Al Segretariato Regionale del MIBAC per il Lazio
Via
di san Michele, 22. 00153
mbac-sr-laz@mailcert.beniculturali.it;
sr-laz@beniculturali.it
Al Segretariato Generale del MIBAC
Via del Collegio romano, 27 – 00186 Roma
Alla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di
Roma
Piazza dei Cinquecento, 67- 00185 Roma
sbap-rm@beniculturali.it
Alla Direzione Generale archeologia, Belle arti e paesaggio
Via di san Michele, 22-00153 Roma
dg-abap@beniculturali.it
Alla Direzione Generale archeologia, Belle arti e paesaggio
Servizio II – Scavi e tutela del patrimonio archeologico
Via di san Michele, 22 - 00153 Roma
dg-abap.servizio2@beniculturali.it
Alla Direzione Generale archeologia, Belle arti e paesaggio
Servizio V – Tutela del paesaggio
Via di san Michele, 22 - 00153 Roma
All’Ufficio Legislativo del MIBAC
Via del Collegio romano, 27 - 00186 Roma
All’Assessore Politiche del Territorio e Mobilità della Regione Lazio
Via del Giorgione 129- 00147 Roma
Alla Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità della
Regione Lazio
Area pianificazione paesistica e territoriale
Via del Giorgione 129 -00147 Roma
pianificazione_paesistica@regione.lazio.legalmail.it; mmanetti@regione.lazio.it
Con l’allegata nota del
25.5.2016 alcune Associazioni ambientaliste presenti nel territorio della
periferia orientale di Roma Capitale hanno segnalato la mancata registrazione
negli elaborati del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio (Tav. 24
B) di alcuni beni culturali ed ambientali presenti in detto territorio, tra cui
il sepolcro di Aquilio Regolo e l’adiacente villa romana, oggetto dei D.M.
25.10.1986 e D.M. 8.5.1990, la necropoli di età romana adiacente la fermata FS
Serenissima, tratti dell’antica della Via Collatina e dell’acquedotto Acqua
Vergine, ed il lago dell’ex Snia viscosa. E’ stata altresì segnalata la mancata
apposizione del vincolo di tutela archeologico sull’area della necropoli di età
romana adiacente alla fermata FS Serenissima, portata alla luce in occasione
dei lavori per la realizzazione della linea AV Roma-Napoli.
Con l’allegata nota prot.
MIBACT-SR LAZ SEGTEC 0006853 13/07/2016 il Segretariato Regionale del MIBACT
per il Lazio ha trasmesso copia del
verbale del 5.7.2016 del Tavolo Tecnico appositamente costituito, dal quale si
evince tra l’altro la conclusione dell’istruttoria per l’emanazione di un
vincolo di tutela sull’area interessata dalla suddetta necropoli di età romana
e dell’adiacente acquedotto romano dell’Acqua Virgo.
Con successiva nota del
4.4.2018, che pure si allega alla presente, le scriventi Associazioni hanno
chiesto di conoscere se detto vincolo sia stato effettivamente emanato e se i
beni culturali ed ambientali già indicati nella nota del 25.5.2016 siano stati
registrati negli elaborati (cartografie ed elenchi) del PTPR del Lazio. Nella
medesima nota sono stati altresì segnalati numerosi beni culturali presenti
nella periferia orientale di Roma capitale e tutelati da vincolo archeologico
ma che tuttavia non risultano essere registrati nella Tavola 25B e relativi
elenchi attinenti alla ricognizione e registrazione cartografica dei beni
paesistici.
Con nota prot. MIBACT-SR LAZ SEGTEC 0006773
del 14/08/2018, che si allega in copia,il Segretariato Regionale del MIBACT per
il Lazio ha comunicato che non risulta essere stato avviato l’iter procedurale
relativo all’apposizione di un vincolo di tutela ex parte II del D.L. 42/2004
sull’area archeologica della sopra richiamata necropoli.
Detta nota afferma altresì che i beni
tutelati da vincolo archeologico ex Lege 364/1009 ed ex Lege 1089/39
appartengono al “patrimonio culturale” di cui alla Parte II del D.L. 42/2004
(Codice dei Beni culturali e del paesaggio) e vengono riportati in modo
indicativo e non esaustivo nelle Tavole C del PTPR del Lazio e relativi
repertori. Detti elaborati si riferiscono ai beni del patrimonio culturale e naturale che “pur non appartenendo a termini di legge ai
beni paesistici, costituiscono la loro organica e sostanziale integrazione.
In tal modo la succitata notadel
14/08/2018il Segretariato Regionale del MIBACT per il Lazio afferma che le aree
interessate da vincoli archeologici ex Lege 364/1009 ed ex Lege 1089/39 non
sarebbero “zone di interesse archeologico” tutelate per legge dal vincolo
paesistico in base all’art. 142 del D.L.
42/2004.
A tale riguardo le scriventi Associazioni
sono costrette a segnalare l’infondatezza di tale asserzione, e le conseguenti
ricadute nella formazione del Piano Territoriale Paesistico della Regione
Lazio, anche alla luce di quanto affermato nell’allegata nota prot. MBAC-UDCM
LEGISLATIVO 0008562-06/05/2011 del 6.5.2011 dell’Ufficio Legislativo del MIBACT,
che pure si allega alla presente. Va altresì segnalato che detta nota del 6.5.2011
viene espressamente richiamata nella successiva Circolare n. 28 del 15.12.2011
del Servizio IV Tutela e Qualità del paesaggio del MIBACT, che pure si allega
alla presente.
Va comunque tenuto conto che negli elaborati
dei singoli PTP del Lazio, redatti, adottati ed approvati a seguito
dell’emanazione della Legge 431/1985 (Legge Galasso), le aree tutelate da
vincolo archeologico venivano regolarmente registrate e graficizzate come beni
tutelati da vincolo paesistico, come si evince dall’allegato stralcio
dell’elaborato E/1 del PTP 15 “Rilievo dei vincoli paesaggistici – Elenchi
allegati alle tavole”.
Pertanto le scriventi Associazioni con la
presente rinnovano le seguenti richieste:
1.
Registrazione
di tutti i beni tutelati ope legis già registrati nella Carta dell’Agro romano e
presenti nel territorio di Roma Capitalenegli elaborati del PTPR del Lazio
(Tavole B e relativi repertori).
2.
Registrazione del
lago ex Snia negli elaborati del PTPR del
Lazio (Tavole B e relativi repertori).
3.
Registrazione
di tutti i beni culturali tutelati da vincolo archeologico ex Lege 364/1009 ed
ex Lege 1089/39 negli elaborati del PTPR del Lazio (Tavole B e relativi
repertori).
4.
Completare la registrazione dei beni culturali tutelati
da vincolo archeologico ex Lege 364/1009 ed ex Lege 1089/39 negli elaborati del
PTPR del Lazio (Tavole C e relativi repertori).
La richiesta
di cui al precedente punto 4 deriva dalla necessità di poter disporre, soprattutto
da parte delle Amministrazioni degli Enti locali preposte al rilascio della
autorizzazioni urbanistico-edilizie a trasformare il territorio, di uno
strumento che permetta di conoscere con adeguata precisione i beni che
richiedono specifici nullaosta per le trasformazioni medesime.
In attesa di
ricevere un cortese riscontro alla presente nota, si ringrazia per l’attenzione
e si porgono distinti saluti.
WWF Roma e Area Metropolitana - Gruppo Pigneto Prenestino
(Stefano Gizzi)
Italia Nostra - Sezione di Roma
(Mirella Belvisi)
Nessun commento:
Posta un commento