevedeva il progetto originario per il quale, oltre 20 anni fa, si è lanciato addirittura un concorso internazionale di idee, purtroppo ad oggi disatteso, nonostante buona parte del territorio interessato sia già di proprietà comunale o pubblica.

Roma, 22.1.2016

WWF LAZIO – GRUPPO ATTIVO PIGNETO-PRENESTINO
(Stefano Gizzi)


Seguono alcune immagini scattate all’interno del parco nel corso dei nostri monitoraggi: 











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