Il settore orientale della periferia romana, come del resto tutta la
periferia della Capitale, è caratterizzato al tempo stesso da un fitto tessuto
urbano densamente popolato e povero di verde pubblico e servizi, da un elevato
livello di inquinamento atmosferico dovuto al traffico veicolare, da un
notevole grado di impermeabilizzazione del suolo con pesanti ricadute sul
microclima locale (sovratemperature nei mesi estivi). Questo settore è comunque
caratterizzato dalla presenza di beni culturali ed ambientali di notevole
importanza sopravvissuti ad uno sviluppo urbanistico della città disordinato ed
irrispettoso del patrimonio culturale ed ambientale.
Le aree ancora non edificate del settore orientale della città presentano infatti
un patrimonio immenso di beni ambientali e culturali, costituendo gli ultimi
lembi di quello che era l’agro romano. La tutela e la salvaguardia di questo
patrimonio si lega quindi alla necessità della riqualificazione ambientale del
settore orientale della città.
Nel territorio del Municipio Roma 5 è presente il Comprensorio archeologico “Ad duas lauros”, perimetrato e tutelato
da vincolo paesistico come zona di interesse archeologico dal D.M. 21.10.1995,
e che si estende dal Torrione a Piazzale Prenestino fino a comprendere il Parco
archeologico di Centocelle, riguardando l’area dell’ex Snia Viscosa, la Villa
dei Gordiani, l’area del Comprensorio Casilino SDO, l’Acquedotto Alessandrino a
Torpignattara e la Batteria di Porta Furba. Nei riguardi di detto Comprensorio
questa Associazione ha redatto un Dossier aggiornato al 2015 e consultabile sul
sito:
La salvaguardia e la valorizzazione di questo patrimonio
ambientale e culturale è l’occasione per riqualificare l’intero settore
urbanistico, attraverso la realizzazione di vasti parchi urbani che
interrompano la continuità di tessuto edificato che si estende dal centro
storico della città fino alle più lontane periferie oltre il Grande Raccordo
Anulare. La realizzazione di detti parchi permetterebbe infatti di migliorare
la qualità dell’aria e le condizioni microclimatiche, nonché di realizzare una
rete ecologica attraverso corridoi che connettano le aree verdi comprese nel
Comprensorio archeologico Ad Duas Lauros tra loro e con la Riserva dell’Aniene
a Nord e il Parco Regionale dell’Appia Antica a Sud, così come peraltro pevisto
dal vigente PRG negli elaborati relativi alla Rete Ecologica.
Importante anche il ruolo che questo sistema di aree
protette potrebbe svolgere sotto il profilo sociale-fruitivo-educativo in
particolare nei confronti delle giovani generazioni (si veda la tematica del
cosiddetto “deficit di natura” di bambini e ragazzi che vivono in contesti
urbani). Ai fini della valorizzazione delle aree della rete ecologica sopra
citata, questa associazione ha portato avanti, negli ultimi anni, vari progetti
e attività, tra le quali quelle relative al censimento e monitoraggio delle
specie di fauna, avifauna e flora che vivono all’interno di queste aree, e che
concorrono ad accrescere il valore complessivo del patrimonio naturalistico del
territorio. I dati scaturiti da queste nostre ricerche, effettuate sul campo,
sono conservati nei nostri archivi, reperibili nei nostri canali telematici
(http://wwfpignetoprenestino.blogspot.it) e a disposizione del pubblico, per qualsiasi
tipo di consultazione o approfondimento (sia di natura scientifica, che
conoscitiva). In sintesi, per la sola parte relativa al censimento ornitologico,
abbiamo osservato 76 specie di avifauna (delle quali 3 protette dalla Direttiva
Uccelli: Martin pescatore, Falco pellegrino e Sgarza ciuffetto) nell’area del
Lago ex Snia e Parco delle Energie, 48 specie nell’area del Comprensorio
Mistica/Tor Tre Teste/Casa Calda, 46 specie a Villa De Sanctis, 45 specie al
Parco Archeologico di Centocelle.
La necessità della riqualificazione ambientale della
città è stata riconosciuta fin dalla fine degli anni ottanta, e si è
concretizzata nella Legge 396/1990 detta
Legge per Roma capitale, la quale ha prescritto l’impiego delle aree
dell’ex Sistema Direzionale Orientale ai fini di una riqualificazione ambientale
del settore orientale della periferia cittadina.
Il Progetto
Direttore SDO, redatto ed approvato
dal Comune di Roma nel 1995, ha così definito le linee guida per la stesura dei
Piani Particolareggiati presenti nelle aree SDO: Pietralata, Tiburtino,
Casilino e Centocelle.
Parco dell'oblio |
Il Piano Particolareggiato Tiburtino SDO approvato nel 2002 riguarda sia il
territorio del Municipio 4 che quello del Municipio 5, separati da un confine costituito dalla linea
ferroviaria Roma-Tivoli. Detto Piano Particolareggiato prevede la realizzazione
del Parco Archeologico Tiburtino, la
cui area si estende nell’area di Casalbruciato tra la via Tiburtina a nord ed
il tratto urbano dell’autostrada A 24 a sud. Il progetto unitario di detto
parco è stato approvato dal Comune di Roma con D.G.C. n. 749 del 25.11.2003.
Sebbene ampie porzioni di detto parco siano già state espropriate, detto parco
non è stato tuttavia fino ad oggi realizzato. Inoltre il Piano
Particolareggiato Tiburtino SDO prevede la realizzazione di un vasto parco nel
territorio del Municipio 5 e che comprende l’ex Snia Viscosa e le aree a est di
Via di Portonaccio fino a Via Attilio Hortis. Infatti il Comune di Roma con
D.G.C. n. 533 del 9.9.2003 ha approvato la realizzazione del Progetto unitario del Parco Prenestino ex
Snia Viscosa, il che ha portato all’esproprio di un’area su Via di
Portonaccio, in corrispondenza della parte orientale del lago ex snia. Anche
questo parco non è stato tuttavia mai realizzato. Eppure sia il Parco archeologico tiburtino-collatino che il Parco Prenestino
ex snia viscosa sono stati definiti dalla Legge per Roma Capitale “opere di
preminente interesse nazionale”. Il Piano Particolareggiato Tiburtino SDO prevede inoltre
la realizzazione della parte più occidentale del Parco Collatino-Tor Sapienza
che si estende nel territorio del Municipio Roma 4 da Casalbertone ad ovest
fino alla Cervelletta nella Riserva Naturale dell’Aniene ad est, su ambo i lati
del tratto urbano della Autostrada A 24.In questa parte occidentale del Parco Collatino – Tor Sapienza ampie
porzioni di territorio risultano essere già di proprietà di Roma Capitale, in
quanto messe a disposizione da TAV-RFI come compensazione dei disagi arrecati
al territorio per la realizzazione della linea AV Roma-Napoli. Ulteriori aree
sono già in carico a Roma Capitale nel tratto tra via dei Fiorentini e la
Cervelletta. Tuttavia, sebbene anche notevoli somme siano state messe a
disposizione di Roma Capitale da parte di RFI, anche il Parco Collatino -
Torsapienza non è stato fino ad oggi realizzato.
A sud della via Prenestina è presente il Comprensorio Casilino SDO, compreso tra
via Prenestina a nord e Via Casilina a sud, il quale, con i suoi 100 ettari non
ancora edificati, costituisce l’ultima occasione per avvicinare la dotazione minima
di verde pubblico dei quartieri circostanti agli standard di verde pubblico procapite
(i famosi 9 mq di verde attrezzato di quartiere per abitante prescritti dal
D.I. 1444 del 1.3.1968). Questo Comprensorio è stato pianificato dal Comune di
Roma con il Piano Particolareggiato Casilino SDO adottato con DC 148 del 21.10.2002,
il quale ha previsto la destinazione a verde pubblico di ben 90 ettari.
Tuttavia a oltre 15 anni di distanza detto strumento urbanistico non ha ancora
concluso il suo iter amministrativo con l’approvazione da parte della Regione
Lazio.
Parco Archeologico di Centocelle |
A sud della Via Casilina è presente l’area dell’ex aeroporto di Centocelle,
oggetto del Piano Particolareggiato del Subcomprensorio Centocelle SDO approvato
nel 2006. E’ prevista la realizzazione del Parco
archeologico di Centocelle, esteso per 126 ettari. La maggior parte di questi
ettari sono stati ceduti dal Demanio militare al Comune di Roma proprio per
permettere la realizzazione del parco, anch’esso ritenuta dalla Legge per Roma
Capitale “opera di preminente interesse nazionale”. Fino ad oggi è stato tuttavia
realizzato solo il primo stralcio di parco sulla via Casilina, esteso per soli
33 ettari. I lavori per il secondo stralcio, esteso su ulteriori 18 ettari,
sebbene finanziati ed appaltati, non sono mai partiti. Sull’area del futuro
parco insistono attività economiche non compatibili, come numerosi
autodemolitori che lavorano da oltre 30 anni con autorizzazioni provvisorie in
attesa della necessaria delocalizzazione.
Ad est del Parco di Centocelle, al di la di Viale Togliatti
nel territorio del Municipio Roma 6, si estende l’area del Subcomprensorio
Torre Spaccata SDO, ricca di un patrimonio culturale di età preistorica, romana
e medievale, ancora privo delle necessarie tutele. Si tratta di un elemento
importantissimo della rete ecologica del territorio, su cui insiste la
previsione di 600.000 metri cubi di nuovi edifici.
Mistica |
Infine nel
territorio del Municipio 5 è presente anche, tra Via di Tor Tre Teste ad ovest ed
il GRA ad est, e tra la Via Prenestina a nord e la Via Casilina a sud il Comprensorio storico-archeologico del Fosso
di Tor Tre Teste, di Mistica e di Casa Calda, attraversato dai resti
dell’Acquedotto Alessandrino e ricco di beni ambientali, storici ed
archeologici. La necessità di tutelare questo Comprensorio è stata
riconosciuta da più decreti del Mibact che hanno apposto sia il vincolo
archeologico che quello paesistico sull’area. Tuttavia i ricorsi presentati da
privati ed addirittura dal Comune di Roma hanno di fatto privato l’intero
Comprensorio della necessaria tutela. Lo stesso Piano
Territoriale Paesistico della Regione Lazio classifica ampi settori del
territorio in questione come zone naturali, zone naturali di continuità e zone
di insediamento storico diffuso, riconoscendone così la necessità della tutela.
Questa tutela non è tuttavia sempre garantita per la mancata apposizione di
vincoli paesistici e/o archeologici e per le contestuali previsioni
urbanistiche vigenti.
Dobbiamo purtroppo infine constatare come sia la Legge per Roma Capitale
del 1990, così come l’impiego delle aree ex SDO, e così come anche le
compensazioni TAV sono state fino ad oggi occasioni mancate per la
realizzazione di parchi pubblici e quindi per la riqualificazione ambientale
della periferia orientale della città di Roma.
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