Per il Parco Archeologico di Centocelle è
necessario fare al più presto chiarezza sulla natura degli incendi di
autodemolitori. In questa estate caratterizzata dal fuoco su tutto il
territorio, si rischia di cadere in confusione e valutare l’incendio di Castel
Fusano o i tanti roghi che hanno interessato il Parco Archeologico di
Centocelle probabilmente in un calderone statistico unico, che raccolga i dati
della stagione in atto.
È evidente come gli incendi che stanno
devastando il territorio siano di natura dolosa, ma se questo vale per le aree
naturali è ancor più chiaro per i ripetuti episodi che riguardano gli
autodemolitori che insistono nel Parco Archeologico di Centocelle. Se infatti
l’autocombustione è un fenomeno perlomeno ‘infrequente’ nei boschi del Belpaese
è certo escluso che le fiamme si sviluppino spontaneamente dalla gomma di
pneumatici esausti o dalle componenti plastiche delle auto dismesse. Sono
proprio i fumi neri e densi che hanno appestato l’aria intorno al Parco
Archeologico di Centocelle che testimoniano la natura degli incendi e dei materiali
percorsi dalle fiamme.
Siamo in piena emergenza e gli incendi di
questi giorni, in queste ore drammatiche, stanno continuando a divorare ettari
di territorio. E’ necessario però mantenere lucidità e fare chiarezza sulle
ragioni alla base degli episodi che hanno interessato gli autodemolitori a
Centocelle, che si tratti di azioni legate a criminalità organizzata piuttosto
che forme illecite di smaltimento di rifiuti. La chiarezza s’impone anche
perché il Parco Archeologico di Centocelle è stato travolto dalle fiamme e gli
autodemolitori rischiano di rappresentare ormai una minaccia costante all’area.
Il martoriato Parco Archeologico di Centocelle rappresenta un tassello
rilevante della riqualificazione della periferia orientale di Roma, un
contributo importante al fine di preservare le funzioni ecologiche e sociali in
quella porzione della Città. All’impegno straordinario teso a realizzare la
bonifica del Parco e renderlo fruibile per i cittadini è urgente sommare
un’operazione di trasparenza che garantisca futuro all’area.
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