Si tratta di un’area verde, della grandezza
approssimativa di circa 1 ettaro e mezzo, incastonata tra le vie Beniamino
Costantini ad Ovest e Orazio Pierozzi ad Est, mentre a Nord confina con il
Liceo Immanuel Kant e a Sud con un grande deposito all'aperto di automezzi. è vicinissima al Parco Archeologico di
Centocelle e a Villa De Sanctis, e circa un paio di anni fa sull’area venne
aperto un cantiere e furono effettuati lavori di sminamento e sondaggi
archeologici, sembrerebbe funzionali a successivi lavori per la costruzione di
due palazzine di edilizia popolare, così come previsto dal Piano
Particolareggiato Quadraro SDO.
Quest’area ricade all'interno del perimetro
del Comprensorio archeologico "Ad duas lauros", tutelato come
"zona di interesse archeologico" dal vincolo paesistico apposto con
D.M. 21.10.1995. Risulta inoltre essere attraversata da un antico tracciato
stradale, registrato nella Carta dell'Agro romano, Foglio 25 Nord, con il n. 40
s, il quale tracciato partendo dalla Via Labicana (attuale via Casilina)
raggiungeva la Via Latina all'altezza del cosiddetto "Campo
barbarico". Il PTP regionale classifica l'area in questione come paesaggio
naturale di continuità, pertanto con significative limitazioni alle
trasformazioni urbanistico-edilizie (Tavola A 24 Foglio 374).
Ad oggi nell’area non sono in corso lavori, e
non conosciamo gli esiti relativi ai sondaggi archeologici che sono stati
effettuati. Quello che sappiamo e abbiamo avuto modo di osservare, è che la
natura ha riconquistato i propri spazi e ad oggi nell’area sussiste una
vegetazione rigogliosa e variegata, che ha consentito lo sviluppo di un'ecosistema di tutto rispetto. Si sono infatti formate delle piccole aree umide,
probabilmente per il riempimento con l’acqua piovana di antiche vasche o
cisterne, o per l’affioramento in superficie di falde sotterranee (nell’area ci
sono anche dei fitti canneti, che indicano la presenza di acqua nel sottosuolo).
Dalle osservazioni che abbiamo effettuato, quest’area
verde attrae numerose specie di avifauna, dai Germani reali, più volte
avvistati e fotografati nel fitto della vegetazione e a pelo d’acqua, a numerosi
passeriformi, probabilmente anche alcuni picidi (in una occasione abbiamo
ascoltato il verso di un Picchio verde provenire dalle zone limitrofe all’area
in questione) e alcuni Gheppi (almeno 3 frequentano stabilmente l’area), che utilizzano
questa area come territorio di caccia (spesso si possono vedere, sopra il
prato, nella caratteristica posizione dello “spirito santo”, intenti ad
osservare le prede e a calcolare il momento esatto in cui piombare su di loro).
L’importanza naturalistica di questo spazio
verde è legata anche alla sua posizione strategica, si trova infatti in
prossimità sia del Parco Archeologico di Centocelle che di Villa De Sanctis, e
non dista molto dal Parco della Caffarella e dalle altre aree del Parco
Regionale dell’Appia Antica. E’ quindi un’area inserita, dal punto di vista
geografico, lungo i corridoi ecologici utilizzati da numerose specie di
avifauna che si spostano nelle aree verdi e nelle zone umide del territorio del
V Municipio e dei parchi limitrofi. Un motivo in più per chiederne la tutela
(già garantita dai vincoli archeologici e paesaggistici sopra elencati),
scongiurando ogni possibile ipotesi legata a progetti edilizi e cementificatori.
Piuttosto sarebbe auspicabile realizzarvi un parco pubblico a vantaggio dei
cittadini, valorizzando le preesistenze archeologiche affiorate e
salvaguardando i valori naturalistici elencati. Un ulteriore passaggio verso la
realizzazione di quell’Ecomuseo tanto invocato e atteso da associazioni
ambientaliste, comitati di quartiere e cittadini e, in prospettiva, del grande
Parco Ad Duas Lauros, necessario per tutelare gli importantissimi valori
naturalistici, paesaggistici e storico-culturali presenti all’interno
dell’omonimo Comprensorio.
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L'area nel 2013, con i lavori in corso |
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Si nota anche il cartello del cantiere |
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Le frecce indicano le palazzine previste dal Piano Particolareggiato Quadraro SDO |
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Area umida che si è formata nel corso del tempo |
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Gabbiani che sostano nell'area umida |
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Foto scattata nel novembre 2015: la vegetazione ha ricoperto tutta l'area |
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Coppia di Germani reali nell'area umida |
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Gheppi sul tetto del Liceo Kant, si procacciano il cibo nell'area verde di via B. Costantini |
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