sabato 4 gennaio 2020

Criticità presenti nel Comprensorio storico-archeologico-naturalistico Tor Tre Teste, Mistica e Casa Calda 

Nel settore orientale della città di Roma compreso tra il GRA ad est, la Via Casilina a sud, la Via di Tor Tre Teste ad ovest e la via Prenestina a nord è presente il Comprensorio storico-archeologico-naturalistico Tor Tre Teste, Mistica e Casa Calda. 
Si tratta di uno degli ultimi lembi della Campagna romana ancora presente all’interno del GRA, caratterizzato dall’antico Acquedotto Alessandrino, da resti archeologici di età romana, da monumenti di età medievale come la Torre di Casa Calda ed il Muraccio di Rischiaro, e da antichi Casali, come il casale Oddone ed il casale della Tenuta della Mistica. 
Si tratta di un’area di grande importanza culturale e paesistica, riconosciuta dal Piano Territoriale Paesistico 15/9 Valle dell’Aniene adottato dalla Regione Lazio nel 1995, il quale la individua come zona di tutela integrale che conserva “in condizioni di sostanziale integrità ambientale il più rilevante valore ed interesse archeologico e storico-monumentale”. 
L’area presenta “un elevato valore paesistico che discende dall’integrazione di detti beni e il paesaggio agricolo circostante”. Pertanto in detta area “costituisce priorità assoluta la conservazione e la valorizzazione di dette emergenze archeologiche e storico-monumentali”. 
Anche il Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio adottato nel 2007 riconosce l’importanza di detta area, classificandola come Paesaggio dell’insediamento storico diffuso. L’intera area è stata tutelata nel 1995 con l’apposizione del vincolo archeologico, poi ridotto nella sua estensione areale nel 2015 a seguito dei ricorsi presentati da alcuni privati. 
Nel 2001 l’area è stata tutelata anche dal vincolo paesistico come “zona di interesse archeologico”. Tuttavia questo vincolo è stato annullato da una sentenza del TAR Lazio su ricorso presentato dal Comune di Roma. Una Convenzione tra privati ed il Comune di Roma approvata con Delibera Consiliare n. 79 del 18.4.2005 ha previsto la realizzazione e la consegna a Roma del Parco archeologico dell’Acquedotto Alessandrino esteso per circa 75 ha da cedere all’Amministrazione Comunale, nel quale vengono tutelati i valori storico-archeologici e paesistici presenti nell’area (Acquedotto Alessandrino, Muraccio del Rischiaro, Fosso di Tor Tre Teste). Questo parco non è stato fino ad oggi realizzato. 
In detta area lungo il Fosso di Tor Tre Teste nell’area compresa tra il fosso medesimo e via della Mistica si stanno recentemente sviluppando discariche di rifiuti ed insediamenti abusivi, tali da compromettere le caratteristiche culturali e paesistiche dell’area.
Non è tollerabile che le aree verdi urbane diventino delle discariche, con il carico di inquinamento sulle matrici ambientali che questo comporta ed i relativi costi e tempi biblici per le successive bonifiche. Nella fattispecie dell'area di Mistica, l'inquinamento prodotto dalla crescita incontrollata della discarica e dagli insediamenti abusivi è resa ancora più grave per la presenza nei suoi pressi di un corso d'acqua, il Fosso di Tor Tre Teste, e di un laghetto ricco di biodiversità, dove fino ad oggi sono state censite oltre cento specie di avifauna, alcune delle quali protette dalle direttive europee. 
Compito delle amministrazioni e delle istituzioni è di vigilare ed intervenire celermente affinché queste discariche e questi insediamenti abusivi nei parchi o nel perimetro delle aree verdi non si creino. Da diversi giorni anche all'interno del Parco di Centocelle abbiamo notato che si stanno di nuovo accumulando quantità importanti di rifiuti, nell'area del parcheggio. Auspichiamo un intervento rapido delle istituzioni preposte, e la risoluzione delle problematiche esposte.

Nessun commento:

Posta un commento