Una delle aree verdi del V
Municipio da tempo in attesa di riqualificazione, ampliamento e valorizzazione
è quella del Parco Archeologico di Centocelle,
una vasta area che comprende al suo interno numerose testimonianze storiche e
su cui sono apposti vincoli archeologici con Decreto del Ministro per i Beni Culturali del 9.7.1992, D.M. 19.12.1991 (Villa Rustica), D.M.
12.6.1966 (Osteria di Centocelle), e un vincolo monumentale sul Forte Casilino
D.M. 23.2.1984.
Il WWF Lazio – Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino ha già pubblicato un
Dossier dedicato anche a questa area, dal titolo “Il comprensorio archeologico Ad Duas Lauros: una occasione per riqualificare la periferia orientale del Comune di Roma”.
1. Cosa prevede il progetto (per ora rimasto pressoché sulla carta) e alcune delle criticità che concorrono ad impedirne la realizzazione
Sulla “Cronaca di Roma” del
quotidiano “Il Messaggero” del 23 giugno
1998, si leggeva che i lavori per la sistemazione dell’area a parco
pubblico sarebbero iniziati entro poche settimane, e nel giro di alcuni anni il
pregevole spazio sarebbe stato consegnato ai cittadini. In realtà ad oggi sono
stati realizzati soltanto 33 ettari di parco
(lato Casilina, inaugurati nel settembre 2006), rispetto ai 120 previsti nel progetto originario. Quest’ultimo suscitò
comprensibilmente l’entusiasmo dei cittadini, considerando la sostanziale
assenza nella zona di un parco adeguato, per dimensioni, alla densità di
abitanti dei quartieri circostanti (circa
400.000 residenti, del quadrante di Roma sud-est).
Il progetto, vincitore del bando
“100 idee per Centocelle”, approvato con
delibere Comunali del 10 aprile 2003 n. 69, del 31 gennaio 2005 n. 22 e con
delibera di Giunta Regionale del 20 ottobre 2006 n. 676, prevede la
realizzazione di un parco “a tesi”, ossia di uno spazio suddiviso in “parco archeologico”, “parco naturalistico”
e “parco ricreativo-sportivo”.
Il parco archeologico occuperà la
parte centrale del comprensorio, a ridosso della zona edificata di proprietà
dell’aeronautica militare, e su quel sito insistono la “Villa Romana” e la “Villa
ad duas lauros”.
Autodemolitori sul lato di via Togliatti |
Il parco naturalistico si
dovrebbe sviluppare lungo il perimetro delimitato dalla Casilina e da via
Palmiro Togliatti, per una lunghezza complessiva di 8 km e una profondità variabile dai 100 ai 400 metri. E’ la
cosiddetta “fascia di bordo” del parco,
che alternerà vasti prati a fitte macchie di bosco, caratterizzato quest’ultimo
dall’impianto di essenze tipiche della
campagna romana quali ulivi, lecci, pini, platani, ippocastani. Questa zona
coincide con quella dove, da decenni, sono insediati gli autodemolitori, di cui
si è più volte paventato il trasferimento, senza mai giungere a risoluzione
della problematica. L’ultimo provvedimento in tal senso è la risoluzione (numero 8/2015) del Consiglio
del V Municipio sulla “ricollocazione
degli autodemolitori”, in riferimento alla quale – affermava il Presidente del V Municipio, Giammarco
Palmieri, nel giugno scorso – “emerge chiaramente l’impossibilità di
continuare a rinnovare le proroghe agli autodemolitori che in tempi brevi
devono essere trasferiti in luoghi idonei allo svolgimento delle loro attività”.
“Altro tema fondamentale – continuava Palmieri – è il danno ambientale
provocato al Parco di Centocelle, motivo per cui si è chiesto all’Arpa di
rendere pubbliche le analisi effettuate al terreno del Parco”. Il 10 giugno
2015 la Commissione Ambiente del Comune di Roma ha approvato le linee
guida per il trasloco dei rottamatori, indicando alcune aree verso le quali
trasferire queste attività. Altra criticità, che va ad aggiungersi a queste
appena elencate, e la rinnovata presenza di accampamenti abusivi e baraccamenti,
costruiti nel sito che fu del campo nomadi “Casilino 900”, sgomberato alcuni anni
fa.
Tornando al progetto, la
realizzazione del parco
sportivo-ricreativo è prevista in prossimità dei margini del parco
archeologico, verso l’aeroporto di Centocelle, con la realizzazione di campi di
calcio, tennis, pallavolo, basket, hockey su prato e persino un’area per il
canottaggio.
Allo stato attuale, oltre ai 33 ettari di parco già
realizzati, nel gennaio scorso si è provveduto alla bonifica del canalone di
via dei Ciceri, funzionale alla realizzazione di un nuovo ingresso del parco e
di percorsi pedonali, archeologici e ciclabili. Inoltre nel giugno scorso, alla
presenza dei tecnici del Dipartimento, dell'Assessore all'Ambiente Estella
Marino e di quello del V Municipio Giulia Pietroletti, è stato consegnato un
altro stralcio dei lavori, il cui cantiere interesserà i 15 ettari compresi tra
l'ex campo di volo e via di Centocelle.
2. Le attività svolte e le richieste del WWF per il Parco Archeologico di
Centocelle
Il WWF Lazio – Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino, chiede da anni che
questa area di 120 ettari
complessivi (più grande di Villa Borghese) venga completata, attrezzata e messa a disposizione dei cittadini e che
le attività incompatibili con essa (autodemolitori e accampamenti di fortuna) vengano delocalizzate e trasferite altrove,
in siti idonei e nel rispetto delle normative vigenti, anche sotto il profilo della
tutela ambientale. La presenza nel parco di importanti aree archeologiche,
potrebbe rappresentare l’occasione per far affluire turisti e visitatori, con importanti ricadute anche in termini
occupazionali. Potrebbero inoltre svilupparsi delle significative sinergie
culturali/turistiche con la vicina area di Villa De Sanctis, nel cui sottosuolo
sono presenti le Catacombe dei SS Marcellino e Pietro, già aperte al pubblico.
Sullo sfondo il Monte Gennaro, della catena dei Lucretili |
Sebbene sia
stata riconosciuta l’importanza del Parco
Archeologico di Centocelle esteso per 120 ettari ai fini
della riqualificazione ambientale dei quartieri circostanti (Centocelle,
Alessandrino, Torre Spaccata, Cinecittà, Quadraro, Torpignattara), e per esso
si sia fatto addirittura un concorso internazionale di idee, a venti anni di distanza sono stati
realizzati solo 33 ettari
e si sta lavorando sui 15
ettari del secondo stralcio su via di Centocelle. Il
parco non riesce a decollare, sebbene la maggior parte delle aree interessate sia già di proprietà comunale o comunque
pubblica, anche per la presenza delle già citate attività commerciali e
produttive (autodemolitori, rimessaggi di roulotte, etc) non compatibili non
solo con la destinazione delle aree a parco pubblico, ma anche con i vincoli di tutela ambientali e paesaggistici (tra
cui il D.M. 14.10.1995 “Ad duas lauros”) e con la normativa di tutela ambientale (smaltimento di auto rottamate).
Nell’ultimo anno gli attivisti del WWF hanno monitorato costantemente il territorio del parco anche
per censire l’avifauna presente, attività funzionale alla conoscenza dello
stato della biodiversità nei parchi del V Municipio e per mettere in campo gli
strumenti adeguati alla sua tutela e valorizzazione. La presentazione pubblica dei risultati di questi monitoraggi, che
hanno interessato anche tutte le altre aree verdi del municipio (oltre ad
alcune limitrofe ma esterne ad esso), avverrà sabato 14 novembre alle 16.30, alla Casa della Cultura di Villa DeSanctis (via Casilina 665).
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