lunedì 4 dicembre 2017

Subcomprensorio SDO Torrespaccata. Mancata registrazione di beni culturali negli elaborati del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio. Richiesta di salvaguardia del Comprensorio medesimo attraverso l’apposizione dei necessari vincoli di tutela ed una adeguata pianificazione paesaggistica



Alla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma
Piazza dei Cinquecento, 67

Al Segretariato Regionale del MIBACT per il Lazio
Via di san Michele, 22

All’Assessore Politiche del Territorio e Mobilità
Via del Giorgione 129

Alla Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità
Area pianificazione paesistica e territoriale
Via del Giorgione 129
00147 Roma (pianificazione_paesistica@regione.lazio.legalmail.it)

Alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Piazza Lovatelli, 35


Oggetto: Subcomprensorio SDO Torrespaccata. Mancata registrazione di beni culturali negli elaborati del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio. Richiesta di salvaguardia del Comprensorio medesimo attraverso l’apposizione dei necessari vincoli di tutela ed una adeguata pianificazione paesaggistica.



Allegati: Estratto Tav. 22 Torrespaccata con perimetro SDO
               Legenda Tav. 22 Torrespaccata
               Estratto Torrespaccata Tavola A 24-274 2016 del PTPR
               Estratto Torrespaccata Tavola B 24-274 2016 del PTPR
           

Il subcomprensorio Torre Spaccata fa parte del Comprensorio SDO Centocelle – Torre Spaccata assieme al Subcomprensorio Centocelle ed al Subcomprensorio Quadraro.
Esso ricade nel territorio dell’attuale Municipio Roma VI (ex Municipio VIII), e si estende per circa 50 ettari tra Via Palmiro Togliatti ad ovest e via di Torre Spaccata ad est, e tra il quartiere di Torre Spaccata a nord ed il quartiere di Cinecittà est a sud.
All’interno di detto subcomprensorio è presente un patrimonio di beni culturali di notevole importanza, in parte già registrato nella Carta dell’Agro al Foglio 25 Nord, in parte emerso nel corso dei sondaggi archeologici preventivi effettuati nel periodo dal 2000 al 2005 da parte della Soprintendenza Capitolina con i fondi messi a disposizione della Legge per Roma Capitale 396/1990.
Di seguito vengono elencati i beni in questione, indicando la loro classificazione all’interno del testo “Torre Spaccata. Roma S.D.O. Le indagini archeologiche” edito da Rubbettino. Fra le parentesi viene inoltre indicata la numerazione dei singoli beni nella Carta dell’Agro, Foglio 25 Nord.

·                    71, fossato
·                    220, villa romana di Via Lizzani (80 nella CdA, Foglio 25)
·                    221, villa romana di Via Sommariva (96 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    218, villa romana (109 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    225, struttura ipogeica (104 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    226, villa romana
·                    243, rinvenimento preistorico di superficie, neolitico (104 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    227, fossati
·                    228, struttura a secco
·                    229, struttura protostorica (111 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    230, struttura a secco di età medievale
·                    231, sito preistorico neo-eneolitico
·                    239, rinvenimento preistorico di superficie, età del ferro (124 e 132 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    219, villa del casale di Torre Spaccata (122 nella CdA, Foglio 25 N)
·                    331, impianto di coltivazione a trincea
·                    332, impianto di coltivazione a trincea
·                    335, reperto ceramico
·                    337, struttura muraria connessa alla Villa di Via Sommariva
·                    338, impianto di coltivazione a trincea
·                    345, impianto di coltivazione a trincea
·                    346, pozzo
·                    354, struttura all’interno del fossato 71
·                    356, tomba a fossa
·                    358, cunicolo
·                    360, necropoli della villa romana 226
·                    361, cunicolo
·                    362, pozzetto
·                    363, Impianto di coltivazione a trincea
·                    364, cisterna
·                    366, tomba a inumazione
·                    367, struttura a secco

Nell’ambito del subcomprensorio è altresì presente il Casale di Torre Spaccata, registrato al n. 121 della Carta dell’Agro, Foglio 25 N, tutelato dall’art. 10, comma 4, lettera l del D.L. 42/2004.
            I beni archeologici e medievali sopra elencati sono tutelati dall’Art. 13, comma 3, lettera a, della Legge Regionale del Lazio n. 24 del 6.7.1988. Tuttavia i beni in questione non risultano essere registrati nella Tavola 24 374 B del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio, relativa al rilievo dei beni paesaggistici e culturali vincolati tramite declaratoria oppure ope legis. Di conseguenza l’area interessata dal subcomprensorio SDO Torrespaccata nella Tavola 24 374 A del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio, relativa alla classificazione delle aree ai fini della tutela paesaggistica, non viene classificata neppure in parte “paesaggio dell’insediamento storico diffuso”.
Il nuovo PRG del Comune di Roma, approvato nel 2008,  sebbene classifichi l’area in questione tra le componenti secondarie (B) della Rete ecologica, ne prevede la trasformazione parziale nel Foglio 18 di dei Sistemi e Regole, attraverso la realizzazione di 600.000 metri cubi di nuovi edifici estesi su circa 10 ettari  posti ai margini settentrionale e meridionale del subcomprensorio.
            Si pone pertanto la necessità di registrare i beni sopraelencati nella Tavola 24 374 B del PTPR della Regione Lazio, tutelandoli in tal modo assieme alla corrispondente fascia di rispetto mediante il vincolo paesaggistico previsto dalla L.R. 24/1988.
            Conseguentemente è necessario rivalutare il tipo di classificazione della tutela per l’area interessata, prevedendo una classificazione come “paesaggio dell’insediamento storico diffuso”.
            Infine si pone la necessità di tutelare l’area in questione, qualificabile come zona di interesse archeologico meritevole di tutela per la propria attitudine alla conservazione del contesto di giacenza del patrimonio archeologico, attraverso l’adozione di un provvedimento amministrativo che sottoponga l’area medesima a vincolo paesaggistico, in quanto “zona di interesse archeologico” ai sensi dell’Art. 142, comma 1, lettera m), del D.Lgs. n. 42 del 22.1.2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).
            Si chiede quindi di adottare tutti i provvedimenti necessari presso la Soprintendenza Statale all’archeologia, belle arti e paesaggio di Roma e presso la Regione Lazio, per la necessaria registrazione dei beni sopra elencati negli elaborati (cartografie ed elenchi) del PTPR del Lazio, nonché per una necessaria riclassificazione dell’area in questione come tipologia di paesaggio, ed infine per l’adozione dei necessari vincoli di tutela paesistici e archeologici.


Roma, 29.11.2017

WWF Roma e Area Metropolitana - Gruppo Pigneto-Prenestino
(Stefano Gizzi)

Italia Nostra - Sezione di Roma
(Vicepresidente Mirella Belvisi) 


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