Nel territorio del Municipio V del Comune di Roma,
compreso tra Porta Maggiore, Via Casilina, il GRA e Via Prenestina, è presente
l’area del Comprensorio Casilino SDO,
uno dei quattro comprensori del Sistema Direzionale Orientale assieme a
Pietralata, Tiburtino e Centocelle-Torre Spaccata-Quadraro. Il Comprensorio
casilino SDO è ubicato tra Via Prenestina, Viale della Primavera, Via Casilina
e Via dell’Acqua Bullicante, e si estende per 136 ettari, di cui 111
non edificati.
Si tratta di un’area presente in un settore urbano con la densità abitativa più alta di Roma (16.000
abitanti al Kmq), con elevatissimi livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, con elevati livelli di impermeabilizzazione del suolo con
ricadute sul clima locale, e con una
dotazione di verde pubblico ben lontana dagli standard urbanistici (solo 4
mq procapite contro il minimo di 9 mq previsto per legge).
Pertanto il Progetto
Direttore SDO del 1995 ha destinato l’area del Comprensorio alla riqualificazione
ambientale dei quartieri circostanti e dell’intera periferia orientale, da
conseguire attraverso un Piano Particolareggiato, che tuttavia il
Comune di Roma fino ad oggi non ha adottato e fatto approvare dalla Regione
Lazio.
Il Progetto Direttore SDO ha riconosciuto altresì il
valore culturale ed ambientale del Comprensorio Casilino SDO, confermato dal vincolo archeologico “Torpignattara”
che dal 1994 tutela la parte meridionale del Comprensorio tra Via Labico e Via
Casilina, e dall’ampio vincolo
Paesistico “Ad Duas Lauros” apposto con D.M. 21.10.1995.
Peraltro la stessa Regione Lazio, nel Piano Paesistico
Territoriale del Lazio, individua all’interno del Comprensorio Casilino SDO
ampie aree di “paesaggio naturale di
continuità”, oggetto di specifica normativa di tutela.
Nonostante l’esigenza di riqualificare la città esistente
e di fermare il consumo di suolo, il Comune di Roma non avvia il necessario
processo di pianificazione del Comprensorio attraverso la stesura, l’adozione e
l’approvazione del Piano Particolareggiato Casilino SDO, e lascia quindi l’area
priva di pianificazione urbanistica. Lo stesso Comune rilascia invece concessioni a costruire edifici all’interno
del Comprensorio, come nei casi del Piano di Zona A8 Casilino bis in
prossimità di Viale Telese nel 2013 e, recentemente, di un supermercato con annessi parcheggi su Via di San Vito – Via dell’Acqua
Bullicante.
Per quanto riguarda il progetto del supermercato, va
sottolineato che l’area interessata risulta ricadere all’interno del perimetro
del vincolo “Ad duas lauros” apposto con D.M. 21.10.1995, così come viene
descritto esplicitamente nel testo del D.M. medesimo, che elenca una ad una le
strade che delimitano il perimetro dell’area vincolata. Nelle cartografie della
Regione Lazio allegate al Piano Territoriale Paesistico l’area risulta invece
essere esterna all’area vincolata. Tale discrepanza
deriva dalle cartografie in possesso della Soprintendenza Archeologica di Roma,
che si è espressa a tale riguardo con nota del 13.7.2015, con un parere che ha
consentito la prosecuzione dei lavori, interrotti a seguito di un’ordinanza
sospensiva da parte del Presidente del Municipio V. Nei riguardi di detto
parere il WWF Lazio - Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino e altre Associazioni si
sono rivolti al MIBAC con lettera del 27.7.2015, ritenendo che il testo del
vincolo debba prevalere sulle cartografie, e ritenendo che comunque sulla
questione si debba esprimere il Ministero, il quale ha provveduto ad emanare il
vincolo medesimo.
Per cercare di contrastare il progetto di costruzione del
supermercato, è in atto da alcuni mesi una forte mobilitazione, che ha portato
alla nascita del Coordinamento No Cemento
a Roma Est, che raccoglie numerosi comitati, associazioni e cittadini
residente nella zona interessata. Il Coordinamento, peraltro, proprio in questi
giorni, denuncia le difficoltà incontrate nella richiesta di accesso agli atti relativi presentata all’URP
del Dipartimento Attività Produttive di Roma Capitale, competente per il
progetto edilizio in questione, che dopo più di trenta giorni è ancora inevasa
(richiesta presentata il 27.8.2015, Protocollo QH2015/59351).
Il
WWF intende fare chiarezza sulla legittimità del permesso a costruire il
supermercato e la proroga dei tempi di risposta alla richiesta di accesso agli
atti da parte del Comune di Roma ritarda il chiarimento di tale legittimità.
L’intera area del Comprensorio Casilino, inoltre, è
caratterizzata da numerose ed estese cavità
sotterranee, che rendono il territorio particolarmente critico sotto
l’aspetto geologico. Una di queste cavità è apparsa nei
giorni scorsi proprio nel corso dei lavori di sbancamento per la realizzazione
del supermercato.
Sulla base di quanto sopra esposto è necessario che l’attuale
Amministrazione comunale, in coerenza con il proprio programma che prevede lo
stop al consumo di suolo e la riqualificazione della città esistente, provveda
finalmente a dotarsi di un Piano Particolareggiato,
a venti anni di distanza dal Progetto Direttore SDO, che garantisca ai
quartieri limitrofi il verde necessario ad avvicinarsi agli standard
urbanistici di verde pubblico e garantisca la necessaria tutela ai beni
culturali presenti nell’area, e peraltro mai definiti attraverso sondaggi nel
sottosuolo.
Roma 7.10.2015
WWF LAZIO – Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino
(Andrea Filpa)
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