Il settore orientale della periferia romana, come del
resto tutta la periferia della Capitale, è caratterizzato al tempo stesso da un
fitto tessuto urbano densamente popolato e povero di verde e servizi, da un
elevato livello di inquinamento atmosferico dovuto al traffico veicolare, da un
notevole grado di impermeabilizzazione del suolo con pesanti ricadute sul
microclima locale (sovratemperature nei mesi estivi), e dalla presenza di beni
culturali ed ambientali di notevole importanza.
La salvaguardia e la valorizzazione di questi beni è
l’occasione per riqualificare l’intero settore urbanistico, attraverso la
realizzazione di vasti parchi urbani che interrompano la continuità di tessuto
edificato che si estende dal centro storico della città fino alle più lontane
periferie oltre il Grande Raccordo Anulare. La realizzazione di detti parchi
permetterebbe di migliorare la qualità dell’aria e le condizioni
microclimatiche, di realizzare una rete ecologica attraverso corridoi che
connettano le aree verdi comprese nel Comprensorio archeologico Ad Duas Lauros
tra loro e con la Riserva
dell’Aniene a Nord e il Parco Regionale dell’Appia Antica a Sud. Importante
anche il ruolo che questo sistema di aree protette potrebbe svolgere sotto il
profilo sociale-fruitivo-educativo in particolare nei confronti delle giovani
generazioni (si veda la tematica del cosiddetto “deficit di natura” di bambini
e ragazzi che vivono in contesti urbani). Ai fini della valorizzazione delle
aree della rete ecologica sopra citata, questa associazione ha portato avanti,
negli ultimi anni, vari progetti e attività, tra le quali quelle relative al
censimento e monitoraggio delle specie di fauna, avifauna e flora che vivono
all’interno di queste aree, e che concorrono ad accrescere il valore complessivo
del patrimonio naturalistico del territorio. I dati scaturiti da queste nostre
ricerche, effettuate sul campo, sono conservati nei nostri archivi, reperibili
nei nostri canali telematici (http://wwfpignetoprenestino.blogspot.it) e a
disposizione del pubblico, per qualsiasi tipo di consultazione o
approfondimento (sia di natura scientifica, che conoscitiva). In sintesi, per
la sola parte relativa al censimento ornitologico, abbiamo osservato 69 specie
di avifauna (delle quali 3 protette dalla Direttiva Uccelli: Martin pescatore,
Falco pellegrino e Sgarza ciuffetto) nell’area del Lago ex Snia e Parco delle
Energie, 43 specie a Villa De Sanctis, 40 specie al Parco di Centocelle, 40
specie nell’area della Tenuta della Mistica (nelle ultime due aree menzionate
il monitoraggio è iniziato in tempi recenti, pertanto i dati sono ancora
parziali e suscettibili di significativi incrementi).
La riqualificazione ambientale del territorio del
Municipio Roma V è offerta da due tipi di strumenti.
II primo strumento è la presenza del Comprensorio archeologico “Ad duas lauros”, perimetrato e tutelato
da vincolo paesistico come zona di interesse archeologico dal D.M. 21.10.1995,
e che si estende dal Torrione a Piazzale Prenestino fino al Parco archeologico
di Centocelle, comprendendo l’area dell’ex Snia Viscosa, la Villa dei Gordiani, l’area del
Comprensorio Casilino SDO, l’Acquedotto Alessandrino a Torpignattara e la Batteria di Porta Furba.
Il secondo strumento è dato dalla presenza delle aree SDO, i cui Comprensori Tiburtino,
Casilino e Centocelle interessano direttamente il territorio del Municipio V.
La realizzazione delle opere interne a detti Comprensori
SDO è stata definita di preminente interesse nazionale dalla Legge per Roma
Capitale 396/1990, ed il Progetto Direttore SDO del 1995 ha dettato le linee
guida per la pianificazione urbanistica dei Comprensori SDO, finalizzata alla
riqualificazione ambientale del territorio.
Il Piano Particolareggiato Tiburtino SDO prevede la
realizzazione di un vasto parco a sud della linea ferroviaria che comprende
l’ex Snia Viscosa e le aree a est di Via di Portonaccio fino a Via Attilio Hortis.
A tale riguardo va ricordato che il Comune di Roma con D.G.C. n. 533 del 9.9.2003
ha approvato la realizzazione del Progetto unitario del Parco Prenestino ex
Snia Viscosa, che ha portato all’esproprio di un’area su Via di Portonaccio, ma
che poi non è stato mai realizzato.
Il Piano Particolareggiato Centocelle SDO prevede la
realizzazione del parco archeologico di Centocelle, che si estende in larga
misura su aree già di proprietà comunale e pubblica. L’area del futuro Parco,
che dovrebbe essere tutelata anche da diversi vincoli archeologici, è tuttavia
interessata dalla presenza di attività non compatibili quali autodemolitori,
rimessaggi di automezzi, ecc., che il Comune di Roma non riesce a
delocalizzare.
Invece il Piano Particolareggiato Casilino SDO, riguardante
l’area compresa tra Via Prenestina e Via Casilina e tra Via dell’Acqua Bullicante
e Viale della Primavera, interessa un’area estesa per 143 ettari di cui oltre
100 non edificati ed è d’importanza cruciale per dotare i quartieri limitrofi
del verde pubblico di cui sono carenti. Il Comune di Roma ha approvato nel 2002
un Piano Particolareggiato che destinava 96 ettari a verde
pubblico, ma poi non l’ha mai trasmesso alla Regione Lazio per la necessaria
approvazione. Di conseguenza oggi quest’area, nonostante la presenza di
importantissimi beni culturali e ambientali, risulta essere l’unica parte del
Comune di Roma, e forse dell’intero Lazio, ad essere priva di destinazione
urbanistica.
Nel territorio del Municipio Roma V è presente poi, tra
Via di Tor Tre Teste ed il GRA il comprensorio del Fosso di Tor Tre Teste, di
Mistica e di Casa Calda, attraversato dai resti dell’Acquedotto Alessandrino e
ricco di beni ambientali, storici ed archeologici. Questo polmone verde va
salvaguardato dal rischio di stravolgimenti urbanistici non compatibili con la
sua tutela.
Infine a nord della linea ferroviaria Roma-Tivoli, che
segna il confine tra il Municipio V ed il Municipio IV, è presente all’interno
del Comprensorio Tiburtino SDO l’area del Parco archeologico
Tiburtino-Collatino, il cui progetto unitario è stato approvato dal Comune di
Roma con D.G.C. n. 749 del 25.11.2003. Sebbene ampie porzioni di detto parco
siano già di proprietà comunale, e sebbene per la realizzazione del parco
risultino essere state rese disponibili da parte di TAV delle somme di denaro
come compensazione per le opere connesse all’alta velocità ferroviaria, detto
parco fino ad oggi non è stato realizzato.
Questa Associazione chiede pertanto ai candidati al
Consiglio del Municipio Roma V un impegno per fermare il consumo di suolo e per
la riqualificazione della città esistente, attraverso la difesa e la
valorizzazione dei beni ambientali e culturali presenti e la realizzazione dei
parchi pubblici già previsti o da prevedere, anche in coerenza con le
Risoluzioni già adottate all’unanimità nella passata Consiliatura.
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