lunedì 11 luglio 2022

Incendio del 9 luglio a Centocelle: delocalizzare gli autodemolitori per completare il Parco e disinnescare una bomba ecologica

Sono 30 anni che si parla del Parco Archeologico di Centocelle, che si fanno bandi internazionali di progetti, pianificazioni urbanistiche che decadono dopo dieci anni, progetti e ancora progetti. Nell'area del Parco ci sono autodemolitori da 30 anni in attesa di essere trasferiti da un'area che dovrebbe essere tutelata da vincolo archeologico e paesistico. Ed invece il 9.7.2022, esattamente 30 anni dopo il D.M. del 9.7.1992 con cui tutta la parte settentrionale dell'ex aeroporto militare fu tutelata con vincolo archeologico con prescrizione di destinarla a parco, l'area è andata a fuoco investendo le discariche in superficie ed interrate e gli autodemolitori. Al posto di un parco pubblico una bomba ecologica. Il terribile incendio del 9 luglio ha devastato un territorio ricco di valori naturalistici e archeologici, estendendosi anche al vicino Pratone di Torre Spaccata e minacciando gravemente l'incolumità dei cittadini che vivono nei quartieri limitrofi, costringendo le autorità a disporre l'evacuazione di alcuni edifici e mettendo a rischio la salute pubblica con il rilascio di sostanze tossiche nell'aria. È arrivato il momento di delocalizzare gli autodemolitori, come richiesto da anni dal WWF e da tanti cittadini, e di riqualificare una delle più grandi aree verdi della Capitale.

Di seguito il testo del comunicato del WWF Roma sul gravissimo incendio:

10 luglio 2022 - Incendio a Centocelle dopo quelli del Pineto e tanti altri, cosa aspettiamo a rafforzare la tutela di parchi urbani e aree protette? Maggini: “Delocalizzare gli impianti di autodemolitori. Andare a fondo circa le cause che hanno favorito la diffusione degli incendi di queste ultime settimane nella Capitale”.

Un incendio di vaste proporzioni quello sviluppatosi ieri a Centocelle, partito dagli autodemolitori lì ancora presenti e che ha messo a rischio persone, abitazioni e preziosi lembi di natura come il Parco Archeologico di Centocelle e il cosiddetto Pratone di Torre Spaccata. “Una questione ancora aperta - dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana - quella degli autodemolitori a Centocelle, che ha mostrato in questa occasione di essere una vera e propria minaccia per la sicurezza della vita dei cittadini, delle loro abitazioni e di preziose aree verdi come il Parco Archeologico di Centocelle e il Pratone di Torre Spaccata. Occorre delocalizzare improrogabilmente gli autodemolitori, chiudendo definitivamente quelli abusivi ed alzando l’asticella, ad oggi troppo bassa, dei parametri che permettano la legittimità ad operare.

L'incendio di ieri a Centocelle

Si tratta di un’attività che può avere impatti importanti sotto il profilo ambientale e guardare al futuro significa aumentare quegli standard che possano garantire salute dell’ambiente e delle persone.” Ieri anche un ulteriore incendio nella Capitale, l’ennesimo di una lunga serie, forse come non mai nel cuore vivo della Capitale. “Occorre andare a fondo - aggiunge Maggini – riguardo le cause che hanno favorito la diffusione degli incendi di queste ultime settimane nella Capitale e certamente il WWF non farà mancare il proprio impegno, anche nelle aule di Tribunale.” Perseguire i responsabili di eventuali atti dolosi è parte del percorso che si rende necessario ma come chiede ormai da tempo il WWF, Roma può ambire ad essere Capitale Europea della Biodiversità. “Investire - conclude Maggini - nella maggiore tutela di aree naturali protette ed aree verdi delle quali la Città è fortunatamente ricca è un passo importante quanto ineludibile. Una tutela attiva significherebbe allontanare quelle minacce che potrebbero generare gravi rischi per la salute dei cittadini nonché per l’integrità del proprio patrimonio, favorirne la fruizione a tutti e dunque permettere di vigilare con continuità.”



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