Il 9 marzo 2016 su disposizione della Procura
della Repubblica sono stati apposti i sigilli al supermercato LIDL di via Acqua
Bullicante, aperto da pochi giorni. Il sequestro, con facoltà d’uso, è stato
disposto per presunta illegittimità del permesso di costruire ex art. 44 del d.p.r. 380/01 e art. 323 C.P. e
riguarda un progetto edilizio sulla cui regolarità, sin dall’inizio, sono stati
espressi dubbi da comitati, associazioni e cittadini riuniti nel Coordinamento
No Cemento a Roma Est, che ha promosso una intensa mobilitazione nei mesi
scorsi. Il WWF Lazio – Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino ha manifestato le
proprie perplessità sulla realizzazione del supermercato con le note del
20.5.2015, 10.6.2015, 27.7.2015 e 6.11.2015 indirizzate alle Istituzioni
competenti e sottoscritte da numerosi comitati e associazioni ambientaliste.
La vicenda Lidl, con le sue conseguenze in
termini di consumo di suolo e di aumento del traffico in un’area già
pesantemente cementificata e inquinata è potuta avvenire perché, al di là delle
irregolarità nella procedura per il rilascio della concessione a costruire e
della forzatura per l'esclusione dell'area dal vincolo "Ad duas
lauros" di cui al D.M. 21.10.1995, il Comune di Roma non provvede da oltre
20 anni a dotare il Comprensorio Casilino SDO, nel quale si trova l’area
interessata, di pianificazione urbanistica. In verità un Piano Particolareggiato
Casilino SDO è stato approvato dal Comune di Roma nel 2002, ma poi non è stato
trasmesso alla Regione Lazio per la necessaria approvazione. Sarà stato perché
destinava 96 ettari di terreno a parco pubbllico? In pratica i 136 ettari del
Comprensorio casilino SDO, compresi tra Via Prenestina, Via dei Gordiani, Via
Casilina e Via dell'Acqua Bullicante sono l'unica area del Comune di Roma, e
forse del Lazio, ad essere rimasta senza pianificazione urbanistica. Eppure si
tratta di un'area in gran parte tutelata dal vincolo paesistico "Ad duas
lauros" ed in parte tutelata dal vincolo archeologico
"Torpignattara".
L’impegno
del WWF è per fermare il consumo di suolo e riqualificare la città esistente.
In un’area urbana con densità abitativa tra le più alte d’Italia, con elevatissima
impermeabilizzazione del suolo con gravi ricadute sul microclima, con
elevatissimi livelli di inquinamento atmosferico, con gravissime carenze di
verde pubblico procapite, qualunque trasformazione delle aree ricadenti
all’interno del Comprensorio Casilino SDO deve avvenire in conformità ad una
pianificazione urbanistica rispettosa dei beni ambientali e culturali presenti
e finalizzata alla riqualificazione ambientale dei quartieri circostanti,
dotandoli del verde pubblico di cui oggi sono carenti. Questa posizione
è stata assunta anche dal Consiglio del Municipio Roma V all’unanimità con la
Risoluzione n. 15 del 3.8.2015.
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