Sabato 22 ottobre, alle 11.30, pianteremo due piccoli alberi al Parco di Centocelle: uno di Melograno (Punica granatum) e l'altro di Olmo (Ulmus minor).
Un gesto simbolico il cui scopo, oltre quello di provare a dotare il parco di una nuova pianta in più, è quello di sottolineare l'importanza della presenza degli alberi, soprattutto in città.
Un gesto simbolico il cui scopo, oltre quello di provare a dotare il parco di una nuova pianta in più, è quello di sottolineare l'importanza della presenza degli alberi, soprattutto in città.
Gli alberi, per creare le molecole del legno di cui sono costituiti, utilizzano l'acqua, l'energia del sole, e l'anidride carbonica (CO2) che sottraggono all'atmosfera, contribuendo così a combattere l'effetto serra responsabile dei cambiamenti climatici. Gli alberi inoltre ci forniscono ossigeno (O2) e assorbono le polveri sottili responsabili di inquinamento atmosferico e problemi per la salute dell'uomo. Infine riducono l'effetto isola di calore, particolarmente in città, abbassando le temperature. Per diminuire il calore causato dal cemento in un contesto fortemente urbanizzato, è importante creare delle zone ombreggiate, che possono essere più fresche di 7-8 gradi rispetto a quelle completamente soleggiate. Questa differenza influisce anche sui consumi energetici, grazie ad un minor ricorso all'aria condizionata, che si traduce in costi minori e meno emissioni nocive in atmosfera. Gli alberi creano ambienti più freschi grazie anche al processo di evapotraspirazione: per raffreddarsi espellono l'acqua che traggono dal terreno, la quale evaporando contribuisce a raffreddare l'area circostante. Basta apprezzare la differenza, in piena estate, tra le temperature delle aree urbanizzate e quelle delle zone boscate circostanti, per capire quanto sono importanti gli alberi sotto questo aspetto.
Il piccolo melograno che pianteremo sabato 22 ottobre, è una pianta arbustiva tipica degli areali temperati mediterranei, dove fa parte della macchia. Predilige ambienti caldo temperati anche se manifesta una discreta resistenza al freddo. È pianta eliofila da esposizione in pieno sole e si adatta a molti tipi di substrato, tollerando bene anche quelli calcarei. Evidenzia inoltre una buona resistenza alla siccità.
L'olmo è un albero deciduo appartenente alla famiglia delle Ulmaceae. Piuttosto longevo, può superare i 600 anni di età. Il suo habitat naturale è rappresentato da boschi e terreni incolti. Mostra una buona tolleranza al freddo e alla siccità. Produce dei frutti, le samare, molto graditi dagli uccelli.
Vi aspettiamo sabato 22 ottobre alle 11.30, al Parco di Centocelle (ingresso al civico 712 di via Casilina), per piantare insieme questo piccolo melograno. Un gesto di speranza che speriamo possa preludere alla rinascita del parco, tanto attesa dai cittadini.
L'olmo è un albero deciduo appartenente alla famiglia delle Ulmaceae. Piuttosto longevo, può superare i 600 anni di età. Il suo habitat naturale è rappresentato da boschi e terreni incolti. Mostra una buona tolleranza al freddo e alla siccità. Produce dei frutti, le samare, molto graditi dagli uccelli.
Vi aspettiamo sabato 22 ottobre alle 11.30, al Parco di Centocelle (ingresso al civico 712 di via Casilina), per piantare insieme questo piccolo melograno. Un gesto di speranza che speriamo possa preludere alla rinascita del parco, tanto attesa dai cittadini.
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