martedì 5 maggio 2020

Programmazione degli sfalci e tutela dei valori naturalistici del Parco di Centocelle

Ieri, 4 maggio, abbiamo effettuato un sopralluogo nel Parco di Centocelle all'interno del quale non abbiamo mancato di rilevare la presenza delle ormai note criticità che da tempo lo affliggono, ma che pur potrebbero risolversi attraverso una serie di nterventi pianificati: rifiuti sparsi in vari punti, dovuti per lo più alla presenza di cassonetti oramai inadeguati a svolgere la loro funzione, scarico della fontanella ostruito che provoca l'allagamento della strada circostante. Con interventi, certo non particolarmente complessi, potrebbero risolversi le piccole ma pur presenti criticità rilevate sopra.
Ma con questo post vogliamo tornare su un aspetto che in questo periodo è sottoposto all'attenzione di tutti: la questione degli sfalci nell'area del Parco di Centocelle. Il Gruppo Pigneto Prenestino del WWF Roma e Area Metropolitana ha elaborato da tempo un documento (già in passato inoltrato a Municipio, Dipartimento tutela ambiente e Servizio giardini) con i suggerimenti volti a conciliare la manutenzione del verde del parco e la conseguente programmazione degli sfalci con la necessità di tutelare la biodiversità del sito e la fase riproduttiva della fauna che ci vive.

A nostro avviso è importante tener conto del fatto che il Parco di Centocelle non è un parco giardino come altre piccole aree verdi della città, ma un'area estesa che presenta importanti elementi e valori di naturalità che vanno tutelati. L'area del Parco di Centocelle è ricca di essenze botaniche che concorrono a creare un ecosistema vario e funzionale, che richiama la presenza di specie faunistiche che vi trovano riparo, vi si riproducono, vi svolgono funzioni utili al mantenimento di un equilibrio ecosistemico sano, che dispensa servizi a tutti, anche all'uomo. Ovviamente questo non significa che non debba esserci manutenzione del verde, tutt'altro, trovandosi infatti all'interno di un'area urbana, il parco deve poter essere fruito dai cittadini in sicurezza. Noi crediamo che si possano conciliare le due cose, ossia la tutela dei valori naturalistici dell'area e la fruizione della stessa da parte dei cittadini, attraverso una programmazione intelligente degli sfalci, i quali potrebbero essere più frequenti lungo le fasce di bordo e in prossimità del parcheggio (dove sono assenti le nidificazioni della fauna e dove più facilmente i cittadini possono fruire dei servizi del parco), per mantenere bassa la vegetazione in quei settori, sistemati quindi a giardino e resi fruibili in sicurezza dai cittadini; lasciando, allo stesso tempo, che nell'estesa area centrale del parco la vegetazione possa completare il suo ciclo biologico stagionale e consentire a fagiani, beccamoschini, cappellacce e altra fauna di completare la loro fase riproduttiva. Poi quando, in prossimità di giugno, la vegetazione una volta concluso il proprio ciclo vitale comincia a seccare, e quando le nidificazioni sono ormai avviate pressoché alla conclusione, procedere con lo sfalcio anche dell'area centrale, per impedire il ricorrente e rischioso fenomeno degli incendi estivi. 
Crediamo che con un pò di impegno e una gestione pianificata sia possibile gestire in questa maniera la manutenzione del verde all'interno di un parco urbano dove è importante conciliare la tutela dei valori naturalistici presenti (sia botanici che faunistici) con il diritto dei cittadini a frequentarlo in sicurezza.
Al link che segue si può scaricare e consultare il documento che abbiamo elaborato in proposito:


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