lunedì 11 luglio 2016

Censimento avifauna nelle aree verdi del V Municipio di Roma e dintorni: elenchi aggiornati delle specie osservate nelle aree sottoposte a monitoraggio


Continua l’attività di monitoraggio e censimento della fauna e avifauna presente nelle aree verdi e nei parchi del territorio del V Municipio e di alcune aree limitrofe (Valle della Caffarella a sud, Parco della Cervelletta a nord). Scopo di questa attività è quello di conoscere, censire e monitorare la biodiversità e i valori naturalistici presenti nelle aree verdi del territorio, funzionale ad elaborare le necessarie azioni di tutela e valorizzazione delle suddette aree, sulle quali continuano ad insistere numerose criticità.  
La valutazione dei dati finora emersi circa la presenza delle specie di fauna, flora e avifauna censite, ci sta aiutando ad elaborare alcuni studi e ricerche sui corridoi (già esistenti o potenziali) in grado di mettere in connessione le aree di quella che possiamo concepire come la rete ecologica del territorio. Se per l’avifauna gli spostamenti tra le aree della rete sono, per ovvi motivi, più semplici, assai più complicato è il discorso per gli spostamenti della fauna (vedi post sulle volpi al Parco di Centocelle). 
Sempre grazie alla valutazione dei dati emersi fino ad oggi, risulta molto importante la presenza sul territorio di un’area umida come quella rappresentata dal Lago ex Snia (per il quale sosteniamo la richiesta di istituzione del vincolo di Monumento naturale, promossa dal Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie), vera e propria oasi di biodiversità, nella quale sono state censite finora ben 69 specie di avifauna, tra cui 3 specie protette dalla Direttiva Uccelli dell’Unione Europea (il Martin pescatore, la Sgarza ciuffetto e il Falco pellegrino), ma anche importanti indicatori di qualità biologica quali ad esempio le lucciole (Lampyris noctiluca) e varie specie di libellule. Sempre nell’area del Lago ex Snia abbiamo documentato la presenza di una volpe (1 febbraio 2015), e diversi esemplari di ricci, biacchi e gechi all’interno del Parco delle Energie. Diverse volpi le abbiamo avvistate anche all’interno dell’area della Valle della Caffarella (importante corridoio ecologico che dall’area dei Castelli Romani pressoché ininterrotto arriva in prossimità del centro di Roma), e la loro presenza ci è stata più volte segnalata anche all’interno del Parco di Centocelle (per ora abbiamo acquisito un documento fotografico che ne attesta la presenza, in prossimità dell’area del parco, nel 2001).
Sempre in riferimento al Parco di Centocelle, abbiamo osservato alcune specie di avifauna interessanti, in particolare quelle legate agli ambienti “steppici”, quali ad esempio le Cappellacce (specie considerata in diminuzione a livello europeo, presenti all’interno di quest’area in tutti i periodi dell’anno), i Saltimpali (specie in forte diminuzione a Roma dopo le nevicate del 2012) e alcune specie di passo quali gli Strillozzi e gli Stiaccini. Presenti, in inverno, anche le Pavoncelle, che frequentano anche l’area della Tenuta della Mistica. L'area del Parco di Centocelle è particolarmente importante, in quanto dalla sua piena realizzazione (ad oggi sono stati realizzati soltanto 33 ettari su 120) dipende la riqualificazione ambientale della periferia orientale della città. Particolarmente urgente è la delocalizzazione degli autodemolitori e di tutte le attività incompatibili. I fagiani sono presenti in gran numero in quasi tutte le aree monitorate (con l’eccezione di Villa Gordiani).
Un altro sito che monitoriamo in maniera costante, è quello relativo all’area verde compresa tra via Beniamino Costantini e via Orazio Pierozzi. Si tratta di un’area di circa 1 ettaro e mezzo dove era prevista la costruzione di due palazzine di edilizia popolare, come previsto dal Piano Particolareggiato Quadraro SDO. Nel corso di scavi e sondaggi archeologici preliminari, effettuati nel 2013, emersero quelli che, con tutta probabilità, sono manufatti d’età romana (vasche o cisterne). Da allora i lavori sono interrotti, e nel giro di poco tempo la natura ha rapidamente riconquistato i propri spazi, tanto che oggi l’area si presenta completamente ricoperta da una fitta vegetazione spontanea, che ha favorito lo sviluppo di un ecosistema ricco e variegato. Dal sottosuolo è fuoriuscita dell’acqua che, riempendo le cisterne e i manufatti antichi affiorati durante gli scavi, ha portato alla creazione di piccole aree umide, nelle quali in più occasioni sono stati osservati e fotografati i Germani reali. Documentata anche la presenza di almeno 3 esemplari di Gheppio, oltre a numerose altre specie di passeriformi, columbiformi e psittaciformi. Sopra questo sito passa anche uno dei corridoi utilizzati dall’avifauna per spostarsi tra le aree verdi della rete ecologica di questo settore di città, come ci è capitato di osservare in più occasioni nel corso dei monitoraggi.
Area verde di via Beniamino Costantini
L’area di via Beniamino Costantini, nota anche come Vigne Alessandrine, ricade all’interno del perimetro del Comprensorio archeologico “Ad duas lauros”, tutelato come “zona di interesse archeologico” dal vincolo paesistico apposto con D.M. 21.10.1995. Il PTP regionale classifica l’area in questione come paesaggio naturale di continuità, pertanto con significative limitazioni alle trasformazioni urbanistico-edilizie (Tavola A 24 Foglio 374).
Nelle ultime settimane abbiamo esteso l’attività di monitoraggio anche al Parco di Tor Tre Teste/Casa Calda, cosicché ora tutta l’area del comprensorio Mistica/Tor Tre Teste/Casa Calda risulta monitorata. Si tratta di un’area per la quale, insieme ad altre associazioni ambientaliste e comitati locali, abbiamo chiesto l’apposizione dei vincoli di tutela. All’interno del Parco Palatucci/Tor Tre Teste è presente l’omonimo lago, che recentemente ha rischiato di prosciugarsi per la rottura di una pompa, problematica fortunatamente risolta grazie all’intervento dell’ENPA. Pur trattandosi di una piccola area umida artificiale, è emersa chiaramente la capacità di quest’ultima di attirare specie anche meno comuni (documentata la presenza periodica di un Airone cenerino, segnalata persino la presenza occasionale del Tarabuso). Vi nidificano inoltre le Gallinelle d’acqua e alcuni ibridi di anatra (anatre germanate). Sono presenti al suo interno anche alcuni piccoli pesciolini (sovente predati dai Gabbiani comuni), forse Gambusie, introdotte nei primi anni del 900 nelle campagne romane per bonificare i fossi dalle zanzare. Purtroppo in questo laghetto sono state rilasciate numerose tartarughe acquatiche alloctone (rilasci proibiti per legge), responsabili della progressiva scomparsa di molte specie acquatiche autoctone, in grado di predare anche i pulli delle Gallinelle d’acqua nidificanti.
Per concludere, i file excel che seguono (aggiornati in tempo reale), scaricabili ai link sotto, elencano le specie di avifauna che abbiamo osservato fino ad oggi in ciascuna delle aree sottoposte a monitoraggio:







Avifauna Parco della Cervelletta

Nessun commento:

Posta un commento