I due incendi di ieri 22 giugno 2017, al Parco
Archeologico di Centocelle, impongono la necessità di adottare misure
minime di prevenzione, consistenti almeno nello sfalcio
dell’erba nelle aree di proprietà del Comune di Roma seguendo i criteri e le indicazioni puntuali che abbiamo di recente elaborato per l'area del parco.
Come abbiamo infatti chiaramente espresso in
più occasioni, mettendolo anche per iscritto in un documento che abbiamo
inoltrato al Servizio Giardini, gli sfalci si possono effettuare nel
pieno rispetto dei valori naturalistici e della biodiversità del parco,
il quale come abbiamo rilevato grazie ai monitoraggi naturalistici
effettuati a partire dal 2015 è arricchito dalla presenza di numerose
specie di avifauna, alcune delle quali nidificanti proprio nell'erba
alta, e da essenze vegetali tipiche del paesaggio e del patrimonio
naturalistico della campagna romana. Un intervento efficace, in grado di
ridurre molto il rischio incendi, è quello di creare delle fasce taglia
fuoco, ossia di sfalciare l'erba o lungo le fasce perimetrali delle
aree prative del parco, oppure in maniera tale da interrompere la
continuità dell'erba, così da determinare, in caso di incendio, un
impatto più limitato che non finisca per estendersi all'intero parco,
con il rischio di coinvolgere, come già spesso accaduto, insediamenti di
fortuna (con grave rischio per l'incolumità delle persone), discariche
abusive, autodemolitori, cosa che, in particolare in quest'ultimo caso,
creerebbe una situazione di grave pericolo anche per le sostanze che si
sprigionerebbero qualora una tale mole e tipologia di materiali prendesse fuoco.
I
tre incendi sviluppatisi nel corso dell’agosto 2016 e quelli di ieri
hanno peraltro evidenziato delle difficoltà da parte dei Vigili del
Fuoco e della Protezione Civile nello spegnimento degli stessi, causate
tra l’altro
dalle limitate vie di accesso alle aree interessate dagli incendi e
dall’assenza di una rete idrica. A tal proposito, sarebbe sufficiente
installare alcuni idranti all'interno del parco, per consentire alle
autobotti un rapido rifornimento, il che abbatterebbe in maniera
significativa i tempi per lo spegnimento degli incendi, e impedirebbe
che gli stessi assumano proporzioni serie e distruttive.
Al
fine di prevenire subito il rischio di nuovi incendi, in particolare in
questo periodo di alte temperature e prolungata siccità, è necessario
che il Comune di Roma provveda con immediatezza almeno allo sfalcio
dell’erba in tutte le aree
di sua proprietà, nel rispetto delle indicazioni che forniamo nel
documento già citato sugli sfalci, rimuovendo contestualmente dal terreno l’erba tagliata.
Nella piantina inserita sotto sono indicate le aree relative al primo stralcio già realizzato (perimetro colore verde), al secondo stralcio già finanziato ma non ancora realizzato (perimetro colore azzurro) e al terzo stralcio (perimetro colore giallo) non ancora finanziato né realizzato. Le aree di proprietà del Comune di Roma presentano un perimetro di colore rosa, mentre quelle in carico al Dipartimento Tutela Ambiente, rappresentate dal perimetro colore arancione, riguardano il primo stralcio e le aree a nord del canalone su via Casilina e su via di Centocelle.
Nella piantina inserita sotto sono indicate le aree relative al primo stralcio già realizzato (perimetro colore verde), al secondo stralcio già finanziato ma non ancora realizzato (perimetro colore azzurro) e al terzo stralcio (perimetro colore giallo) non ancora finanziato né realizzato. Le aree di proprietà del Comune di Roma presentano un perimetro di colore rosa, mentre quelle in carico al Dipartimento Tutela Ambiente, rappresentate dal perimetro colore arancione, riguardano il primo stralcio e le aree a nord del canalone su via Casilina e su via di Centocelle.
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